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numero 2, anno primo - 1 maggio 2004 giornale online gratuito a 30 giorni

Il rischio


"Date i soldi a chi vi parla dei rischi che correte, non a chi snocciola buoni rendimenti"

di Gino Gatto

 
  foto ©la rete
   

"Date i soldi a chi vi parla dei rischi che correte, non a chi snocciola buoni rendimenti". E' un consiglio cui prestare la massima attenzione e un invito ad un'estrema prudenza nell'avvicinare i mercati finanziari, che viene da Robert Engle, premio Nobel per l'economia.

Deve essere chiaro, che ogni qualvolta pensiamo al rischio non dobbiamo assolutamente negare e quindi rinunciare a rendimenti interessanti, vedendo il nostro risparmio che si svilisce a causa dell'inflazione. La scelta deve ricadere in Bond, Fondi, Titoli di Stato, Azioni più adeguate alle nostre necessità, al nostro stile di investitore, alla nostra forma mentale e psicologica, in un espressione tipicamente professionale di Asset Allocation, alla tolleranza e alla percezione del rischio che più a noi si addice. Un modo corretto di affrontare la problematica è costruire una efficiente preparazione, come quella affrontata da coloro che si accingono ad un impegno sportivo, prima di un approccio con il mondo della finanza. Una sorta di esercizio fondamentale che deve divenire successivamente un metodo ed una disciplina quasi filosofico individuale. E' noto, che dedizione e disciplina consentono di raggiungere obiettivi apparentemente irraggiungibili. A noi serviranno per mantenere efficiente il nostro "Io" investitore ed allineandolo ai livelli della nostra tolleranza al rischio, potrà evitarci di incappare in brutte sorprese, anche se questo non ci pone al riparo con assoluta certezza, ma forse, avremmo la possibilità di evitare situazioni alquanto scabrose. Con buone probabilità, ci consentirà di condurre al traguardo della crescita e della buona conservazione il nostro patrimonio.

Dovremmo sottoporci al notevole sforzo, di non affrontare il mercato finanziario con le stesse modalità, con le quali siamo tifosi o giocatori d'azzardo, dotandoci di disciplina e regolamentazioni, riconoscendo i nostri errori e non perseverando in essi, fissando limiti e livelli che ci consentiranno di mantenere una corretta gestione del nostro risparmio. Ne avidi o tifosi, ne timorosi o inquisitori. Quando sottoscriviamo un titolo, dobbiamo tenere presente che incorpora dei rischi, e solo conoscendoli abbiamo la possibilità di effettuare le nostre scelte future, di gestione dello stesso. Non dobbiamo affidare la redditività del nostro risparmio ad una scommessa di rendimento, altrimenti la nostra avidità potrà costituire un serio pericolo al mantenimento del nostro capitale. Ma non dobbiamo essere tifosi di un titolo, solo perché avevamo la presunzione di una perfetta conoscenza di quel titolo, oppure perché c'è stato consigliato da una persona che reputavamo preparata in materia, non dobbiamo mantenere un titolo in portafoglio fino alla morte del titolo stesso. Non è questo il modo corretto di affrontare il mercato.

Come ugualmente non lo è, avendo paura che ogni giorno abbia da ripetersi in borsa il crollo della bolla speculativa. Non è possibile additare il mercato finanziario come un covo di speculatori e approfittatori. Nel mercato ogni giorno si incontrano due eserciti, quello dei rialzisti e quello dei ribassisti, i quali credono in ferme convinzioni e regole, ed hanno speranze e disillusioni: Ma fermamente esercitano quelle che rappresentano le loro aspettative per condurre il mercato ad una corretta espressione della loro volontà che trova la sua giusta conclusione, alla fine della giornata di borsa, dove abbiano avuto maggiore efficienza ed efficacia, coloro che hanno saputo trainare il mercato presso i propri obiettivi.

Le operazioni di speculazione, come ci ha dimostrato il caso della Parmalat, vengono effettuate ben al di fuori del mondo della borsa. Quanto non è trasparente o poco corretto è più facilmente riconducibile al mondo imprenditoriale non avvezzo a regole concrete, mentre un mercato finanziario, pur presentando le sue limitazioni, offre regole e disposizioni a tutela del risparmiatore.

Dunque si diceva che occorre una corretta preparazione. Questa ha inizio con una importante autoanalisi che ponga quale obiettivo, la comprensione della tipologia di investitore che in noi alberga. Nello specifico, ha molto a che fare con la nostra storia personale come individui e come investitori. Su una analisi attenta delle aspettative che nutriamo in un investimento, sulle tensioni e le paure che siamo capaci di tollerare ogni qualvolta un nostro investimento oscilla tra un valore positivo ed uno negativo. Sulla proporzionalità che rappresenta la quota del nostro investimento in relazione al nostro risparmio in generale. Sulla capacità che abbiamo di accumulare del nuovo risparmio. Sulla nostra capacità di poter produrre un maggiore reddito. Su di una analisi dei bisogni futuri per se e per la propria famiglia e sugli eventuali impegni che si presuppone in futuro potranno occorrere. Un analisi complessa di obiettivi e speranze del presente e dei fabbisogni di cui andremmo in contro all'approssimarci della nostra età post-lavorativa.

E' quanto mai opportuno ricordare che esistono strumenti che vi consentono e vi facilitano la definizione di quale tipologia di investitore effettivamente siate (anche un questo sito è possibile trovare un format che compilato ed inviato per e-mail vi consentirà di ricevere un profilo indicativo) ma quanto serve è una attenta e sincera analisi dei parametri indicati in precedenza, che vi faciliteranno la comprensione del vostro profilo di risparmiatore e del vostro profilo di rischio. ( resto comunque a vostra disposizione per un contatto attraverso e-mail, al fine di facilitarvi nell'analisi e nella comprensione del vostro profilo).Negli articoli che prossimamente usciranno valuteremo assieme quali sono le metodologie e gli atteggiamenti da mantenere nel mercato e quali sono quelli da evitare, le regole e le paure da dominare.
infofinanza@freeweb.org

(*) Le esposizioni riportate in questo documento hanno finalità meramente informative e non costituiscono una offerta o sollecitazione all'offerta per l'acquisto o la vendita di alcun strumento finanziario. Il documento non intende costituire la base, in tutto o in parte, di alcuna decisione di investimento, ovvero fornire valutazioni o raccomandazioni di alcun tipo, con riferimento a qualsivoglia opportunità di investimento. Ogni proiezione economica e finanziaria ed ogni stima di prezzo contenuta all'interno, ha finalità unicamente illustrativa. Ogni valutazione dovrebbe basata sulla percezione che l'investitore ha dei rischi finanziari, economici, legali, fiscali e qualunque altro rischio che sia associato alla transazione.

 

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