Alle bambine di Kigali

Un matrimonio all'insegna della generosità e della bellezza

di Angela Irene Lorenzon

	foto ©Maria Ester Nichele
	Gli sposi, il giorno delle Nozze

L'architetto Francesca Nichele, (quest'anno i Nichele festeggiano ottocento anni di storia: 1204-2004) si è sposata il 24 aprile scorso con Marco Svaluto-Ferro, ingegnere, nella chiesa di s. Liberale a Treviso. Era una bellissima mattinata di sole, anche se all'orizzonte c'erano delle nuvole grigie. La chiesa era gremita di gente. La messa è stata celebrata da Don Romano Roncato. La sposa già di per sé bellissima, aveva uno splendido vestito a strascico, bianco-perla con un lungo velo. Lo sposo invece aveva un vestito nero classico con gilè. Il bouquet, scelto dalla sposa stessa era formato da cinque lunghissime calli bianche, che hanno accompagnato con classe tutta la cerimonia fino al lancio nel giardino del ristorante, sostituendo però il bouquet con un mazzo di rose bianche, più adatte al volo.

La giornata di festa è continuata con il pranzo di nozze 'al Bolognese', noto e rinomato Ristorante -hotel che si trova sul Terraglio, vicinissimo a Treviso e circondato da un bellissimo parco alberato in cui c'era una fontana circolare e una piscina per gli ospiti dell'albergo. Dopo gli antipasti, serviti nello splendido giardino (scaglie di Parmigiano, stuzzichini della casa, pizzette alla napoletana, bruschette al pomodoro), gli ospiti hanno preso posto nella sala del banchetto: i tavoli rotondi erano decorati con candelieri d'argento incorniciati di rose bianche, sottopiatti e posate d'argento tintinnavano fra una portata e l'altra. Gli ospiti hanno iniziato a solleticare il palato con rose di prosciutto crudo con tartelletta al Brie e tartufo, carpaccio di Chianina affumicato con rucola e Parmigiano, Terrina di fegato su crostone e asparagi in salsa Mimosa.

	foto ©Maria Ester Nichele
	la sposa

I primi piatti hanno visto un risottino mantecato con funghi e sfilacci di cavallo, gnocchetti tirolesi in salsa allo speck, crespelline gratinate con asparagi. Di secondo cosciotto lardellato alle erbe di Provenza, patate rosolate al timo, carotine al burro aromatizzato, tagliata di Chianina con rucola novella e radicchio. Il pranzo è poi continuato con un sorbetto al profumo di pompelmo rosa e un dolce Saint-Honorè delizioso allietato dalle musiche dell'orchestra a cui si sono prestati anche degli ospiti volenterosi. Verso sera ha pure piovuto, ma ormai la festa era al sicuro. Franchesca Nichele, laureata da poco in architettura, è la più giovane presidente dei Bed&Breakfast di Marca. Insieme al marito Marco e alla famiglia, ha lasciato agli ospiti un grande esempio di generosità, infatti le bomboniere erano graziosi e semplici sacchettini che hanno sostituito la spesa di altri oggetti che spesso finiscono dimenticati nei cassetti.

La somma destinata appunto alle bomboniere, è infatti stata donata alle bambine rwandesi orfane e povere, con l'appoggio dell'Associazione per il Volontariato Lusiana Valle del Paradiso, di cui fra l'altro Francesca è la tesoriera. (La Associazione Lusiana Vallle del Paradiso è nata nel 2000 con l'appoggio di due due professori veneto-inglesi erano andati ad insegnare a Kigali, capitale del Rwanda. Poi in seguito l'Associazione si è messa in contatto con le Figlie di Maria Ausiliatrice, le Suore Salesiane di Don Bosco.

La scuola si trova in centro a Kigali dove c'è Suor Candide Asselin, canadese. A insegnare un mestiere, c'è suor Ema Pizarro, argentina, la scuola si trova fuori Kigali. A chi fosse interessato a conoscere di più il Runada e il sito dell'Associazione è ospitato su www.abcveneto.com