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numero 2, anno primo - 1 maggio 2004 giornale online gratuito a 30 giorni

"La Signora di Bisanzio"


Un tesoro ritrovato a Treviso proveniente dal Palazzo imperiale di Costantinopoli

di Caterina Pallaoro

Al monastero della Visitazione di Treviso, il 3 aprile 2004, si è svolto il convegno "Un'icona lignea Mediobizantina" condotto dal professor Gianfranco Fiaccadori e dalla dottoressa Mara Mason. Questa Icona conservata al monastero della Visitazione di Treviso, sembra essere davvero uno straordinario ritrovamento: si tratta molto probabilmente della leggendaria "Signora della Cappella" (Ikokyrà) della Vergine del Faro di Costantinopoli. Forse eretta da Costantino V (741-775), rinnovata poi da Michele III dopo l'856. E' su questa ipotesi si appunta in particolare l'attenzione del professor Fiaccadori. il quale ha subito osservato tre dati di fatto:
Il primo l'assoluta rarità dell'icona di Treviso per dimensione, preziosità di fattura, area bizantina di provenienza e data di esecuzione: se non intorno all'856 di Michele III, comunque non dopo il X secolo.
Il secondo: l'indicazione rituale per il parto che fino a oggi ha interessato l'immagine.
Il terzo, la sua certa funzione di reliquiario. Dopo ulteriori e approfonditi studi quasi automatica diventa la possibilità di identificare l'icona di Treviso con la Ikokyrà del Faro. La Signora della Cappella ha una storia davvero prodigiosa per antichità di date, singolarità di fonti, rarità di reliquie erudizione di indagine. E' una tavola di dimensioni del tutto eccezionali. Alta circa un metro e mezzo, scolpita e resa policroma una Madonna con il Bambino, ricoperta da una lamina in argento sbalzato e dorato.

Le suore Visitandine vengono in possesso di questa icona lignea nel 1801. Fuggite da Lione e dalla Francia rivoluzionaria dopo varie peregrinazioni arrivano a Venezia e si rifugiano nel monastero agostiniano annesso alla Chiesa di san Giuseppe di Castello. Tra i vari altri beni trovano l'icona. Nel 1913 si trasferiscono a Treviso e la portano con loro.

A fare gli onori di casa il vescovo della città, Mons. Andrea Bruno Mazzocato, la Superiora Maria Gabriella Barbieri, gli autori dello studio professor Fiaccadori e dottoressa Mason, con l'introduzione del professor Claudio Rorato e da un folto pubblico attento e interessato. A fine del convegno le Suore hanno intrattenuto gli ospiti offrendo un buffè a tutti gli i presenti, con prodotti da loro fabbricati, biscotti e pasticcini, vini e bibite.

La raccolta di questi studi: Un'icona Lignea Neobizantina, Mara Mason Parergon Tarvisinum, Gianfranco Fiaccadori è stata pubblicata dalle Edizioni Biblioteca Nazionale Marciana Venezia 2003.

Questo volume si trova presso il Monastero della Visitazione, a Treviso in via del Mandruzzato, 22.

 

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P.S. Le Suore del Monastero vendono prodotti provenienti dai loro orti e dal loro lavoro: biscotti con antiche ricette, salse, sapone, erbe medicinali, grappe con le erbe, miele, pomodorini e peperoncini sott'olio.

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