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numero 2, anno primo - 26 maggio 2004 giornale online gratuito (a 30 giorni) |
Parole dal vivo
Tre scrittori si leggono dal 28 maggio a Palazzo Monreale a Pordenone
si prosegue il 4 giugno con Giancarlo De Cataldo e si finisce l11 giugno con Giuseppe Genna. Voci che seguiranno le tracce sanguinose degli assassini, le menti tortuose di maniaci e mafiosi, ma che faranno anche intuire in controluce la legge morale e la bellezza delluomo. PORDENONE, Palazzo Montereale Mantica (C.so Vittorio Emanuele II, 56) Venerdì 28 maggio 2004, ore 20.30 Michele Giuttari: Da "Scarabeo", Rizzoli 2004 Smuovere certe acque può essere pericoloso, e nemici certo se ne era fatti, ma gli riusciva difficile credere che potessero davvero pianificare la sua eliminazione fisica. Potevano rovinargli la carriera, coinvolgerlo in scandali montati ad arte, tramare per farlo promuovere, che il più delle volte significa rimuovere... E ci avevano anche provato. Ma uccidere era un rischio troppo grosso: i suoi uomini avrebbero mosso mari e monti, e poi cerano i procuratori che seguivano la sua indagine, i giornalisti che lo conoscevano, il vecchio questore così legato a quel caso. O si sbagliava, e cera qualcuno così in alto e così prossimo a essere scoperto per il quale correre quel rischio poteva valere la candela? Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra Mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e Firenze. Dal 1995 al 2003, è stato il capo della Squadra Mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al mostro sono stati opera di un gruppo di assassini. Su questultimo caso ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro Compagni di sangue. "Scarabeo" (Rizzoli 2004) è il suo primo romanzo. Venerdì 4 giugno 2004, ore 20.30 Giancarlo De Cataldo: Da "Romanzo criminale", Einaudi Stile Libero Se ne stava rannicchiato fra due auto in sosta e aspettava il prossimo colpo cercando di coprirsi il volto. Erano in quattro. Il più cattivo era il piccoletto, con uno sfregio di coltello lungo la guancia. Tra un assalto e laltro scambiava battute al cellulare con la ragazza: la cronaca del pestaggio. Menavano alla cieca, per fortuna. Per loro era solo un gran divertimento. Pensò che potevano essere figli. A parte il negro, si capisce. Pischelli sbroccati. Pensò che qualche anno prima, solo a sentire il suo nome, si sarebbero sparati da soli, piuttosto che affrontare la vendetta. Qualche anno prima. Quando i tempi non erano ancora cambiati. Un attimo fatale di distrazione. Lo scarpone chiodato lo prese alla tempia. Scivolò nel buio. Giancarlo De Cataldo, 47 anni, vive a Roma. Giudice presso la Corte dAssise, ha scritto romanzi, racconti, sceneggiature, saggi, testi teatrali.
Venerdì 11 giugno 2004, ore 20.30 Giuseppe Genna: Da "Grande madre rossa", Mondadori 2004 Quello che tutti in Italia si attendono, dopo il crollo delle Torri Gemelle a New York e le stragi di Madrid, accade. È un pomeriggio gelido, a Milano, quando un sisma impressionante scuote la città più nera dItalia: è esploso e crollato il Palazzo di Giustizia. Giuseppe Genna è nato a Milano nel 1969. E lautore di "Catrame", "Nel nome di Ishmael" e "Non toccare la pelle del drago", pubblicati in Italia da Mondadori e tradotti allestero con successo in diverse lingue. Da poco è stata pubblicata la versione americana di Ismael, mentre la radio nazionale tedesca sta trasmettendo un radiodramma tratto da questo stesso romanzo. Giuseppe Genna dirige una delle più note riviste on line di letteratura, I Miserabili. |
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