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numero 0 anno primo - 25 febbraio 2004 mensile online gratuito

Palazzo Bomben presenta:

a cura della redazione

Ore 21.00 Tangenziali all'A27.
Raccordi e snodi nella poesia del Nordest.
Con Gian Mario Villalta, Igor De Marchi, Sebastiano Gatto, Giuseppe Rao, Giovanni Turra.

Treviso, 25 marzo 2004 e 21 aprile 2004
Gian Mario Villalta presenta i poeti Igor De Marchi, Sebastiano Gatto, Giuseppe Rao e Giovanni Turra Quattro poeti veneti trentenni - Igor De Marchi, Sebastiano Gatto, Giuseppe Rao e Giovanni Turra – compagni di strada nell’avventura della poesia, si incontrano giovedì 25 marzo alle ore 21 a Palazzo Bomben di Treviso, ospiti della Fondazione Benetton Iniziative Culturali.
Ad introdurli sarà il poeta, critico e narratore Gian Mario Villalta. Nell’immaginario di chi vive a Nordest, il termine A27 riconduce inevitabilmente all’autostrada che attraversa la provincia trevigiana da Mestre a Vittorio Veneto, proseguendo fino a Belluno. “Un territorio – scrive Gian Mario Villalta – in cui le sopravvivenze, i detriti del mondo contadino si alternano ai trionfi acritici del paesaggio industriale, ai centri commerciali indistinguibili alle volte dalle aree di residenza”. E nell’espressione Tangenziali all’A27, raccordi e snodi della poesia a Nordest i poeti riconoscono quei luoghi reali e ideali che fatalmente influiscono sulla loro esperienza del vivere.

Nella poesia di De Marchi insieme con l’amarezza e l’ironia (e la grande dolcezza, da individuare al fondo di un pudore smisurato) si nota l’attrito del passato e del presente, lo stupore per quanto la memoria riesce a tenere ancora insieme.

In Gatto la tematica, nella coesistenza del passato e del presente (i resti del mondo contadino e l’imponente realtà postindustriale) trova realtà in una miscela verbale, dove arcaico e presente, dialettale e prezioso, vengono a comporsi una continuità compatta.

Turra è il poeta della convivenza forzata, dello spazio circoscritto della casa, del condominio, della periferia degradata. Dei rumori, delle voci, degli odori della coesistenza obbligata. All’apparenza è il mondo della cronaca quotidiana; la sostanza è quella di un vissuto vero.

A loro si unisce il siciliano Rao, in Veneto da quando aveva 7 anni, che sviluppa temi diversi dagli altri poeti, toccando una corda spirituale più alta, classica, ricorrendo anche al dialetto siciliano e rivisitando grandi figure evangeliche.

Questi poeti rappresentano quattro voci discordanti, accomunate però da una vita vissuta nello stesso contesto sociale, culturale, immersi in quel progresso che brucia le tappe con il rischio di produrre profonde ustioni.
Su loro veglia Villalta, poeta affermato e ora narratore (ha appena pubblicato il romanzo Tuo figlio per Mondatori), che vede in questi giovani autori le voci di domani.
Il reading di giovedì 25 marzo rappresenta il primo di una serie di incontri denominati La poesia a Palazzo Bomben. Questi quattro poeti si rincontreranno il 21 aprile, ospiti ancora una volta della Fondazione Benetton Iniziative Culturali, per riscoprire la grande poesia del trevigiano Ernesto Calzavara, poeta scomparso che per primo ha fatto uso del dialetto come lingua poetica di sperimentazione.

Igor De Marchi è nato a Vittorio Veneto nel 1971, dove risiede. Ha esordito con la raccolta La Terra del Fuoco (Campanotto, ‘96), sue poesie sono state incluse ne L’opera comune, analogia di poeti nati negli anni settanta (Atelier, ‘99), e nella plaquette antologica Transiti (Amos edizioni, ‘01). Il suo ultimo libro di poesia è Resoconto su reddito e salute (Nuova Dimensione,‘03).

Sebastiano Gatto è nato a Mestre nel 1975. Dopo la laurea in lettere moderne presso l’università Ca Foscari di Venezia, ha vissuto e lavorato in Spagna. Attualmente risiede a Venezia. Ha pubblicato il libro di poesie Padre Vostro (Campanotto editore, 2000); altre poesie ne L’opera comune. Antologia di poeti nati negli anni settanta (Atelier, ‘99); Transiti (Amos edizioni, ‘01). Ha tradotto e curato l’edizione italiana di Memoria de la nieve di Julio Llamazares (Amos edizioni, ‘03).

Giuseppe Rao, nato in provincia di Palermo nel 1972, vive a Treviso, laureato in lettere antiche, insegna lettere negli istituti superiori. Ha pubblicato nel 1995 la plaquette Ilicet…(sine), nel ‘97 Il punto in cui con Book editori, nel ’98 vince il premio internazionale Eugenio Montale, sezione inediti, con L’altro evangelico, che sarà pubblicata tra breve in edizione ampliata.

Giovanni Turra è nato a Mestre nel 1973, ha conseguito il dottorato di italianistica all’università Ca Foscari di Venezia; vive a Mogliano, insegna lettere alle scuole medie. Ha vinto il premio “Dino Manichini – Città di Udine” nel 1997; nel ’98 pubblica Planimetrie con Book editore. E’ stato incluso nelle analogie L’opera comune – poeti nati negli ani ’70 (Atelier editore,’99) e Transiti (Amos editore, ’01). Ha pubblicato saggi critici e interventi in varie riviste di critica letteraria.

Gian Mario Villalta, è nato nel 1959 in provincia di Pordenone. Ha esordito come poeta, presentato da Antonio Porta su "Alfabeta" nel 1986. I suoi testi lirici sono pubblicati in plaquette, riviste e antologie. Altrettanto intensa la sua attività di studioso e di critico. Con Stefano Dal Bianco ha curato il Meridiano Le poesie e prose scelte di Andrea Zanzotto. Ha pubblicato Tuo figlio (Mondadori 2004).

 

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Ultimissima...ora: la presentazione di giovedì 25 marzo 2004 è stato un grosso successo di pubblico, più di duecento persone nello splendido palazzo Bomben e soprattuto bellissime poesie in italiano, siciliano e veneto, per altre notizie...palazzo bomben

 

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