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A tavola con Gioia: Che oca!

oca in cucina...

di Gioia

Che oca! Quanto usiamo questa esclamazione, facciamo riferimento a una persona di sesso femminile che è sciocca e sbadata, o priva di intelligenza e cultura. Eppure le oche hanno lasciato nella storia una memoria che fa loro onore. Chi non ricorda di aver letto nei propri libri scolastici delle famose oche -peraltro animali sacri a Giunone- del Campidoglio che avvisarono con il loro verso i romani dell'arrivo dei Galli? Memore di ciò qualcuno oggi tiene nel nel proprio cortile un'oca piuttosto del cane. Cosa è successo nel frattempo? Perché tanto discredito? Non lo so. Forse -chissà se qualcuno, leggendo il mio scritto, mi potrà confermare o smentire- è la conseguenza del loro verso, lo starnazzare che comporta anche un agitarsi in modo poco contenuto -per restare leggeri-, e che può dar adito a poco controllo del proprio corpo e in definitiva a poco senno.
Al là di queste rimembranze storiche e implicazioni psicologiche, l'oca in cucina è parecchio usata. L'altra sera l'ho trovata, quale ingrediente particolare di una pizza, che non ho potuto gustare in quanto che ne erano momentaneamente sprovvisti.
Chi volesse però apprezzare con questo simpatico animale, può andare a Mirano in provincia di Venezia, dove il 13 e il 14 novembre 2004 c'è la 'Fiera de l'Oca' e 'Zogo de l'Oca in Piazza' (www.giocodelloca.it).

Vi propongo una ricetta trevigiana, perché è specialità della -ormai per quest'anno- passata Fiera di san Luca a Treviso. Per l'abbondanza di carne e grasso, l'oca era considerata il porcellino dei poveri, tanto che con essa vengono fatti anche i salami. Ora si sta riscoprendo questo piatto nella versione 'lessa col cren' o 'rosta col seano' (sedano). Vi do la versione che ho trovato della seconda specialità:

Fiammeggiare, eviscerare e lavare l'oca. Imbrigliarla, salarla e condirla con olio d'oliva. Aggiungere rosmarino, salvia, carota, cipolla e sedano tritati, sale e pepe. Passare in forno a 200 gradi e farla rosolare, aggiungere vino bianco secco e farlo evaporare. Continuare la cottura a tegame coperto, bagnando con il fondo di cottura. Servire calda con contorno di sedano in salsa...

di Gioia

 

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