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Preganziol: il Premio Giuseppe Gambino

Il Comune di Preganziol dal 20 al 27 novembre aprirà le porte di Sala Granziol (via Tiziano Vecellio, 167) per il V Premio nazionale di pittura Giuseppe Gambino, concorso artistico istituito da Comune e Pro Loco per onorare la memoria del noto pittore siciliano originario di Vizzini (Catania), vissuto 35 anni a Preganziol, fino al 1997.

a cura di ABCV

Sabato 20 novembre alle 17 si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione e di inaugurazione della mostra con le opere degli artisti ammessi al concorso. Tra i lavori (che dovranno essere consegnati al Comune entro il 13 novembre), una qualificata giuria designerà la rosa degli aspiranti vincitori e assegnerà i tre premi. Ne fanno parte il pittore Giorgio Celiberti insieme al collega Franco Batacchi, a Ennio Pouchard critico d'arte e giornalista, a Elsa Deuzanni storico dell'arte e giornalista e Paolo Magoga assessore alla Cultura del Comune di Preganziol.

I riconoscimenti ai vincitori consistono in somme di denaro: 2000 Euro per il primo premio, 1500 per il secondo; 1000 per il terzo.

Sabato 27 novembre alle ore 11 sarà assegnato anche un premio speciale su segnalazione del pubblico: ogni visitatore infatti potrà votare l'opera preferita su una cartolina da imbucare in un'apposita urna. La mostra rimarrà aperta domenica 21 novembre dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; da lunedì 22 a venerdì 26 novembre dalle 15.30 alle 18.00 e sabato 27 novembre dalle 10 alle 13.

Per informazioni: Pro loco, tel. 0422 331633; Ufficio cultura del Comune di Preganziol, tel. 0422 632282, cultura@comune.preganziol.tv.it

Giuseppe Gambino

Nato a Vizzini (Catania) nel 1928, visse per trentacinque anni (fino al 1997) a Preganziol. L'artista crebbe al Nord, dove lavorava il padre, funzionario delle Belle Arti. Adolescente durante la guerra, ne patì le violenze nel fisico e nello spirito.

Dopo un breve periodo di lavoro nel settore pubblicitario, comprese che solo la pittura poteva appagare le sue aspirazioni, e si spostò a Venezia. Lì frequentò artisti coetanei (i maestri di oggi) e personaggi di rilievo nel mondo dell'arte: uno di loro, il direttore delle Belle Arti Piero Zampetti, organizzò a Gambino una personale presso la Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 1957, l'artista esponeva alla Biennale e in seguito, a Roma, alla Quadriennale.

I quarant'anni successivi videro il pittore attivo in una serie di mostre in Italia, Europa ed America, e in una serie di esperienze plurime: anche da scenografo - costumista, per "I Quattro Rusteghi" di Wolf-Ferrari. Gambino viaggiò molto, concedendosi lunghe permanenze nel Sud della Spagna. La sua pittura libera, personale, piena di colore e forte nei tratti, è concentrata su tematiche ricorrenti: le architetture, soprattutto veneziane, il paesaggio, in special modo spagnolo, la figura, con preferenze tipologiche ricorrenti.

Di lui hanno scritto vari autori, tra cui Piero Zampetti (monografia, 1963 e, con Paolo Rizzi, catalogo dei dipinti, vol. 1°, 1998); Ennio Concina, Nico Stringa e Cinzia Garzoni (catalogo dei disegni, 2001); Ennio Pouchard (catalogo dei dipinti, vol. 2°, 2003).

a cura di ABCV

 

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