L'ORA DELLA RELIGIONE
La terza parte continua nel mese di settembre Tratto
dal libro di Saverio Xeres, La chiesa corpo inquieto,
Edizioni Ancora, Milano 2003
di Caterina Pallaoro
Dopo il primo millenio, nel periodo fervente creatosi
attorno al 1000, il monaco Rodolfo (1047) che trascorre
la vita nel monasteri( tra i quali quello di Cluny), nella
cronaca da lui redatta dà una vivace testimonianza del
clima creatosi che in quelli stessi anni" fu tale il numero
di persone che da tutto il mondo si recava a Gerusalemme
al sepolcro del Salvatore". I primi furono gli strati
più poveri, poi i benestanti, poi i re, le regine e i
vescovi. La tensione spirituale vivissima diffusa e ben
espressa dal movimento del peregrinare, si orienta in
due direzioni: verso il ritorno a Cristo, verso le origini
del cristianesimo.
Un
secolo dopo la testominianza del monaco Rodolfo l'inquetudine
diffusa nel corpo ecclesiale è ulteriormente cresciuta
e ha precisato le proprie analisi e riguardo alla decadenza
della Chiesa. La ricchezza, il potere assunto da molti
ecclesiastici, non costituiscono soltanto cattivi comportamenti
dei singoli: essi screditano l'autorevolezza della Chiesa
stessa, la quale lontana dallo stile di Cristo e degli
Apostoli non può pretendere di esserne erede. La causa
di tale allontanamento della Chiesa dallo spirito delle
origini è divenuta ormai "del mondo" anziché essere "nel
mondo" con un atteggiamento non di potere ma di servizio
secondo quanto raccomandato da Cristo.
L'analisi storica la situazione ritenuta causa della
decadenza della Chiesa ossia il passaggio da una Chiesa
povera e perseguitata dei primi secoli, con Costantino
ad una ricca e politicamente appoggiata. Nel 1054 c'è
la frattura tra Occidente e Oriente con il patriarca di
Antiochia al momento dell'elezione di Leone IX. Le novità
portate dal Papa non favoriscono neppure il patriarca
di Costantinopoli e si arriva allo scontro aperto. La
chiesa di Costantinopoli è strettamente legata alla tradizione
del primo millennio pluralista e comunionale dei rapporti
tra le diverse Chiese.
La gigantesca lotta avviata nel XI secolo tra Papato
e Impero è sembrata concludersi a pieno vantaggio della
Sede romana. Lo stridente contrasto tra Vangelo della
misericordia e dominio ecclesiastico, tra beatitudinee
della povertà e ricchezza del Papato diviene oggetto delle
critiche di larga parte della cristianità. La loro voce
rimasta a lungo ai margini di una storiografia tradizionalmente
ai vertici e delle posizioni ufficiali censurata mediante
la sbrigativa etichettatura di eresia... Nei primi due
secoli del secondo millennio con tale diffusa protesta,
assisteremo all'ulteriore consolidarsi del potere universale
del papato già dichiarato da Gregorio VII, portato alle
massime conseguenze dai papi del Duecento.Vedremo consolidarsi
il culmine paradossale del Medievo verso il 1300 quando
le loro contrapposte tendenze giungono alla massima espressione
e reciproca contraddizione. Così la costruzione medievale
non può che venire distrutta da attacchi esterni, subisce
una sorta di corrosione interna che la fa crollare su
se stessa, aprendo gli orizzonti ad una nuova ancor più
urgente riforma che si avvierà a un ripensamento storico
nei secolo XV e XVI. L'eresia è una cancrena che corrode
il corpo sociale ed ecclesiale, come tale non ammette
interventi einitivi o correttivi ma soltanto eliminazione
chirurgica, dunque violenti ed efficaci, proprio nella
misura in cui sono tempestivi e risoluti. La scomunica
è il primo e fondamentale passo, in quanto bandisce dalla
convivenza sociale gli eretici.
La loro ostinazione non potrà che condurli alla morte.
Papa Innocenzo III così si esprime:" Con il presente decreto
si stabilisce se qualcuno presume di fare qualcosa di
proibito dopo il primo e il secondo ammonimento sarà fautore
della sua presunzione, diventerà infame, non potrà essere
ammesso nè agli uffici pubblici, nè al consiglio della
città, nè alle elezioni di cariche, ne a deporre come
testimone. Non potrà fare testamento ne partecipare alla
successione dell'eredità. Secondo la legge, i colpevoli
di lesa maestà sono puniti con la morte, i loro beni confiscati,
mentre quelli dei loro figli vengano conservati solo per
misericordia, quanto più coloro che offendono Dio e suo
figlio Cristo, devono essere scissi dal nostro capo che
è Cristo per mezzo di penitenza ecclesiastica, nonchè
spogliati dei bene temporali"...tocchiamo il punto più
acuto e drammatico dell'evoluzione o per meglio dire dell'involuzione
della Chiesa al culmine dell'età mediovale.
La forte affermazione esteriore ha fatto oscurare l'ideale
evangelico. In effetti sia l'immagine stessa di Cristo
e di Cristo crocifisso, è rimasta piuttosto assente nel
testo del Vangelo che risulta di fatto sottratto alla
conoscenza del popolo cristiano, perlopiù ai pastori della
Chiesa. La soluzione repressiva di fronte al movimento
ereticale oltre che ad essere per nulla corrispondente
allo stile cristiano, risulta anche fallimentare perchè
fa sorgere altre e più radicali opposizioni e mostra vastissime
crepe evidenziate dalla resistenza di molte autorità locali
di fronte all'Inquisizione ecclesiastica. La società appare
fortementa cambiata, mentre le autorità ecclesiastiche
pensano ancora ad una indistinta "situazione di cristianità"
altri ormai sono i criteri di coesione della convivenza
sociale. Sorgono nella Chiesa movimenti e intraprendono
un' altra via. Nascono così i frati Predicatori chiamati
in seguito Domenicani. Nell'Italia centrale abbiamo un
giovane, san Francesco d'Assisi che inzia un personale
itinerario di vita e di ricerca autentica, l'imitazione
del Cristo povero e la predicazione del Vangelo. Con Gregorio
IX si traduce un nuovo Ordine religioso: I Minori di san
Francesco detti poi Francescani.
Nel 1306 troviamo il Papato ad Avignone e solo nel 1376
rientra Roma con Gregorio XI ...Roma vuole un papa romano
o almeno italiano...ed eleggono l'arcivescono di Bari
Bartolomeo Prignano, che assume il nome Urbano VI che
è contrario alla politica. E' dimesso, rieleggono un altro
papa, Clemente VII...i due Papi si scomunicano a vicenda
... questo scisma si prolunga nel tempo... Nella metà
del Quattrocento inizia il periodo rinascimentale. I papi
abbelliscono Roma più che risanare i mali della Chiesa,
grandi principi protettori delle arti ma spesso moralmente
indegni. Pontefici come Alessandro VI Borgia (1492-1503)
con i suoi figli da mantenere ed arricchire, Giulio Della
Rovere (1503-1513), il papa guerriero, Leone Medici (1513-1521)
intento a godersi il Papato in quella che era certamente
-la più splendida corte d'Europa-, non sono figure inventate
dalla polemica anticlericale: si tratta di personaggio
reali e di vicende stroricamente ben documentate. Nuove
proteste si fanno sentire ....saranno cento anni di proteste
continue...Nel 1522 eleggono un papa olandese, Adriano
VI che è accolto freddamente nella curia romana per i
suoi intenti riformatori e per essere straniero. Ci portiamo
avanti di un paio di secoli...frequenti diffusi e insistenti
appelli di rinnovamento della Chiesa che possiamo cogliere
nel Quattrocento e nel Cinquecento. Non c'è parola con
maggior frequenza che ricorra di quella di "riforma" nei
secoli XIV e XV.
Nasce nel 1483 Martin Lutero, è agostiniano di Erfut,
si laurea e insegna a Wittenburg ...conosce la novità
del Vangelo e l'amore incondizionato di Dio mentre è insegnante
all'Università. Scrive al papa una lettera sulle famose
indulgenze ....e viene scomunicato ad opera dell'arcivescovo
Alberto e frati Domencani. Lutero chiede il concilio ancora
nel 1522, si proclama sempre fedele al Papa che considera
la verità. Viene messo in cattiva luce e scomunicato...Anche
Lutero scomunica il Papa ...e darà luogo a quelli che
chiameranno in un primo momento Riformati, poi Protestanti.
Non è l'unico, ci sono altri movimenti a Zurigo con Zwingli,
a Ginevra con Calvino, Boucer a Strasburgo, ma il più
fmoso resta Martin Lutero. Il concilio di Trento inizia
nel 1545 e termina nel 1563, sarà un grande fatto storico
fondamentale per i contenuti della dottrina. Il concilio
di Trento è innovatore nonostante la difficoltosa partenza
senza programmazione e preparazione. Tre sono le cose
importanti che si propone di fare:
1) Eliminare le discordie religiose, scopo che non sarà
mai raggiunto.
2) Riformare quanto occorre..
3) Recuperare i fedeli e riproporre l'ideale di cristianità
in Europa
4) L'unico scopo raggiunto è la riforma della Chiesa.
Viene sospeso diverse volte. Passano dieci anni per le
succesioni papali. Cinque sono stati i Papi PaoloIII (Alessandro
Medici) Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte)
Marcello II (Marcello Cervini) Paolo IV (Gian Pietro Carafa).
Pio IV (Giovanni Angelo Medici) Il concilio di Trento
è fondamentale ed innovatore, non solo per condannare
Lutero e gli altri movimenti...ma per un 'esposizione
positiva della dottrina cattolica. Diviene per quattro
secoli punto essenziale di riferimento sia per i manuali
di teologia, catechesi e predicazione. Stabilisce la residenza
obbligatoria dei vescovi e preti, di formare il clero
in appositi Istituti, i Seminari. Tre sono i papi della
riforma 1566: Pio V, domenicano ascetico e buon teologo.
Ha riformato il Breviario e il Messale romano. Gregorio
III, il rinnovamento sulle nunziature che da semplici
sedi diplomatiche diventeranno veri e propri centri propulsivi
della riforma ecclesiastica. A Roma istituisce una serie
di Collegi per la formazione del clero, la prestigiosa
Università Gregoriana affidata ai Gesuiti. La riforma
del calendario detto gregoriano... Sisto V, dà la struttura
che resterà fino all'ètà contemporanea. E' il protagonista
della riforma della curia romana. Sisto V organizza le
congregazioni cardinalizie, per la gestione degli affari
di governo sia politico che ecclesiastico. Introduce la
visita delle "dimore degli apostoli" obbligo dei vescovi
di recarsi a Roma periodicamente presentando la relazione
della proprio diocesi. Tre sono gli strumenti nella riforma
delle diocesi: Il sinodo diocesano L'istituzione del Seminario
per l'istruzione del clero La nascita dela parrocchia
come la concepiano oggi. Nel Medioevo la Chiesa non si
distingueva dal mondo, non era pensabile un mondo fuori
dalla Chiesa. La Chiesa resta estranea al movimento "modernista"
fino a sentirlo ostile ...termine coniato da san Pio X,
nel 1907. Tre sono i ripensamenti del concilio di Trento
al concilio Vaticano II Dal IX secolo c'era stata la reazione
ai movimenti spirituali nei confronti dela Chiesa immersa
nella materialità del potere mondano. Nel XVI secolo la
decadenza morale della Chiesa. Nel XIX e XX secolo si
sviluppa il distacco tra Chiesa e mondo moderno. Sarà
san Pio X a definire questo movimento chiamandolo "Modernismo".
Fogazzaro nel suo libro del 1905 "Il santo" dice che
lo spirito maligno della Chiesa è l'immobilismo. Nel IX
e nel XVI secolo la polemica era indirizzata contro la
contaminazione mondane della Chiesa...qui al contrario
è la Chiesa a rivendicare una "purezza" intangibile e
accusare gli innovatori a voler contaminare l'istituzione
ecclesiastica con mentalità mondana... Con l'emergere
delle novità moderniste, si assiste al progressivo distacco
della Chiesa. E' un atteggiamento di pensiero nuovo -moderno-
rispetto alla tradizione precedente. La modernità è caratterizzata
dallo Stato che si sostituisce con principi condivisi
a soggetti uniti in una nazione.
di Caterina Pallaoro