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nu. 17 anno secondo¬ 1 agosto 2005 mensile online gratuito
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SIMONA CERNICCHI: FERZAN OZPETEK


La nostra inviata, Simona Cernicchi, ci parla di "Cuore sacro" di Ferzan Ozpetek, solo lungometraggio italiano presentato all'edizione 2005 dell'Umbria Film Festival Le Altre Voci del Cinema Europeo

di malaika977@yahoo.it

Sorride, dolce e genuino, Ferzan Ozpetek quando il sindaco di Montone gli consegna le "chiavi della città". È contento di questo dono e dopo aver parlato un po' con il pubblico lo lascia alla visione del suo ultimo film Cuore sacro. È il solo lungometraggio italiano presentato all'edizione 2005 dell'Umbria Film Festival Le Altre Voci del Cinema Europeo, che ogni anno si svolge a Montone e lui ne è lusingato.

Ferzan racconta che: "Cuore sacro avrebbe dovuto chiamarsi "Cuore nascosto" perché incentrato sulla parte nascosta che ognuno di noi ha" o che potrebbe avere, dietro alle parvenze di un'ordinaria quotidianità. Poi continua dicendoci che nelle storie che ci propone c'è sempre molto della sua vita e di ciò che casualmente ha vissuto e che lo ha colpito. E ci riferisce dello spunto che ha dato vita al suo ultimo film, quando tornando a casa, a Istanbul, dopo una vacanza, vide che la madre aveva "adottato" un trovatello e lui ne era geloso… Così, subito viene in mente che, similmente, un "incontro" diede vita a La finestra di fronte. Un giorno, infatti, Ferzan si imbatté per strada con un signore anziano che diceva di "non sapere chi fosse"… erano più di 30 anni che non usciva di casa e la sua città non era più la stessa.

Incontri che cambiano la vita e che aprono nuove vie alla creatività. Dal pubblico una signora gli chiede "un ricordo di Massimo Girotti" ed il regista risponde: "Ricordo con commozione quando, durante la lavorazione de La finestra di fronte, ad un certo punto mi disse: "Ho 80 anni e un'infinità di film girati ma adesso per la prima volta mi sento un gran bravo attore"".
Gli chiedono:
"C'è sempre una donna nei suoi film che alla fine scopre se stessa e ciò che realmente desidera, perché una donna?" e Ferzan risponde: "Le donne per me sono un gradino più su, le stimo più degli uomini".
Un'altra domanda: "Cuore sacro è stato scritto per Valeria Golino e sicuramente sarebbe stato più azzeccato se quest'ultima lo avesse interpretato, lei lo farebbe rifare alla Barbora Bobulova?".
Questa la risposta: "Risceglierei sicuramente la Bobulova. Io e Valeria siamo molto amici, se il film lo avesse fatto lei sarebbe stato semplicemente diverso".

Gli dicono che Cuore sacro è un film che si ama o si odia, per lui l'importante è che smuova i sentimenti… sentimenti da regalare come scosse elettriche per il cuore e la mente, per far rinascere il cinema italiano.

scritto da Simona Cernicchi

di malaika977@yahoo.it

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