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Mogliano Veneto: Fellini


Promossa dall'Amministrazione comunale di Mogliano Veneto e in collaborazione con la Fondazione Fellini di Rimini, la mostra Fellini. Sogni su carta inaugura la stagione autunnale del Brolo, dove resterà aperta al pubblico dal 4 settembre al 13 novembre 2005.

a cura di Abcveneto

Curata da Casimiro Di Crescenzo, questa mostra evidenzia il Fellini disegnatore, un aspetto poco conosciuto del grande regista, ma fondamentale per il suo lavoro cinematografico.

Divisi in quattro sezioni
- "Film",
"Donne",
"Amici, collaboratori e caricature",
"Un sogno"

Sono settantadue i disegni presenti in mostra, sessanta dei quali prestati dalla Fondazione Fellini di Rimini. Undici provengono dal Fondo Flaiano conservato alla Biblioteca Cantonale di Lugano, tra cui delle simpatiche caricature di Flaiano e un ritratto sorprendentemente preciso di Marcello Mastroianni. Infine, uno studio proveniente dalla Fondazione Pierre e Maria Gaetana Matisse di New York: un magnifico Casanova-Sutherland che, collocato a fianco della porta di accesso nell'atrio della loro abitazione privata, per anni ha accolto i loro amici e ospiti. Fellini ha sempre amato disegnare.

"Ho sempre scarabocchiato su qualsiasi pezzo di carta mi capitava davanti. È una sorte di riflesso condizionato, di gesto automatico, una mania che mi porto dietro da sempre...", come egli stesso annota. All'inizio della sua carriera, prima ancora di diventare regista, si fece conoscere come disegnatore di vignette, caricature e collaboratore a programmi umoristici. Nei lavori esposti si ritrova la passione per il disegno, il gusto per la caricatura, l'abilità a cogliere con pochi tratti gli elementi essenziali di un carattere. In seguito quest'abitudine diventò un metodo di lavoro nella preparazione dei film, il punto di partenza per dare forma, colore e luce alla sceneggiatura.

"All'inizio del film passo la maggior parte del tempo alla scrivania e non faccio che scarabocchiare chiappe e tette. È il mio modo di inseguire il film, di cominciare a decifrarlo attraverso questi ghirigori. Una specie di filo d'Arianna per uscire dal labirinto".

Lentamente, attraverso schizzi, appunti, e indicazioni per i suoi collaboratori, il film prende forma; i volti degli attori sono precisati, individuati i ruoli delle comparse, le scene allestite secondo le precise indicazioni del regista. "Per quanto riguarda i disegnetti che schizzo agli inizi di ogni film, credo si tratti di una maniera di prendere appunti, di fermare idee; c'è chi traccia frettolosamente delle parole, una sensazione, io disegno, abbozzo i tratti di un volto, i dettagli di un vestito, gli atteggiamenti di una persona, le espressioni, certe caratteristiche anatomiche. È il mio modo di accostarmi al film che sto facendo, capire che tipo è, cominciare a guardarlo in faccia. E in seguito questi schizzi, questi appuntini finiscono anche fra le mani dei miei collaboratori; lo scenografo, il costumista, il truccatore se ne servono come una falsariga su cui avviare il loro lavoro, cominciano anche loro a familiarizzarsi con l'umore della storia, la sua natura, i suoi connotati. Così accade che il film abbia un'anticipazione, una sorta di speculare frammentarietà, in questi sketch". Questa "speculare frammentarietà" è l'aspetto più affascinante di questi disegni, dove si ritrovano le prime idee, il carattere di un protagonista, l'abbozzo di una scena.

Brolo - Centro d'Arte e Cultura Tel. 041.5905151 Fax 041.5905154
info@brolo.org www.brolo.org

 

a cura di Abcveneto

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