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EDITORIALE N°14*: EVVIVA LA BICICLETTA


Lo sapevate? ...io no, ma lo immaginavo: (14*come sempre, ricordatevi che siamo un numero più avanti degli altri)

a cura di Federico De Nardi

Riportiamo qui di seguito una pagina web che abbiamo trovato sul sito internet del www.montesolebikegroup.it  di Bologna, perché ci sembra molto interessante e istruttiva, soprattutto adesso che ci sono le belle giornate (e quindi...a parte i fanatici, tra cui c'è anche il sottoscritto che le usa anche di inverno, la maggior parte della gente le biciclette tende ad usarle da adessofino a quando dura la bella stagione). Ma qual è il punto di questo gruppo bolognese? lo diciamo riportando le loro parole senza cambiare una virgola: "

Il ciclista respira meno inquinanti di un automobilista! Nessuno vi ha mai "informato" di quanto sia insano andare a lavorare in bicicletta in mezzo al traffico cittadino e che meglio sarebbe prendere l'auto? 

Bene, prima di fare gesti inconsulti - che pure potrebbero essere giustificati ma inutili - fate leggere al vostro interlocutore questi due articoli: 

il primo articolo è uno studio completo realizzato dall' Ing. Caranti sull'esistente letteratura scientifica, che dimostra (senza la necessità di ulteriori studi) che:

        a) in auto si respirano più inquinanti rispetto a quanto ci dicano le centraline fisse

        b) in bicicletta si respirano meno inquinanti rispetto a chi fa lo stesso percorso in auto. il secondo, per chi conosce l'inglese, è invece un singolo articolo specifico (citato anche nell'articolo di cui al punto precedente), tratto da una delle riviste scientifiche più qualificate del mondo (ah, per la cronaca: è solo uno dei numerosi articoli che tratta l’argomento, con il medesimo risultato… analoghi studi già esistono per le città di Amsterdam, Londra, Parigi, ecc... ed il risultato è anche prevedibile teoricamente sulla base di modelli matematici...). Vi alleghiamo di seguito per completezza di informazione i dati bibliografici, un riassunto ed il testo originale dell'articolo.

 Autore, Titolo e Rivista: Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differences in cyclists and car drivers exposure to air pollution from traffic in the city of Copenhagen. Science of the Total Environment 279: 131-136.


Abstract: It has frequently been claimed that cycling in heavy traffic is unhealthy, more so than driving a car. To test this hypothesis, teams of two cyclists and two car drivers in two cars were equipped with personal air samplers while driving for 4 h on 2 different days in the morning traffic of Copenhagen. The air sample charcoal tubes were analysed for their benzene, toluene, ethylbenzene and xylene (BTEX) content and the air filters for particles total dust . The concentrations of particles and BTEX in the cabin of the cars were 24 times greater than in the cyclists' breathing zone, the greatest difference being for BTEX. Therefore, even after taking the increased respiration rate of cyclists into consideration, car drivers seem to be more exposed to airborne pollution than cyclists.

Traduzione 

Autore, Titolo e Rivista: Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differenze nell'esposizione di ciclisti ed autisti di autoveicoli all'inquinamento atmosferico da traffico nella città di Copenhagen. Science of the Total Environment 279: 131-136.

Viene spesso dichiarato che pedalare nel traffico congestionato sia più insalubre rispetto a guidare un’auto.

Per testare questa ipotesi squadre di due ciclisti e di due autisti di auto sono state dotate di campionatori d’aria personali mentre si muovevano per 4 ore in due giornate differenti nel traffico mattutino di Copenhagen. Il prodotto raccolto dai carboni attivi dei campionatori è stato analizzato per rilevare il contenuto di benzene, toluene, etilbenzene e xilene (BTEX) ed i filtri dell’aria per rilevarne il contenuto di polveri.

Le concentrazioni di particolato e di BTEX nell’abitacolo della macchina sono risultate 24 volte maggiori rispetto alla zona dove avviene la respirazione del ciclista con le massime differenze riguardanti i BTEX.

Quindi, anche dopo aver considerato la maggiore velocità di respirazione del ciclista, gli autisti di autovetture risultano essere più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto ai ciclisti.Per chi desidera maggiori dettagli, qui si trova l'articolo originale pubblicato (pdf, in inglese) Volete far respirare meglio i Vostri figli? Portateli a scuola in bicicletta, sull'apposito seggiolino o negli idonei cariolini...Volete respirare meno inquinanti ed arrivare prima al lavoro (o a scuola)? Usate la bicicletta: respirate meglio, fate attività fisica ed arrivate sempre puntuali al lavoro (o a lezione)... non importa se c'è una fiera, ci sono targhe alterne o se c'è coda in tangenziale...Volete fare una vacanza o un viaggio davvero memorabili? Prendete la bicicletta (eventualmente utilizzando il servizio treno+bici)...  Siete prima di tutto voi a decidere della vostra salute! Cosa aspettate a salire in bicicletta?  

 


 

Una domanda sul genere (di qualche anno fa, ma sempre attuale...) ... ed una risposta...

 

DOMANDA (ricevuta via e-mail)
Buonasera, volevo gentilmente avere informazioni riguardo ai rischi che corro andando in bicicletta quotidianamente in mezzo al traffico cittadino di Firenze, visto tutto quello che si sente parlare in questi giorni di benzene e polveri fini sotto i 10 ppm (per intenderci le emissioni dei nuovi motori diesel). Per informazione io sono uno ex scooterista che ha deciso di usare una bicicletta gli spostamenti di lavoro, faccio circa 350 km il mese, ma non vorrei mettere a repentaglio la mia salute in maniera più massiccia del normale. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi segnalazione o consiglio sarete in grado di darmi.
Stefano Paolini - Firenze


RISPOSTA
E' ormai da piu' di dodici anni che, nella letteratura scientifica, si e' consolidato il dato che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo.
Negli ultimi anni uno studio effettuato a Londra mette in evidenza come, ad esempio chi viaggia in metropolitana, arrivi a respirare anche otto volte la quantita' di inquinanti respirata da chi va in bicicletta lungo uno stesso tragitto.
Studi analoghi in differenti citta' (Colonia e Copenaghen, ad esempio, senza citare gli esempi olandesi) hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora la necessita', che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo; in particolare tra gli utilizzatori di auto, si e' visto che coloro che utilizzano i condizionatori d'aria sono soggetti alle piu' alte concentrazioni interne all'abitacolo.
Il dato non deve stupire. Non esistono filtri (tra quelli installati sui veicoli) in grado di trattenere polveri micrometriche. E men che meno sono utilizzati sistemi per ridurre l'immissione di inquinanti gassosi (benzene, toluene, xileni, ecc...) nell'abitacolo (e quindi nei polmoni).
Viene spesso citato il fatto che il ciclista respiri piu' velocemente di chi va, ad esempio in auto o su un mezzo pubblico. Prendendo come dato consolidato questo punto (si potrebbe discutere anche su questo - e' noto che una persona allenata respira meno frequentemente di uno meno allenato -) in alcuni studi si e' visto che la stessa persona (e questo rende la prova interessante ma anche limitativa) arriva a respirare sino a 2.3 volte sotto sforzo rispetto alle condizioni "a riposo".
Considerando anche le peggiori condizioni, comunque, numeri alla mano, il ciclista e' sempre l'utente che respira meno inquinanti di tutti (questo non vuole dire che non respiri niente di nocivo, ma solo che, a parita' di condizioni, l'utilizzo della bicicletta e' piu' "salutare" di altri mezzi...).
Va poi ricordato un altro punto: un bambino trasportato a scuola in bicicletta sul seggiolino apposito non e' soggetto ad iperventilazione da sforzo. Quindi il trasporto a scuola dei bambini in bicicletta e' di gran lunga il sistema meno inquinante (per noi, ma soprattutto per loro) oggi esistente nelle nostre citta'.

Non ho, volutamente, fornito dati di letteratura, ne' riferimenti ad articoli, tra i quali alcuni firmati da chi scrive. Evidentemente questi dati possono essere successivamente forniti, se Le interessa dilettarsi in letture specifiche.

Ho poi taciuto, anche qui volutamente dal momento che non e' il mio settore specifico, sul fatto che chi svolge regolare attivita' fisica (e le prove per facilita' sono state fatte su ciclisti...) e' soggetto ad una riduzione nei problemi cardio-vascolari superiore al 50%...
Quindi altroche' mettere a repentaglio la salute...

Cordiali saluti e... in bicicletta!

Ing. Martino Caranti
Monte Sole Bike Group - FIAB Bologna
montesole@iperbole.bologna.it

Insomma, per concludere questo editoriale, completamente dedicato alla bicicletta, un suggerimento, stampatevi questa pagina e appendetela da tutte le parti, ricordatevi sempre però, di andare in bicicletta e rispettare il codice della strada, perché anche la bicicletta è un veicolo.

a cura di Federico De Nardi
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