abcveneto.com, mensiel online del bednad breakfast Appiani36 di Treviso
Appiani36 di Treviso, bed and breakfast
scrivi a info@abcveneto.com ¬
nu. 13 anno secondo¬ 1 aprile 2005 mensile online gratuito
Abcveneto, mensile online su treviso, il Veneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia
pagina precendente

GATTI-RITRATTI: ELISABETTA DEI GATTI


Il paradiso dei gatti, nella foto “Cuccarini” la matriarca

a cura di Luccia Danesin e Anna Maria Zanetti

L’amore per gli animali – tutti gli animali – soprattutto se abbandonati o bisognosi di cure, è la sua passione. Alta, bruna, lunghi capelli castani, un sorriso da modella, uno sguardo profondo e attento, Elisabetta è una studentessa di medicina, frequenta l’ultimo anno all’Università di Padova e vive in un paesino sulle rive del Po, nel Delta, in pieno Polesine. Ed è proprio qui, in un podere di campagna del padre, che Elisabetta, da tre anni ha raggruppato man mano gatti adulti e cuccioli delle razze più diverse.
Ha cominciato col tenerne uno poi due, raccolti dal ciglio della strada o buttati vicino ai cassonetti o scampati dalle acque del Po, malandati, sofferenti o semplicemente vagabondi e ha dato loro riparo, un posto accogliente e aperto dove ricevere cibo, attenzione e affetto, ma senza rinunciare alla libertà. Ora, i due-tre gatti dell’inizio sono diventati una trentina, di tutti i colori, di tutte le età, con i temperamenti più diversi e i nomi più strani e fantasiosi. C’è la Cuccarini – matriarca del gruppo – c’è Giuditto (del quale ci si è accorti solo tardivamente che era maschio), c’è Occhiazzurri, e c’è La pazza (la gatta più temperamentosa), ci sono Grigione uno e Grigione due e avanti così…
Lei li conosce tutti, li chiama per nome, ad ognuno sa quale vitamine somministrare, quale vaccino fare, quale unguento spalmare e quali antibiotici usare per combattere le malattie che, in una colonia felina, i mici si passano l’uno con l’altro. Il tutto sotto stretto controllo del veterinario locale che segue costantemente il suo impegno in questa attività.
Quando la sua auto arriva al “rifugio” (almeno una volta al giorno ma spesso anche più volte quando c’è bisogno di controllarne lo stato di salute o verificarne la presenza) i gatti arrivano, la circondano miagolanti, le si strusciano intorno, a balzelli arriva l’ultimo cucciolo in cerca di attenzioni. In fondo, sopra un vecchio tronco, la matriarca osserva la scena, socchiude gli occhi e lentamente si stira, si allunga tutta facendo un gran sbadiglio…
A volte Elisabetta si incammina per un viottolo, per inoltrarsi nella campagna e fare una passeggiata, allora, pian piano, le si accodano tutti dietro, poi intorno, con code e codini all’insù, giocando gli uni con gli altri in ravvicinati corpo a corpo, facendosi imboscate, ma sempre vigili e attenti a non perdere di vista la loro amata tutrice.
E’ un impegno di non poco conto per lei - ma lo sappiamo – ciò che si fa con piacere e passione viene ad essere ripagato subito e le sinuose testimonianze di affetto e fiducia, le fusa dei suoi gatti riescono a darle la giusta carica per poi affrontare l’altro suo impegno – quello dello studio, quello della vita.
Elisabetta sa quant’è vero ciò che scrisse Albert Schweitzer, medico missionario in Africa e grande organista: “So che esiste Dio quando sento la musica di Bach e guardo giocare dei gatti”.

a cura di Luccia Danesin e Anna Maria Zanetti

pagina precendente
scrivi a info@abcveneto.com ¬
da febbraio 2004©ABCVeneto