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VENEZIA: MICHELLE LOVRIC A VENEZIA


Intervista con la scrittrice inglese del momento...il suo romanzo The Remedy parla di un amore appassionato, di inganno, e di omicidio . I sui protagonisti sono monache ribelli, ciarlatani, attrici e malviventi. È ambientato a Londra e Venezia,

a cura di Abcveneto

Incontriamo Michelle Lovric allo spazio Mondadori di Venezia, qualche ora prima della presentazione del suo libro "The Remedy" edito dalla Virago Press di Londra, (Penguin). Michelle Lovric è una bella signora dai riccioli scuri molto gentile e simpatica, disponibilissima malgrado gli impegni e le interviste, a rispondere pazientemente e in italiano, benché non sia la sua lingua madre, al fuoco di fila delle nostre domande.

ABCVENETO: La prima domanda che ci viene in mente è il titolo: cosa vuol dire the remedy e come lo intitolerebbe in italiano quando il libro verrà tradotto?

MICHELLE LOVRIC: the Remedy significa il rimedio, nel senso curativo, di filtro d'amore, di pozione magica. Il titolo originale era Balsamik, ma alla casa editrice mi hanno fatto notare che ricordava troppo un prodotto oggi molto di moda, l'aceto balsamico! E allora abbiamo cambiato...rimedio.

ABCVENETO: L'editore dunque per te è un amico o un nemico?

MICHELLE LOVRIC: Un amico, certamente, accetto ben volentieri suggerimenti o richieste di cambiamenti.

ABCVENETO: Sfogliando il tuo romanzo, abbiamo letto che parla sia di Londra che di Venezia...

MICHELLE LOVRIC: Sono le città che adoro. Le due città dove io vivo- tutte e due situate sulla riva dell’acqua. C'è inoltre un connubbio tra Venezia e Londra in the Remedy: Venezia è vista con gli occhi di un londinese e Londra con gli occhi di una Veneziana.

ABCVENETO: Perché nel '700? E proprio in queste due città?

MICHELLE LOVRIC: Mi trovo a mio agio nel passato...mi sembra più bello. Venezia è la città del mio cuore. È stato cosi' da quando l’ho vista la prima volta, turista diciottenne reverente ed intimidita: un vero colpo di fulmine. Ora ho realizzato un sogno: sto restaurando un angolino di un palazzo gotico sul Canal Grande con mio marito, sposato qui in una cerimonia più bella di un sogno. Parlo qui come una donna innamorata di Venezia. Siamo tutte uguali, noi 'morose' di Venezia. Diciamo le stesse cose. Venezia ci incanta da tanti anni .. Diciamo e sogniamo le stesse cose Ma adesso parlo come romanziere ... Per me è stato subito chiaro che tutti i miei romanzi sarebbero stati ambientati a Venezia... profumati dalla città stessa. Sto sempre scrivendo un nuovo romanzo. A Venezia,sono sempre in maschera, sono Mimosina quando passeggio per le calli o Cecilia, a volte Valentine.Quando faccio un salto, magari all’ufficio postale ci vado come una delle mie protagoniste, ascolto il rumore dei loro passi sulle pietre, annuso l’aria con i loro nasi, guardo la vita sui canali con i loro occhi. Guardo anche Venezia sempre con gli occhi di una scrittrice, come ogni scrittore m’ imagino di avere uno sguardo a raggi X– quando io guardo un palazzo, non vedo i muri, il tetto, nemmeno vedo il pensiero dell’ architetto – no, vedo le donne e gli uomini che una volta, forse un secolo fa, forse due secoli fa, vivevano dentro quelle mura e immagino le loro storie. Sento signorine che piangono amori perduti, uomini che bisbigliano false promesse, bambini che cercano una mamma scappata, illusa da un falso amore. Sento il profumo di colori e il pane ancora caldo dal forno, sento anche il fruscio delle gonne di seta di una donna che corre attraverso corridoi lunghi e scuri. Per me, la Venezia del passato vive insieme con la Venezia del oggi. Come scrittrice, ho sempre una scelta. Beata me, sono una vera fortunata...

ABCVENETO: E Londra?

MICHELLE LOVRIC: The Remedy mi ha regalato la possibilità di scrivere anche dell’altra città del mio cuore ... Londra e del suo Tamigi. L’ Acqua infatti, percorre questo romanzo. Le acque del Canal Grande, le acque del Tamigi. E l ‘acqua è la vita. Sono stata sempre affascinata dalle ondate di freddo glaciale che si abbattevano sull’Europa durante il diciottesimo secolo, quando sia le acque del Tamigi, sia quelle del Canal Grande gelavano, diventando lastre di solido ghiaccio. Perciò ho scelto questo periodo come sfondo per la mia storia: le due città più vivaci di quel periodo improvvisamente come congelate sotto la morsa del freddo e con la loro linfa vitale nascosta sotto il ghiaccio più profondo. Per me, è stato una metafora irresistibile per una storia di passione che rompe tutte le regola della società.

ABCVENETO: Per scrivere un libro, per lei ha importanza o no la ricerca?

Jeremy MagorianMICHELLE LOVRIC: questo è il mio terzo romanzo, normalmente ci vogliono due anni di ricerca, passo il mio tempo dalla scrivania alla biblioteca. Leggo libri di tutti i tipi, poi li abbandono, cerco di distaccarmi. Molto importante per romanzi ambientati nel passato è la lettura degli epistolari. Prendiamo per esempio Byron, per lui la poesia è uno spettacolo che viene dalla mente, non dal cuore...e per questo il suo epistolario ci dà un uomo molto più interessante delle sue poesie, non così i Memoires di Casanova, che invece ha scritto pochissime lettere e svela sè stesso nelle sue memorie.

ABCVENETO: Mi pare che giri per Venezia con iltuo manoscritto? Sembra ti abbiano vista.

MICHELLE LOVRIC: E' vero...vado con i miei manoscritti nei luoghi ritratti per rinfrescarli, per scrivere bisogna usare tutti i cinque sensi, In The Remedy c'è un omicidio a Rialto di notte, sono andata lì diverse volte a mezzanotte, per vedere come era il posto, come l'assassino seguiva la vittima e si riparava dientro gli angoli delle calli e delle salizade, come la luce lunare cadeva sulle facce. per aiutarmi a vedere l'omicidio una mia amica si è perfino fatta male!

ABCVENETO: E come lettrice, qual è il suo libro preferito?

MICHELLE LOVRIC: Io divoro i libri...mi è piaciuto molto "Non ti muovere" di Margaret Mazantini, fra gli italiani poi leggo spesso Primo Levi, Moravia, Calvino. Ma il mio scrittore preferito, lo rileggo ogni anno è Dickens. Adoro i suoi personaggi minori, sono perfetti, come si dice, a tondo?

ABCVENETO: a tutto tondo

MICHELLE LOVRIC: sì, a tutto tondo.

ABCVENETO: e il suo film preferito?

MICHELLE LOVRIC: un film dei fratelli Cohen, O Brother, Where Art Thou?, l'ho visto cinque volte. Poi Pane e tulipani di Soldini!

ABCVENETO: Ma adesso dobbiamo mettere fine all'intervista, perchè la sala si è riempita e salutiamo questa meravigliosa autrice...


Durante la presentazione del libro, cè stata anche una lettura recitata di alcuni brani del libro. La romanziera Laurie Graham e il professore Jeremy Magorian, vestiti da due interpreti del romanzo, recitano la veneziana Mimosina Dolcezza e il ciarlatano Dottor Velena, uno Scozzese che si finge veneziano per vendere meglio pomate e acque veneziane, rimedio di tutti i mali...

Ricordiamo inoltre che Michelle Lovric è stata nominata nellalsita per vincere il 2005 Orange Prize - Uno dei più prestigiosi premi letterari inglesi.

a cura di Abcveneto

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