abcveneto.com, mensiel online del bednad breakfast Appiani36 di Treviso
Appiani36 di Treviso, bed and breakfast
scrivi a info@abcveneto.com ¬
nu. 13 anno secondo¬ 1 aprile 2005 mensile online gratuito
Abcveneto, mensile online su treviso, il Veneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia
pagina precendente

VENEZIA: EVENTI ALLA LIBRERIA MONDADORI FINO AL 30 APRILE


alla libreria Mondadori, s.Marco 1345 a Venezia

a cura di Abcveneto

Mostra in collaborazione con Accademia di belle arti Fotografie Estevan Bruno fino al 30 aprile

Più che di architettura vera e propria, nelle proposte di Estevan Bruno si può parlare di una ricerca del luogo inteso come spazio, di qualsiasi spazio, con possibili implicazioni anche nella sua stessa negazione. In questa accezione l’artista è ancora attratto dal surrealismo che, però, nelle sue opere non risolve mai in complesse citazioni a barocche sovrastrutture simboliche. Bruno scatta delle fotografie pulitissime e in sé essenziali alle quali riesce a conferire una dimensione metafisica, intesa come assenza di tempo e di luogo. In molti casi si tratta di spazi anonimi, come garages, sottopassaggi o fabbriche in disuso che abitualmente percorriamo senza prestarci molta attenzione. Nelle sue opere Bruno interviene fissando l’immagine su questi spazi nella completa assenza della presenza umana, obbligandoci così a svuotarli della loro "normale" funzione, per scrutarli con maggiore attenzione e magari consentendoci di trasporli in nuove, inedite e soggettive chiavi di lettura. Consiste sostanzialmente in questa trasposizione il suo amore per il surrealismo, soprattutto letterario, così evidente nei racconti scritti, negli anni ’50, dall’argentino Julio Cortázar, o nelle imprevedibili ma non più di tanto assurde "specie di spazi" di Georges Perec. Le immagini realizzate da Estevan Bruno rimangono, alla fine, delle icone, dei luoghi della memoria, dei topoi che rimandano a qualche cosa d’altro che, forse, non trova un senso se non nel mondo interiore di ciascuno di noi, in quella dimensione senza logica che appartiene alla poesia. Saverio Simi de Burgis Estevan Bruno nasce ad Agropoli (SA) nel 1976.
Vive e lavora a Venezia come fotografo e pittore. Frequenta il quarto anno di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2003 tiene la sua prima mostra personale, Estrospettiva, fotografie a cura di Carmela Lovero. Acidicolori fotobox, Bari. Partecipa inoltre a numerose esposizioni collettive tra le quali: Collettiva d’Ufficio, mostra curata da Saverio Simi de Burgis. Agenzia Azimut, San Marco Venezia, 2004; Quota Zero, invito al collezionismo, prima e seconda edizione, mostra + asta fotografica a cura di Carmela Lovero, Acidicolori fotobox, Bari, 2003 e 2004; Orchestrazione N°10 e N°11, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea " Ai Molini", Portogruaro, Venezia, 2003 e 2004; at.it.giovani, fotografia contemporanea Salzburg.Venezia. Società Dante Alighieri, Accademia di Belle Arti di Venezia, a cura di Ana Mas (Salzburg) e Guido Cecere (Venezia). Salisburgo, Austria, 2004; 85ma Collettiva Bevilacqua La Masa. S.Marco, Venezia, 2002.

Incontri con l'autore
Venerdì 1 aprile, ore 18

Renato D'Antiga presenta il suo libro Luci dal Monte Athos. Da un pellegrinaggio alla Santa Montagna (Casadei libri) Partecipano Paolo Malagodi, Giangiorgio Pasqualotto e Luana Zanella Un piccolo libro di viaggio nel cuore della spiritualità ortodossa attento alla storia dell’arte e ricco di riflessioni filosofiche e teologiche. Renato D’Antiga è un noto specialista di storia bizantina e di spiritualità ortodossa. Ha scritto e curato decine di testi sull’argomento, tra cui spiccano Gregorio Palamas e L’Esicasmo e L’Esicasmo Russo, introduzione alla storia della spiritualità degli slavi orientali. Dello stesso autore, in preparazione, Il deserto e l’Occidente.

Incontri con l’autore
in collaborazione con Biblioteca Nazionale Marciana Sabato 2 aprile, ore 17

Predrag Matvejevic' presenta il volume Ponti e frontiere, a cura di Andrea Bonifacio (Edigraf). Intervengono Emanuela Trevisan Semi e Patrizia Parnisari. Ponti e frontiere contiene gli interventi di Matvejevic', Gianfranco Bettin, Marino Zorzi, Giacomo Scotti, Simonetta Pelusi, Alessandro Scarsella, Filippo Secchieri, Carlo Bordoni e Stefano Trovato, raccolti in occasione dell’omonima giornata interdisciplinare di studi realizzata a Venezia, lo scorso 20 ottobre dalla Biblioteca Nazionale Marciana, dall’Ateneo Veneto Onlus e dall’associazione ANIA, nell’ambito di "Kontakt", incontro con l’arte e la cultura dei Balcani Tenendo sullo sfondo l’affascinante aspetto storico, geografico e geopolitico, assunto come metafora della complessità e delle conflittualità contemporanee, gli autori degli studi raccolti nel volume propongono ciascuno la propria originale esplorazione del ruolo della cultura e della ricerca storico-letteraria, discipline deputate al superamento delle frontiere e alla costruzione di ponti tra i popoli. Verranno date anche alcune anticipazioni sulla prossima uscita, per i tipi di Garzanti, di un’edizione accresciuta di L’altra Venezia, libro per il quale Matvejevic' ha ottenuto il Premio Strega nel 2003. Predrag Matvejevic', Premio Strega Europeo 2003 e vincitore di molti altri premi letterari, è un appassionato portabandiera del dialogo interculturale. Nato a Mostar, in Bosnia, insegna all’Università la Sapienza di Roma. I suoi libri sono in bilico tra poesia e paesaggio culturale, tra impegno civile e curiosità per la vita quotidiana. Andrea Bonifacio, promoter e coideatore di "Kontakt" dal 2003, vive e lavora a Venezia.

Presentazioni in collaborazione con Centro Studi Maitreya Martedì 5 aprile, ore 18.00

Massimo Raveri e Maurizio Scarpari presentano: Laozi. Genesi del "Daodejing" a cura di Attilio Andreini (Biblioteca Einaudi) Introducono Federico Allegri e Daniele Spero. Con la partecipazione del curatore e letture recitate Il Laozi (Vecchio Maestro), secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni, è una delle opere più importanti mai prodotte dall'umanità, vantando quasi un migliaio di commentari e una letteratura critica sconfinata. La sua influenza in Cina, in Asia Orientale e in Occidente è stata, ed è ancor oggi, immensa. Nonostante la brevità di un'opera che supera appena le cinquemila parole, il Laozi ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del pensiero e della cultura cinesi ed è considerato da sempre il testo canonico del Daoismo (Taoismo). Noto ai più come Daodejing (Classico della Via e della Virtù), questa gemma assoluta della letteratura di tutti i tempi si libra in una lingua asciutta e parca, che tuttavia esplode con una potenza evocativa senza pari, fino ad accarezzare le profondità abissali dell'origine del cosmo illuminando d'incanto l'arcano assoluto, il Dao (Tao), principio eterno e ineffabile che regola e genera l'intero universo manifestandosi nella forma di De, Virtù o Potenza.
Appare oggi chiaro come il Laozi appartenga a un genere letterario specifico, definibile poesia sapienziale daoista e questa traduzione rispetta finalmente il tono aulico e la struttura poetica che caratterizzano l'opera. Inoltre, grazie a una serie di fortunati ritrovamenti archeologici, il Laozi si ritrova al centro di una fervida attività di studio e di rilettura della sua genesi testuale e dottrinale. Ciò conferma che, così come tramandato per oltre due millenni, il Laozi rappresenta il risultato di un lungo processo di elaborazione e sintesi che ebbe inizio nel IV, forse nel V secolo a. C., condotto da generazioni di cultori del Daodejing.
Attilio Andreini, docente di sinologia presso il Dipartimento di Studi sull'Asia Orientale dell'Università Ca' Foscari di Venezia, è autore di studi sul pensiero cinese antico, sull'epigrafia e sulla natura dei codici manoscritti cinesi del periodo preimperiale.

Spritz in libreria! Mercoledì 6 aprile, ore 19 - 20-30

Venite a prendere l'aperitivo in libreria, invece di andare al bar! Passeggiate tra i libri, per una piacevole chiacchierata con i vostri amici. Un appuntamento che vogliamo rendere fisso, il primo mercoledì del mese Vi aspettiamo!

13 Aprile/22 aprile

Incontri in collaborazione con Associazione Culturale Italo-Russa del Veneto e Università di Ca' Foscari di Venezia, Dipartimento di Studi Euroasiatici
Ucraina: una storia attraverso l'arte 13 aprile, ore 18 Gianfranco Giraudo.
(Vedere evento del 22 aprile per approfondimenti)

Incontri con l'autore Giovedì 14 aprile, ore 18.30 Pedro Shimose presenta il suo libro Riflessioni machiavelliche (Sinopia) a cura di Claudio Cinti Partecipano Claudio Cinti.
Illimitata quasi come le savane, generosa come i fiumi e variopinta come la flora e la fauna dei suoi luoghi nativi, non è affatto facile riassumere la poesia di Shimose. Le Riflessioni machiavelliche ci aiuteranno a precisarne alcuni aspetti, ma prima tenteremo di ricavare una (breve) visione d’insieme. Formalmente, Shimose è vastissimo e ha esplorato, si direbbe, tutte le possibilità dell’espressione poetica contemporanea, dalle sfide "concrete" dell’avanguardia fino alla costruzione orale di personaggi quotidiani. Come si può evincere dalla lettura delle Riflessioni machiavelliche, il suo dominio di quelle forme è tentacolare, ma, si può ben dire, perfettamente controllato. Sotto il profilo tematico, non è difficile riconoscere in Shimose, soprattutto nei primi libri – fino a Quiero escribir pero me sale espuma – una vena di critica sociale (non a caso il golpe militare lo obbligò all’esilio). Ed è sempre presente il tropico natale […]. Eppure Shimose non è localista, ma, al contrario, sempre preoccupato dei problemi sociali e umani della Bolivia, del mondo, e le Riflessioni ci permettono di constatare come le domande sul significato del vivere (umano) costituiscano una costante della sua opera. E senza mai distogliersi da ciò che lo impegna, ama accarezzare i suoi versi con pennellate di umorismo o di ironia. Metto in risalto quest’ultimo tratto perché lo ritengo parte vitale della trama, formale e tematica, delle Riflessioni machiavelliche.
Pedro Shimose (Riberalta, 1940) è una delle voci di spicco della letteratura contemporanea in lingua spagnola e rappresenta degnamente, anche in termini di rinnovamento linguistico, il fondamentale contributo a essa apportato dalla poesia boliviana del secondo Novecento. La sua produzione poetica, tradotta in numerose lingue, comprende: Triludio en el exilio (1961), Sardonia (1967), Poemas para un pueblo (1968), Quiero escribir pero me sale espuma (1972; Premio Casa de las Américas), Caducidad del fuego (1975), Al pie de la letra (1976), Reflexiones maquiavélicas (1980), Bolero de caballería (1985), Riberalta y otros poemas (1996), No te lo vas a creer (2001). È saggista (Diccionario de autores iberoamericanos, 1982; Historia de la literatura latinoamericana, 1989), narratore (El Coco se llama Drilo, 1976) e curatore letterario per i tipi dello Instituto de Cooperación Iberoamericano di Madrid. Ha ricevuto il Premio Nacional de Cultura de Bolivia nel 1999.

Mostra in collaborazione con Università IUAV Venerdì 15 aprile, ore 19
Marco Venturi - Proposte urbane a cura di Marco Venturi fino al 30 aprile "C’è una vecchia metafora che lega efficacemente i modi di produzione della città a quelli di cottura delle uova. Fino alla fine dell’Ancien Regime si aveva a che fare con uova sode, colle mura come guscio ed un denso tessuto residenziale attorno ad edifici pubblici o rappresentativi. Dalla Rivoluzione Industriale la città storica è attorniata dal bianco sfrangiato delle infrastrutture e delle istituzioni caratterizzanti la nuova fase economica.
Ora la città contemporanea sembra assomigliare ad un uovo strapazzato e la cosa più sbagliata è cercare di fare di un uovo ormai rotto un uovo fritto o addirittura un uovo sodo. È invece necessario trovare un sistema di produzione della città che sia compatibile con i fenomeni in corso e con le condizioni mutate. Tornando alla metafora si tratta, secondo me, di provare a fare un soufflè: alto, meno denso, con una sua forma definita e gustosissimo! Per fare questo bisogna intervenire accorciando le distanze e agendo sui punti di discontinuità." (Marco Venturi 2000)

Incontri con l'autore Lunedì 18 aprile, ore 18.30 Alessandro Polito presenta il suo libro Herr Kompositor - Comporre è un gioco da bambini (Mnemes)
Partecipa Danilo Mainardi Herr Kompositor è un metodo sistematico di composizione musicale che non insegna né il classico solfeggio né a comporre con le note: con Herr Kompositor si compone con i suoni. Il corso punta sulla comprensione del senso della progettazione - che è fondamentale per intendere le strategie musicali adoperate da qualsiasi linguaggio e si avval edi disegni che possono essere "suonati" fecendo uso di strumenti poveri. La commistione tra musica e disegno non solo vanta una certa tradizione, ma è alla base stessa della storia della musica: in fondo le partiture musicali non sono altro che disegni che esigono di essere interpretati sonoramente.
La novità, casomai, sta nell'impiego del medium fumetto e nel target princiale: i più piccoli. Alessandro Polito (Palermo, 1971) si è diplomato in composizione con il massimo dei voti e la lode a Palermo. Attualmente studia composizione presso l'Accadmia di Santa Cecilia di Roma. E' autore di diversi libri sulla composizione musicale. Per la sua attività, gli è stato assegnato il premio UNESCO 2004.

Incontri con l'autore Martedì 19 aprile, ore 18.30 Anna Paola Stefani presenta il suo libro Venezia 2036 (Marotta Editore) Venezia, nel futuro, è plumbea e piovosa. Il sole si affaccia raramente in laguna. Nulla in città, però, è cambiato dal millennio precedente. La dottoressa Manin scopre, nell'antico e labirintico palazzo in cui lavora, il cadavere di un politico. L'assassino è vicino, mescolato tra i personaggi che percorrono quotidianamente i corridoi dell'Eurocenter. La protagonista si troverà coinvolta in un intreccio di sesso, soldi e malapolitica ai danni della laguna. Venezia 2036 è un giallo autentico, di stampo classico. Perché, anche in un mondo tecnologico, i trucchi antichi possono creare il panico.

Presentazioni in collaborazione con Trekkingitalia Mercoledì 20 aprile, ore 18 Catalogo primavera 2005 Partecipa Carlo Rubini
Presentazione del programma primaverile di Trekkingitalia, associazione nata a Milano nel 1985 per proporre il trekking in tutte le sue forme, in Italia e all'estero. Negli anni '90 apre le sedi regionali a Genova, Torino, Firenze, Bologna e infine Venezia, la nostra sede denominata Per il Veneto ed il Friuli Venezia-Giulia. Le sedi regionali hanno la funzione soprattutto di diffondere e promuovere il trekking nella loro area regionale. La sede di Venezia propone per i soci trek giornalieri o nei week-end in tutto il Triveneto, dal Garda al Quarnaro e dalle Alpi al Po' con partenze da Venezia e da Padova. Inoltre non disdegna proposte di trek lunghi in Italia e nel mondo, sempre con partenza da Venezia e da Padova.

Incontri con l'autore Giovedì 21 aprile, ore 18 Carla Coco presenta il suo libro Venezia quotidiana (Laterza) Partecipa Alberto Sinigaglia. Gondola - piccione - Ponte dei Sospiri. Venezia è soffocata da una sequenza di immagini stereotipate. Un modo per capirla forse è quello di ricostruirne la storia quotidiana lasciando parlare le pietre, i campi, le cucine delle case, le merci, i saloni die palazzi. Carla Coco vive e lavora a Venezia. Si occupa di cultura mediorientale e turca e ha pubblicato diversi saggi sull'argomento. Ma scrive anche con gusto e molta verve anchedi storia della gastronomia.

Incontri
in collaborazione con Associazione Culturale Italo Russa del Veneto e Università di Ca' Foscari di Venezia, Dipartimento di Studi Euroasiatici 22 aprile, ore 18, Kseniya Konstantynenko: Perché "La storia ucraina attraverso l’arte"? Abbiamo pensato di scegliere questo aspetto per vari motivi. Innanzitutto l’arte figurativa ha un linguaggio che spesso non ha bisogno di un traduttore, lascia un ricordo, un’immagine netta e fresca, incuriosisce uno spettatore. La storia dell’Ucraina, poi, o, più precisamente, della etnia ucraina ha un particolare paradossale: infatti, esiste da secoli, abita nello stesso territorio da più di mille anni, ha una lingua, una mentalità, una filosofia originali, ma fino al 1991 non ha mai avuto una struttura statale autonoma vera e propria, se non prendiamo in considerazione l’antico stato della Russ’ di Kyjiv. Come la "nazione rutena, russa" o "malorossa" fece parte di altre potenze. Essendo circondata dalle potenze di tipo autocratico ed avendo una storica inclinazione a tutt’altro tipo della struttura dello stato, più simile ad una repubblica popolare, non riesce a contrastare la forte ed efficiente macchina militare dei vicini.
Nei secoli delle guerre è stata proprio la cultura, il verbo, la pittura, la scultura ad unire una nazione senza stato. Hanno riflesso i tratti della mentalità nazionale, la fede e le credenze popolari, i concetti della bellezza, del bene e del male, le speranze e le aspirazioni politiche. E’ da poco che l’Ucraina ricomincia a farsi conoscere all’Occidente (ricomincia, perché gli storici del ‘500-‘600 sembra che la conoscessero meglio di quelli di oggi per via del fenomeno dei Cosacchi) grazie alla "rivoluzione arancione". Un evento di grandissima importanza, ma per molti l’Ucraina rimane un paese senza passato. Un vuoto che si cercherà di colmare durante questi incontri.

Incontri Mercoledì 27 aprile, ore 17 Proveviaggi - il decennale Interviene Marco Venturi Incontri in collaborazione con Club Unesco Giovedì 28 aprile, ore 17.30 Le ville venete. Ragioni economiche e sociali di un fenomeno architettonico e territoriale. a cura di Michele Zaggia Le ville venete sono il simbolo di un fenomeno capillarmente diffuso non solo entro i confini del Veneto, ma in tutto il territorio che costituiva lo Stato della Serenissima dal XIV al XVIII secolo. Fenomeno i cui aspetti emergenti sono di carattere visivo, cioè architettonico, artistico, paesaggistico, originati, però, da cause economiche, storiche, politiche che hanno avuto riflessi culturali e sociali di notevole entità.

info: Martina Mian Libreria Mondadori San Marco, 1345 30124 Venezia tel +39 041 5222193 fax +39 041 2776767 info@libreriamondadorivenezia.it

a cura di Abcveneto

pagina precendente
scrivi a info@abcveneto.com ¬
dal 2004©ABCVeneto