PADOVA: LINA MERLIN INCHIODATA ALLA MEMORIA

---

a cura di Virginia Men

Oggi 31 marzo 2005 nella grande sala Paladin a Palazzo Moroni, Padova, si è svolto il convegno sulla vita e sul "pensiero operante" della prima senatrice italiana e veneta Lina Merlin. Con l'intervento, il Comune di Padova e l'associazione Moderata Fonte, hanno dato voce riconoscendo la statura e il peso che oggettivamente ha avuto nelle vicende politiche, sociali e culturali del nostro Paese nel quale ha voluto affermare la dignità e l'avanzamento sociale delle donne e dei più deboli. Da tutti è ricordata solo per le "case chiuse" legge che porta il suo nome. Inoltre sono state completamente dimenticate le sue azioni per togliere dal documenti d'identità il marchio N.N. che si dava ai figli nati fuori del matromonio o per impedire il licenziamento delle donne che si sposavano o rimanevano in cinta, o ancora la battaglia all'interno della Costituente sugli articoli riguardanti la famiglia e la posizione delle donne (in particolare l'articolo 3 che lei ottenne riportasse "senza distinzione di sesso" quando si parlava di ugualianza dei cittadini e moltissime altre cose.

Sono intervenuti dopo i saluti delle autorità, la storica dell'Università di Padova, Monica Fioravanzo, la saggista e Presidente di Moderata Fonte" Anna Maria Zanetti, la senatrice Elena Marinucci che ha il merito di aver proposto l'opera di Lina Merlin.

E' stata scoperta una lapide commemorativa che l'Amministrazione Comunale ha affisso nella casa dove Lina Merlin ha abitato in piazza del Signori. Prossimamente verrà inugurato alla memoria anche un giardino in via Aganoor, dietro la Basilica del Santo.

Inoltre seguiranno altri interventi in varie città dove è nata e vissuta come Pozzonuovo (Pd) Chioggia Milano ecc.

Una poesia estemporanea del "poeta" Cicco Tosto durante il convivio nella giornata dedicata al convegno di Lina Merlin 31 marzo 2005

 

 

Femminilità e impegno

Ho visto volti solari e sereni,
ho udito
parole vive e sonore,
ho capito
verità spesso dimenticate.
La storia
non è frutto
delle cose inerti,
è pienezza
del tempo
e dell'energia
degli uomini.
In questo universo
vario e composito
la vigoria femminile
ha uno spazio
e un ruolo
forte e preciso.
E il fascino
di un ricordo
d'amore
rende
fattivo e valido
il presente

a cura di Virginia Men