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BOMBEN: LE CONTRADDIZIONI DEL SISTEMA GIUDIZIARIO ITALIANO NELLE PIÈCES TEATRALI DI UN MAGISTRATO


Il quarto appuntamento del ciclo sulle Libertà, che si terrà a Palazzo Bomben, venerdì 6 maggio alle ore 21, è dedicato al tema della giustizia e dell’autonomia della magistratura.

a cura di Abcveneto

Intervengono Antonio Fojadelli, Procuratore capo di Treviso, Carmelo Alberti, critico teatrale e Quirino Principe, musicologo Protagonista è il magistrato veneziano Giancarlo Bagarotto che per l’occasione si confronterà con Antonio Fojadelli, Procuratore capo di Treviso, Carmelo Alberti, critico teatrale e Quirino Principe, musicologo. Giancarlo Bagarotto, veneziano, ha svolto le funzioni di giudice e di Pm ed ha poi ricoperto gli uffici di magistrato di Tar, Consigliere di Stato e Presidente di Tar.
Bagarotto è autore teatrale di pièces dai titoli intriganti che mettono a fuoco, utilizzando la lieve chiave comico/paradossale, le profonde contraddizioni del mondo della giustizia nel nostro Paese. Camera di consiglio e Toghe e topi sono i drammi, editi da Liberilibri, di cui gli attori Andrea Pennacchi e Giancarlo Biancotto reciteranno alcuni brani.

Camera di consiglio (Liberilibri, 2003) e Toghe e topi (Liberilibri, 2004) sono i tasselli di un programma teatrale articolato, una sorta di “serial” in quattro puntate che districa con accuratezza le vicende, i complotti e gli inganni che concorrono a costruire un caso giudiziario di grande risonanza mediatica e politica. Giancarlo Bagarotto spiega che la prima pièce, seppur nata come unità autonoma, non riusciva a risolvere in modo esauriente l’argomento. Da qui la necessità di dar vita ad un secondo dramma che facesse chiarezza sugli interrogativi rimasti irrisolti e poi anche ad un terzo e un quarto che chiudessero il ciclo con lo svelamento della verità. Camera di consiglio è il titolo e il luogo dell’azione. Tre giudici sono alle prese con un caso importante, una sentenza che non investirà solo la sorte degli imputati, ma che potrà influire su quella del governo e, conseguenza non trascurabile, su quella degli stessi giudici. In un crescendo di meschinità, ansie, opportunismi e sospetti, i tre sacerdoti della legge partoriranno la sentenza, vera e propria parodia della giustizia. La sorpresa del drammatico finale, con i suoi interrogativi irrisolti, marca il registro grottesco ma iperreale di questa sofferta Camera di consiglio.

Toghe e topi può anche essere letta come terzo e quarto atto di Camera di consiglio. Un giudice muore tragicamente dopo una camera di consiglio che ha dato luogo a un’inquietante sentenza. Banale incidente? Complotto? Suicidio? L’azione si sposta nell’ufficio di un accusatore capo dove magistrati indagano magistrati. La delicatissima situazione mette in moto un perfido congegno che provocherà un ribaltamento di ruoli, trasformando il magistrato d’accusa in indagato. Il colpo di scena finale illumina lo spettatore, con colori surreali, sui drammatici guasti cui spesso conduce la cieca passione di alcune toghe per i propri teoremi. La terza parte della storia è racchiusa in Il processo è servito, pièce in fase di pubblicazione, che introduce il lettore-spettatore nella concitata fase del dibattimento, magistralmente orchestrato nell’aula di udienza di un giudice. Con Non solo gogna, l’ultimo dramma non ancora pubblicato, l’ambientazione cambia, la scena abbandona gli ambienti scuri del Palazzo di giustizia e si colloca fuori dal Palazzo di giustizia, in un altro luogo, quasi un non luogo, a sottolineare l’universalità del tema trattato. Anche questo appuntamento, come i precedenti del Ciclo sulle Libertà, sarà riproposto e trasmesso in differita sulle frequenze di Radio Radicale.

Andrea Pennacchi (1969) è direttore artistico del Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD): regista e attore, dal 1990 organizza attività di formazione teatrale e di produzione. Attualmente è impegnato con lo spettacolo “Omero non piange mai” scritto in collaborazione con Laura Curino. Giancarlo Biancotto (1967) inizia la propria attività al TPR (Teatro Popolare di Ricerca) di Padova. Attore e narratore si forma tra gli altri anche con Marco Baliani. Recentemente è stato uno dei tre protagonisti di Scandisk di Vitaliano Trevisan per la regia di Martina Pittarello.

Ingresso libero (fino ad esaurimento posti) Per informazioni e prenotazioni: Palazzo Bomben, via Cornarotta 7, Treviso, tel. 0422/512200 e-mail: info@palazzobomben

a cura di Abcveneto

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