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CASTELFRANCO VENETO: "BRIGANTE SE MORE": L'AMORE TRA UNA NOBILDONNA LUCANA ED UN BRIGANTE NEL SUD D'ITALIA DOPO L'UNITA'


Brigante se more" è un monologo di narrazione della durata di circa un'ora, mercoledì 13 aprile, alle 21 presso il Circolo Buenaventura di Castelfranco Veneto, via Circonvallazione Ovest a Castelfranco Veneto

a cura di Abcveneto

La situazione del Sud d'Italia subito dopo l'unità e un'appassionata relazione amorosa tra una nobildonna e un brigante: sono i due cardini di "Brigante se more. La storia di Serafina Ciminelli, di Antonio Franco, di Domenico, di Fiore... la storia dell'Unità d'Italia", un monologo di narrazione che andrà in scena mercoledì 13 aprile, alle 21, presso il Circolo Buenaventura.

Riduzione teatrale, regia e interpretazione dell'attrice Carla Vitantonio, che sarà la "voce" della serata e sarà accompagnata dal pianoforte di Anton Thumiger, che ha realizzato musiche originali e arrangiamenti. Tratto dai libri dello scrittore lucano Vincenzo Labanca, lo spettacolo narra la vicenda di una nobildonna lucana realmente esistita, Serafina Ciminelli, che parla in prima persona. Per amore del suo uomo e della sua terra decide di unirsi ai briganti nella lotta contro i Savoia. Catturata e condannata a morte, la donna racconta ad un interlocutore immaginario la sua vicenda. Da un lato Serafina descrive dettagliatamente la situazione del Sud Italia subito dopo l'Unità, dall'altro si sofferma sulla sua lunga relazione amorosa col brigante Antonio Franco. E mentre gli episodi della Grande Storia diventano spesso un semplice scenario e i suoi protagonisti passano ad essere personaggi di secondaria importanza, acquistano forma e rilevanza i pensieri, le aspirazioni e le indecisioni della donna, in particolar modo quelli legati alla scelta di seguire il suo uomo sulla montagna e di darsi con lui al brigantaggio. Attorno a questa storia fioriscono spontanee quelle di altri uomini che, come Antonio e Serafina, sono diventati briganti e da briganti sono morti.

Carla Vitantonio, attrice e formatrice teatrale molisana, impegnata con varie compagnie teatrali italiane e straniere ed autrice di produzioni indipendenti, e il musicista valdostano Anton Thumiger cominciano la loro collaborazione a Lisbona nel 2003. Tornati in Italia Carla (voce e fisarmonica) e Anton (pianoforte e tromba) iniziano un percorso di formazione e ricerca su suono, voce cantata e voce parlata, partendo dallo studio e interpretazione delle musiche tradizionali del Sud Italia e del Brasile ma utilizzando anche tecniche di improvvisazione jazz. Nel febbraio 2004 Anton entra a far parte del progetto Foteatro, un tentativo di ricostruire l'atmosfera e il clima della lanterna magica attraverso l'interazione di voce narrante, immagini proiettate e musica. I due artisti, parallelamente, cominciano a lavorare sui testi di Vincenzo Labanca. Nasce così "Brigante se more", un monologo teatrale accompagnato da musiche che ha debuttato a Torino lo scorso 6 marzo.

a cura di Abcveneto

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