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nu. 13 anno secondo¬ 7 aprile 2005 mensile online gratuito
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VENEZIA: CHIARAMENTE SCIENZA


L'Istituito Veneto di Scienze, Lettere ed Arti invita tutti gli interessati ai problemi della scienza, e soprattutto i giovani, a partecipare alle iniziative di Chiaramente Scienza, il programma che l'Istituto promuove per dare nuovo impulso ad unšinformazione scientifica corretta, efficace e rivolta a tutti.

a cura di Abcveneto

Nel sito istitutoveneto.it/chiaramentescienza/ si possono consultare articoli di approfondimento, porre domande ed esprimere curiositā relative a temi che saranno poi affrontati da noti studiosi ed esperti in incontri aperti al pubblico. Gli incontri di Chiaramente Scienza, che si terranno a Venezia presso la sede dell'Istituto Veneto in Campo Santo Stefano, saranno dedicati a problemi particolarmente attuali nella nostra societā, come lšesplorazione dellšuniverso, le origini dellšuomo, i mutamenti climatici, le biotecnologie.
Il programma prevede:


- Mercoledė 13 aprile, ore 18,00
Esplorazione dellšuniverso: le nuove frontiere con Margherita Hack e Francesco Bertola, coordina Fabio Pagan; - Maggio 2005, Evoluzione dell'uomo ed evoluzione della cultura a confronto con Danilo Mainardi e Telmo Pievani;
- Ottobre 2005, Sesti e dissesti climatici;
- Novembre 2005, Animali transgenici e chimere. Per le scuole e gli studenti maggiormente attivi, lšIstituto Veneto consegnerā delle pubblicazioni relative ai temi affrontati.

Per partecipare agli incontri č consigliata lšiscrizione attraverso l'apposita sezione del sito istitutoveneto oppure o al fax 041 5210598. La partecipazione č libera e l'iscrizione č gratuita. Per informazioni: Lucia Macaluso, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, tel 041 2407711

I TEMI di CHIARAMENTE SCIENZA


Mercoledė 13 aprile 2005
Esplorazione dellšuniverso: le nuove frontiere con Margherita Hack e Francesco Bertola, coordina Fabio Pagan Oggi conosciamo molto bene come si formano le stelle, come evolvono e come finiscono la loro vita, sappiamo che sono raggruppate in grandi continenti stellari -le galassie- e queste a loro volta in gruppi di poche decine di individui, o in grandi ammassi, contenenti parecchie centinaia di galassie, e anche gli ammassi di galassie sono raggruppati a formare i superammassi. Sappiamo che galassie e ammassi di galassie sono immersi in uno spazio praticamente vuoto che espande e li trascina nel suo moto di espansione; quindi lo spazio non č un contenitore inerte di materia, ma č dotato di unšenergia che lo fa espandere. Materia oscura ed energia oscura sono due componenti fondamentali dell'universo. La prima č entrata nel contesto cosmologico da alcune decine di anni in seguito a tutta una serie di osservazioni astronomiche che ne indicavano lšesistenza, della seconda se ne parla solo da qualche anno ma il suo ruolo risulta essere determinante nell'economia cosmica. La materia oscura č una entitā invisibile, la cui presenza viene dedotta dagli effetti gravitazionali che essa induce su oggetti che emettono luce e che pertanto possono essere osservati con i telescopi. Nel passato si sono presentati casi di ŗmateria oscura˛ che, perō, nel volgere di pochi anni si sono risolti con lšindividuazione della massa responsabile. Per la materia oscura di cui si parla oggi non esiste la controparte visibile. Improvvisamente - verso la fine degli anni '90 - ci si rese conto che lšuniverso non era semplicemente governato dallšattrazione gravitazionale esercitata dalla materia, ma anche da unšaltra entitā con proprietā opposte, cioč repulsive, capace di accelerare lšuniverso, che fu chiamata 'energia oscura' sulla cui natura si fanno congetture ma che dallo stato attuale risulta sconosciuta. Lo studio dettagliato di come si allontanano le supernovae permetterā di approfondire le nostre conoscenze sul comportamento del universo.

Maggio 2005
Evoluzione dell'uomo ed evoluzione della cultura a confronto con Danilo Mainardi e Telmo Pievani Nellšautunno dello scorso anno ha fatto scalpore il ritrovamento di parti dello scheletro di tre individui di un metro e mezzo di statura e con una capacitā cranica pari ad un terzo di quella di Homo sapiens, vissuti 18.000 anni fa. Questa specie eš stata denominata Homo floresiensis dallš isola indonesiana di Flores nella quale sono avvenuti i ritrovamenti. La TAC dei resti del cranio ha permesso di ricostruire un calco virtuale del cervello e di stabilire che questa specie discende direttamente da Homo robustus. Questi ominidi avevano una cultura di tipo neolitico e fabbricavano piccoli strumenti in pietra simili a quelli di Homo sapiens. Quindi 18.000 anni fa esistevano sulla terra tre diversi tipi di Homo: Homo sapiens, Homo neandertalensis (di struttura pių robusta, che ha convissuto con H.sapiens nelle stesse aree) ed Homo floresiensis (di bassa statura e con ridotta capacitā cranica, ma in grado di produrre strumenti lavorando le pietre. I problemi posti da questa scoperta verranno discussi dallš etologo Prof. Danilo Mainardi e dal Prof. Telmo Pievani, che affronterā i problemi dellševoluzione biologica della specie umana.

Ottobre 2005
Sesti e dissesti climatici. Lšeffetto serra allšalba del terzo millennio Ci si domanda se il giorno dopo di qualsiasi dissesto climatico, la Terra sarā sempre in grado di ospitare questa umanitā. Fenomeni che determinano lšestinzione di specie viventi si susseguono ineluttabilmente (la scomparsa di dinosauri ne č solo lšesempio pių eclatante). Ma non tutti gli sconvolgimenti sono climatici e non tutti sono funesti. Quali eventi produrranno danni allšambiente? E con quale responsabilitā dellšuomo? In particolare, il riscaldamento della superficie terrestre in atto quali danni produrrā? Qual č il contributo antropico allšeffetto serra? Ovvero quali sono i limiti delle tecnologie nellšassistere lšuomo che lotta per la sopravvivenza? Sono tutte domande prive di risposte certe, ma su alcune di esse si stanno guadagnando conoscenze importanti che si cercherā di illustrare superando conflitti di opinione oggi dominanti nei dibattiti mediatici.

Novembre 2005
Animali transgenici e chimere Le tecniche di ingegneria genetica consentono di produrre vegetali ed animali nel cui genoma sono presenti geni estranei. La ricerca su questi organismi trans-genici, molto attiva nellšultimo decennio, ha consentito di produrre vegetali geneticamente modificati destinati allšagricoltura ed alla silvicoltura ed organismi modello di malattie umane. Le pių recenti ricerche sulle cellule staminali hanno permesso di effettuare esperimenti di trapianto di cellule staminali umane nel cervello di feti di topi, creando cosė animali il cui cervello č formato per circa lš 1% da cellule umane. La discussione affronterā le implicazioni, i problemi e le prospettive della ricerca in questo settore.

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