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MERIDIANO ZERO: PROJECT X


Project X di Jim Shepard traduzione di Federica Alba Pag. 224 - Euro 12,50 ISBN 88-8237-099-2 pubblicato in Italia da http://www.meridianozero.it

a cura di Abcveneto

Così fanno strage i giovani Holden Project X di Jim Shepard: i colpi di fucile di due ragazzi devastano un'assemblea scolastica, gli adulti si nascondono in un collettivo "noi non sapevamo". Se il romanzo di Scurati [cfr. recensione sullo stesso numero di tuttolibri] si apre su un'ipotesi da scongiurare a ogni costo coi residui del comune buon senso sociale sopravvissuto in un mondo dove l'unico Verbo sembra quello delle tavole della legge televisiva, e' altresi' vero che l'America convive da tempo con ondate di cronaca truculente che hanno al centro del contesto stragi perpetrate da studenti nella propria scuola.

I giovani Holden degli anni recenti preferiscono risolvere il problema distruggendolo anziche' creare i presupposti per una generazione di nuovi ribelli capaci di pensare e rovesciare le sorti di una societa' ricca ma deleteria. Nelle scuole pubbliche americane l'ironia finisce sul foro d'uscita delle armi da fuoco, la realta' e' un urlo feroce in cui non trovano spazio dialoghi, sedute di gruppo, psicologi dell'eta' evolutiva e predicatori vaganti in tv.
Gli adolescenti torbidi e inquieti dei romanzi di Donna Tartt, Jonathan Lethem, Jack Allen o Dave Eggers, senza arrivare agli eccessi di J.T. Leroy, sono figli di una struttura sociale che li sopporta ma non li sostiene, li lascia liberi ma non sa porre limiti, li strumentalizza e poi li abbandona.

Project X di Jim Shepard rappresenta in qualche modo l'antefatto americano al romanzo di Scurati: finisce la' dove l'altro inizia, con la strage a colpi di fucile perpetrata da due ragazzi di seconda media durante un'assemblea scolastica. L'orrore gronda nelle tragiche pagine finali, ma le perplessita' e la carica esplosiva percorrono il romanzo in una escalation di indifferenza e superficialita' dietro le quali le nuove generazioni sembrano nascondersi in un collettivo "noi non sapevamo" che sta diventando il luogo comune della frivolezza occidentale.

I rituali sono quelli consueti della letteratura dedicata agli adolescenti, dalle battaglie dei Ragazzi della via Paal in poi: cambia la struttura, si evolvono le modalita' verso una maturita' apparente che societa' e famiglia richiedono ai giovani senza adeguate motivazioni. L'io narrante e l'amico Scheggia scivolano invisibili in un mondo di rivalse scolastiche consuete ma rinvigorite da una volonta' di estremizzazione corporale: botte, insulti, minacce, strafottenze che travalicano il comune senso della normalita', con genitori e insegnanti che pensano di risolvere il problema attraverso amichevoli mediazioni.

Anche l'idea della strage e' un gioco, un rituale di sopravvivenza, una sfida per vedere cosa puo' cambiare sconvolgendo il Sistema. L'eta' del pericolo e' sempre piu' aspra da controllare, ma nel romanzo di Shepard - asciutto, ruspante, isterico - prevale, in tono piu' disimpegnato, la stessa suoneria d'allarme che fa vibrare il testo di Scurati: se i giovani d'oggi sono a rischio, spesso succede perche' mancano i riferimenti. Realta' e finzione sono lo specchio di una stessa, collettiva assenza di voci adulte che sappiano chiarire le priorita' psicologiche e sociali di una crescita serena ed equilibrata.

scritto da Sergio Pent

a cura di Abcveneto

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