Padova: Soglie "nostra parte di notte, nostra parte
d'aurora"
Una
serata particolare quella che si è svolta venerdì
25 novembre a Padova all'ex Fornace Carotta proposta dall'Associazione
Domus musica & arte di Padova.
a cura di Abcveneto
Un incontro che già dall'invito e dalla locandina
anticipava visivamente ed anche nel programma un momento
di riflessione su temi che normalmente copriamo con le
urgenze di tutti i giorni, con la fretta, con i troppi
rumori, con le troppe parole.
Questi i mesi delle prime nebbie, della sera che sopraggiunge
veloce e ci sorprende, di quel passaggio stagionale che
sentiamo come un lungo addio alla luce e che simbolicamente
riverbera in noi la presenza viva del legame con i nostri
cari che non sono più.
Nell'ampia sala di un'ex fornace ristrutturata e adattata
dal Comune per incontri e serate culturali, é stato
proiettato il video Soglie tratto dall'omonima mostra
fotografica di Luccia Danesin. Una visitazione sensibile
e partecipe dei monumenti, dell'arte funeraria dei nostri
cimiteri. Immagini di scorci di statue, immagini di pietra,
sguardi avvolgenti, mani intrecciate si sono susseguite
nel grande schermo e commentate da un'estemporanea ed
espressiva esecuzione al piano del maestro Giancarlo Pavan.
Il programma alternava poi, con un'attenta regìa
di luci, momenti di canto e poesia.
Per la parte musicale sono stati scelti i Lieder che sono
infatti "per eccellenza quel canto letterario che
dalla fine del '700, e per tutto l''800 ha stretto un
vincolo indissolubile con la musica romantica, dove le
parole sono inscindibili dalla musica e viceversa, e che
diventano voce di un'interiorità pensosa, desiderio
di una patria che è sempre altrove, capacità
di rappresentare la brevità del tempo che fugge
e la malinconia del distacco", come ha ben sottolineato
la giornalista Anna Maria Zanetti, che ha saputo
cogliere e legare i vari passaggi della serata, con spunti
di riflessione e di meditazione.
Dopo la lettura dei testi, in traduzione italiana, dall'attore
Giuseppe Savio, 2i Lieder di Strauss, Schumann
e Wolf, sono stati interpretati dalla soprano Sonia Marcato,
accompagnata al pianoforte da Keiko Imai. Un canto limpido,
accordi e risonanze che poi restavano quasi sospese e
rese ancora un po' più magiche anche dal silenzio,
dalla mancanza degli applausi che si sono riservati solo
a conclusione di tutto.
E per la parola, la Poesia. Poesia che è essenzialmente
scrivere dell'assenza ma è anche evocare l'altro
per una condivisione. Così, accanto al video Soglie
ne sono state lette alcune di Luccia Danesin e poi, quasi
al termine della serata e sempre per la voce intensa di
Giuseppe Savio, sul tema della memoria, della nostalgia
amorosa, sono state sentite poesie di Emily Dickinson
di Lalla Romano di Margherite Yourcenar e di Giovanni
Pascoli.
A
conclusione e in modo informale, fra un saluto e un commento,
si sono potuti gustare i frutti e i dolci stagionali della
nostra regione: patate americane, pinza, lupini, ed il
castagnaccio (per molti un sapore dell'infanzia), con
il buon vino novello dei Colli Euganei.
"L'arte - scrive Danesin nell'invito - è da
sempre la risposta tangibile alla morte, è continua
rinascita del suono, del pensiero, dell'immagine. Integra
il giorno alla notte, ricrea il perduto, ci sopravvive".
a cura di Abcveneto