Provincia di Treviso: Muraro: "binomio criminalità
immigrazione "
Intervento del presidente vicario
della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro.
a cura di Abcveneto
Bologna, La Spezia, Roma. Città diverse, geograficamente
distanti, ma accomunate da una stessa brutale violenza:
lo stupro.
Tre giovani donne ferite nel corpo e nell'anima. Atti
di violenza che provocano sconcerto e rabbia. Violenze
consumate tra l'indifferenza dei passanti, dove gli unici
testimoni sono la vittima e il suo carnefice.
Una escalation di criminalità che preoccupa l'intera
società, che pone domande sul perché accadano
certi gravi episodi. Credo che la risposta siano due:
troppa tolleranza e un sistema guidiziario debole.
Non possiamo permettere che la nostra comunità
sia vittima di una delinquenza alimentata per lo più
da immigrati irregolari. Non dimentichiamolo sono loro
i responsabili delle violenze sessuali accadute negli
ultimi giorni. Spesso si tratta di individui gia noti
alle forze dell'ordine, segnalati alle questure. Ma ciò
non basta, non è sufficiente per fermarli, per
evitare che possano commettere altri reati. Non ci sentiamo
protetti, vogliamo maggior tutela. Abbiamo il diritto
di riappropiarci delle nostre città, che giorno
dopo giorno sfuggono al nostro controllo, divenendo teatro
di episodi criminosi.
Abbiamo paura: troppi individui pericolosi si aggirano
indisturbati sul nostro territorio. Un timore legittimo
viste l'aumento di aggressioni, furti, delinquenza, violenze
sessuali. Questa è l'amara realtà con la
quale dobbiamo confrontarci. Interi quartieri in mano
alla criminalità, edifici occupati abusivamente,
dobbiamo intervenire. È arrivato il momento di
agire concretamente e di trovare delle soluzioni efficaci
per risolvere un problema che attanaglia l'intero Paese.
Dopo gli ultimi gravi episodi di violenza il Ministro
Calderoli ha chiesto la castrazione chimica per gli stupratori,
metodo adottatato da molti paesi considerati democratici
del nord Europa, ma ritenuto scandaloso e indegno nel
nostro Paese. Appoggio quindi il Ministro, con le chiacchere
non si risolve nulla, sterili analisi delle situazioni
non portano da nessuna parte. Dobbiamo fare qualcosa,
cominciando per esempio a rivedere il nostro sistema giudiziario,
garantendo la certezza delle pene. Emessa una sentenza,
la pena deve essere scontata fino all'ultimo giorno. No
quindi a permessi premio, no a uscite per buona condotta.
Tutto ciò è ridicolo. Pensiamo invece alle
famiglie di quelle vittime, al loro dolore, che non deve
essere rinnovato con un'altra ingustizia, quella di rilasciare
il condannato prima dei termini previsti.
La clandestinità è sempre più legata
alla criminalità. Niente di più vero: lo
dimostrano le pagine di cronaca sui giornali e i fatti
che si succedono, giorno dopo giorno, nelle città
italiane. L'immigrazione è un'invasione che mette
a rischio la sicurezza sociale e soprattutto quella personale.
Siamo preoccupati, e non potrebbe essere altrimenti.
Leonardo Muraro
Presidente vicario della Provincia di Treviso
a cura di Abcveneto