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Quinto: le sentinelle dei fiumi e dell'ambiente liberate nel Sile


Progetto Europeo per la reintroduzione dello Storione Cobice VENTI STORIONI LIBERATI NEL SILE MURARO: "SARANNO LE SENTINELLE DEI NOSTRI FIUMI E DELL'AMBIENTE"

a cura di Abcveneto

Venti storioni cobice dotati di microchip sono stati liberati oggi nel Sile davanti a 50 bambini della scuola Media "Ciardi" e l'elementare "Marconi" di Quinto di Treviso. Presenti il presidente vicario della Provincia, Leonardo Muraro e l'assessore provinciale alla pesca, Stefano Busolin. La liberazione, avvenuta davanti al Municipio di Quinto, rientra nel progetto di conservazione dello storione cobice per la ripopolazione nelle nostre acque di questa specie autoctona.

"Questo è un progetto importante - ha detto il presidente Muraro - che dimostra l'attenzione dell'amministrazione provinciale per le acque. In questi anni abbiamo lavorato per migliorare la qualità dei nostri fiumi, aumentandola di molto. Lo storione è un pesce che in passato popolava i nostri fiumi e che ora tornerà a viverli. Sarà una sentinella per le nostre acque e per il nostro ambiente. Oggi abbiamo anche la presenza di molti bambini, perché abbiamo fatto rientrare queste liberazioni nel progetto di educazione ambientale".

"Questo è un progetto europeo - ha dichiarato Busolin - che prevede la liberazione di 30.000 esemplari nei nostri fiumi in 3 anni. Nel 2005 sono già stati seminati oltre 5.000 soggetti nei fiumi Sile, Piave, Livenza e in alcuni corsi d'acqua minori della Provincia. Si tratta di una specie di origine millenaria che era destinata ad estinguersi e per questo si tratta di una specie protetta per legge, grazie al nostro intervento nel giro di pochi anni tornerà ad autoriprodursi".

Lo storione cobice è una specie endemica dell'Alto Adriatico, in pericolo di estinzione, ma il cui recupero sarà possibile grazie ad un programma di reintroduzione sull'intero areale.

Il progetto "Conservation and Breeding of Italian Cobice Endemic Sturgeon - COBICE" (Progetto LIFE 04NAT/IT/000126) è stato cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso i fondi LIFE natura, all'interno del quadro conservazionistico della rete natura 2000. Il Parco Regionale Veneto del Delta del Po è capofila del progetto a cui aderiscono altri 10 partner, nello specifico le Province di Ferrara, Piacenza, Rovigo, Venezia, Treviso, Padova, Verona, Cremona, l'ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) e l'Istituto Spallanzani, sono infine cofinanziatori la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia. Il progetto ha come obiettivo il recupero della popolazione selvatica di storione cobice nella sua area di origine.

Il programma di ripopolamento si estende per tre anni e prevede delle immissioni annuali di storioni di dimensioni comprese tra 0,5 - 1 kg, di circa 1 anno di età. Tutti gli esemplari immessi sono stati marcati con microchip sottocutanei che identificano in modo univoco ogni storione, rendendo così possibile il monitoraggio in caso di ricattura. L'immissione avverrà in acque libere, in ambienti ritenuti idonei alla loro presenza e l'azione verrà svolta contemporaneamente sul territorio di 6 Province, costituendo un evento di forte impatto di sensibilizzazione dell'opinione pubblica.

Il progetto complessivo prevede la liberazione di circa 30.000 esemplari di A. naccarii, in vari punti di una decina di fiumi che sfociano nel Nord Adriatico. Grazie alle conoscenze derivate dalle carte ittiche provinciali tali fiumi sono stati pre-selezionati, includendo chiaramente quelli da cui provengono recenti, anche se rare, segnalazioni di presenza della specie: Adige, Piave, Sile, Tagliamento, Ceresolo, Canal Bianco, Brenta, Oglio, Po, Adda e Mincio. La Provincia di Treviso ha assunto un ruolo importante, grazie proprio al centro di riproduzione di Quinto. Il progetto prevede il proseguimento del mantenimento degli stock di riproduttori in possesso dei Partner e l'avvio di un programma di scambio dei riproduttori tra i vari stock, per massimizzare la diversità genetica.

a cura di Abcveneto

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