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RONCADELLE: IL MITICO RABOSO DEL PIAVE E ALTRI VINI VENETICabernet, Marlot, e il Raboso delle Grave di
Pappadopoli, nella generosa terra del Piave fino alla cantina... di
Italo Cescon
Nella cantina di Italo Cescon abbiamo avuto una piacevole sorpresa:
attenti alle nuove tecniche di lavorazione, i cantinieri hanno affiancato
moderni impianti di vinificazione alle intramontabili botti in rovere,
veri scrigni di questi preziosi ed amati vini veneti. La scelta dei vini è difficilissima, i Bianchi 'Tralcetto' con Pinot Grigio e Sauvignon profumati e nobili che fanno da colonne principali e portano eleganza e freschezza al palato, un Tocai raffinato e di antica tradizione ci fa proseguire il cammino. Il Verduzzo, conosciuto da pochi e di limitata diffusione merita un assaggio. Preziosi e non comuni, il Refoscolo Peduncolo Rosso ed il Pinot Nero caratterizzato i "Rossi Tralcetto" che si completano con il raro Baboso, autoctono ricercato da estimatori e destinato a competente invecchiamento. Insomma, c'è da non uscire più dalla cantina! Prendiamo per esempio i vini che vanno sotto la linea "Cesura" (nel vocabolario dice: Pausa ritmica...e noi abbiamo proprio bisogno di una pausa!) ebbe, la parola Cesura identificava un tempo qui nella terra del Piave, una proprietà terriera di medie dimensioni con annessa abitazione. Ricordo questo termine usato spesso dai geometri che andavano a misurare i terreni, dicevano vado a fare una 'cesura'. Nella Cesura di Italo Cescon di S. Polo di Piave e Roncadelle, nei terreni limitrofi, ci sono vitigni di grande personalità, bianchi e rossi, per tutti i gusti e pensieri. Ricordiamo il Manzoni e Pinot Grigio di grande carattere e profumo eccellente e inebriante che anche chi è astemio, a solo annusarlo e respirare il profumo sente di berlo. Grandi
frutti del Piave questi quattro rossi che come quattro moschettieri
del re Piave, fanno a gara per conquistarci: a cominciare dallo speciale
Amaranto 72, di rara qualità, nato da un esclusivo uvaggio Franc e Sauvignon
con Merlot e Marzemino e a seguire ecco gli altri moschettieri, spadaccini
del palato: il mitico e poco conosciuto Raboso del Piave, il
più tipico robusto e forte dei vini che ricorda una giovinezza lontana,
oggi apprezzato da fini intenditori di sapori particolari e antichi;
il Raboso a berne solo un sorso, ha dentro il sangue di questi uomini
veneti e dell'Italia tutta, che hanno spezzato il terreno magro sassoso
del Piave, costruito argini, imbrigliato fiumi potenti come il Piave
e combattuto con abnegazione e generosità e sacrificio sulle
sue sponde durante la Prima Guerra Mondiale; berlo rimescola il sangue
perchè ricorda questi uomini vigorosi e di poche parole che ci
sembra di veder passare su carri e trattori con il cappello in testa,
le maniche delle camicie arrotolate sulle braccia possenti e consumate
dalle fatiche immani di quei giorni perduti. Seguono il Merlot e il Cabernet di chiara fama che non hanno bisogno di presentazioni perchè noti in tutto l'universo degli appassionati e non. Per tutti questi vini, un dosato passaggio in botti di rovere apporta morbidezza ed esalta la stoffa. Per altre informazioni consigliamo di andare dove siamo andati noi, di persona, ma intanto per un assaggio virtuale: |
scrivi a info@abcveneto.com
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