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PADOVA:LE NOVITA DI MERIDIANO ZERO


Ecco le novità di una giovane, ma già ben affermata sul mercato, casa editrice padovana

a cura di Abcveneto

LE NOVITÀ AAVV DETECTIVE vol. II - (1928-1940) trad. Marco Cavalli e Renato Poletti Meridiano zero, Euro 13,00 (distr. PDE) - 88-8237-088-7

Détective! Unico simbolo del presente, avido di verità; esso non possiede uniforme, né insegne ufficiali, né connotazioni particolari. L'universo lo ignora: esso non ignora nulla. Per voi, lettori, frugherà nelle tenebre, seguirà le tracce del criminale, la pista della polizia. Talvolta in punta di piedi, talaltra con passo spedito. Al bisogno, impiegherà la fiamma ossidrica pur di forzare un segreto.

Sul finire del 1928 apparve a Parigi Détective, il primo settimanale di cronaca nera. Lo dirigeva Kessel, lo leggevano Genet e Sartre, lo pubblicava Gallimard. La formula, implicita nella tradizione del magazine de police d'inizio '900 (Passe-partout, L'il de la Police), conobbe un successo immediato: 350.000 copie vendute al primo numero. Turpi misfatti, foschi drammi e le tragedie più ferali collaborarono allo sviluppo della più importante casa editrice francese. Con Détective, il delitto entrò nella strategia editoriale di rue de Beaune. Quelle cronache d'epoca, maturate nell'intima consuetudine della realtà criminale, regalano ancora tesori di curiosità e toccanti documenti di un decennio che fu drammatico. Détective vol. II offre tredici vedute della più urgente attualità di quegli anni; tredici pezzi d'antologia illustrativi di fatti di cronaca che, dismessa la loro natura contingente, diventano dei fatti storici.

Daniel Zimmermann LA CITTA' DOLENTE trad. Marco Cavalli Meridiano zero, Euro 12,00 (distr. PDE) - 88-8237-089-5 Francois non ama, e non ne sente il bisogno. Brillante, ricco, elegante, studente modello dell'Ecole Superieure di Parigi, sta scrivendo una tesi su Dante. Vive una vita perfetta, anche se senza passione. Ma siamo nel 1941, arriva la guerra, il collaborazionismo, e Francois e' di famiglia ebrea. Per il ragazzo, poco piu' che ventenne, e' il momento di ricevere una particolare e dolorosa 'educazione sentimentale'. Il 20 agosto Francois viene preso in un rastrellamento e rinchiuso nel campo di lavoro di Drancy, pallido anticipo delle tappe successive, Auschwitz e Treblinka. Qui Francois dovra' imparare a sopravvivere, aggrappandosi alle sue capacita' di matematico, ai suoi raffinati modi aristocratici, e specialmente alle sue doti di violinista. Ma soprattutto vivra' un processo di umanizzazione e disumanizzazione al tempo stesso, che lo portera' a sperimentare tutti i sentimenti nella forma piu' estrema, anche l'amore. Anziche' fare la tesi su Dante, Francois si troverà a rivisitare, in chiave moderna, tutti i gironi infernali, fino a un punto che neppure il poeta fiorentino aveva immaginato.

Con una scrittura punteggiata di lampi d'alta poesia, Zimmermann, che ha perso trentasette familiari ad Auschwitz, riesce ancora a dire qualcosa di nuovo sull'olocausto: La città dolente e' un romanzo, un libro di storia, un'interpretazione del nazismo in sintonia con i film di Visconti e della Cavani.

a cura di Abcveneto

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