TREVISO: TREVISODUE...

a cura di Abcveneto

Oggi, venerdì 11 febbraio era una bella mattina piena di sole che in qualche modo già preannuncia una splendida primavera. A Ca' Spineda, il Presidente della Fondazione Avv. On. Dino De Poli, ha consegnato ufficialmente i lavori del quartiere di "Treviso Due, Treviso che cresce" al Consorzio di imprese Treviso Maggiore. Questo consorzio, nasce dall'unione ad hoc di tre imprese (Carron-Biasuzzi-De Eccher), selezionate tra tutte quelle che avevano presentato la loro offerta e candidatura a realizzare l'importante opera della nuova cittadella nell'ex area Appiani. Fra i presenti il progettista, arch. Mario Botta che ha illustrato agli astanti il suo lavoro e il direttore dei prossimi lavori, Ing. Pietro Semenzato.

Il progetto intitolato "Treviso Due, Treviso che cresce" interessa un'area di oltre 68 mila metri quadrati situati alle porte di Treviso per un volume edificatorio di circa 236 mila metri cubi e per un valore di oltre 400 milioni di euro.

L'arch. Botta, illustrando il progetto alla stampa, ha sottolineato l'importanza dell'opera che riguarda un intero nuovo quartiere delle città, dove troveranno sede: istituzioni, abitazioni private, servizi, negozi, uffici e il cui tratto distintivo sarà la grande piazza coperta:
"La piazza costituisce l'autentica attrattiva di questo progetto - ha dichiarato Botta - perché sarà un nuovo spazio pubblico polifunzionale, con copertura translucida che filtrerà la luce di giorno e si trasformerà in una grande lanterna di notte, riflettendo la luce indiretta dal basso, che attraverso delle fessure arriverà dal pavimento e dal park coperto".
Illustrando le caratteristiche generali dell'opera Botta ha dichiarato che "Non capita tutti i giorni di realizzare un progetto così importante per volume e destinazione d'uso. Per questo è un progetto Europeo, che trova pochi esempi simili nel nostro continente".

Un soddisfattissimo Presidente della Fondazione Cassamarca, Avv. On. Dino De Poli ha voluto sottolineare come questo progetto non sia "un corpo estraneo alla città, ma un progetto vivo, che può ancora crescere in corso d'opera, per la realizzazione del quale la Fondazione ha selezionato le migliori forze progettuali e imprenditoriali".
Per concludere, come scrivevamo prima, i lavori dureranno sì 4-5 anni, però Maurizio Biasuzzi, a nome della Treviso Maggiore e dunque anche dei soci Claudio De Eccher e Diego Carron, ha assicurato con grinta ed entusiasmo, che "i tempi di realizzazione non saranno solo rispettati, ma se possibile accelerati. Faremo del nostro meglio per trasferire concretamente attraverso il nostro lavoro tutta la passione e l'amore per questo progetto espressi dalla Fondazione e dal progettista arch. Botta".

a cura di Abcveneto