abcveneto.com mensile online del bed and breakfast Appiani36
Appiani36 di Treviso, bed and breakfast
scrivi a info@abcveneto.com ¬
nu. 10 anno secondo¬ 1 gennaio 2005 mensile online gratuito
Treviso-Veneto-turismo-attualità-cultura-spettacolo-soldi-ambiente- e... quello che ci viene in -mente-
pagina precendente

E l'albero dove lo metto?


Il segreto di Stradivari...nei boschi del Cadore

di Sara Miriade

Non so della musica e di tutto ciò che le gira intorno a cominciare dagli strumenti musicali, ma ciò che vi sto per raccontare penso che più di qualcuno non lo conosca, anche se altri prima di me ne hanno scritto. Il 'segreto' Stradivari pare non stia in una particolare vernice, ma in una notte di maggio, nella quale sotto l'influenza di una certa luna gli alberi cantano. Tagliarli in quel momento significava donare agli stumenti la voce più pura e vibrante.

Così, alla ricerca di quei suoni, Antonio Stradivari quattrocento anni fa si aggirava per i boschi del Cansiglio e del Cadore. E non solo dunque il suo specialissimo amore per la liuteria, appresa alla scuola dell'Amati, rese imperiture le sue creazioni, ma proprio la profonda conoscenza della musica del bosco. Riprendo questo discorso perché il Natale è stato anche l'albero, nonostante che sia stato il Presepio, quest'anno a far notizia. Ebbene tale albero non sempre viene rispettato nel suo bisogno di essere tagliato in luna crescente di novembre per essere addobbato a dicembre. Dopo Natale l'albero può finire anche nel cassonetto: sono migliaia infatti gli esemplari che a feste passate vengono lasciati lungo le strade o nei contenitori.
Un'irriverenza nei confronti della natura, una consonanza con i tempi dell' usa e getta. Se l'albero è malridotto è bene conferirlo nei centri di recupero comunali, nel contenitore per il legno: sarà trasformato in trucioli e quindi in pannelli utili per l'industria del mobile. Se prendiamo il problema molto ampiamente arriviamo allo scempio degli alberi della foresta Amazzonica. Certo non ci riguarda, è troppo lontano, anche perché la maggior parte degli alberi che usiamo per perpetuare una tradizione tutta nordica che vuole custodire i doni fino alla notte della vigilia sotto un albero naturale non proviene da foreste naturali, ma è coltivata nei vivai, come una qualsiasi altra pianta ornamentale.

Abbiamo anche il benestare della Coldiretti che sottolinea come queste piantagioni "contribuiscano a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l'erosione e gli incendi, perché sono coltivate soprattutto in terreni marginali altrimenti destinati all'abbandono". Eppure il rispetto nei confronti della natura è stato violato se molti vivai al termine delle feste si offrono per riprendere l'albero e Comuni o associazioni organizzano giornate di raccolta. Uno scrittore, poi, come Andrea De Carlo nel rispetto degli alberi, materia essenziale per i libri ha stampato Giro di vento su carta riciclata, in accordo con Bompiani editore che ha raccolto il monito di Greenpeace fatto agli scrittori; certo consapevole di non aver risolto minimamamente il problema ma di averci fatto riflettere su tutto ciò di poco corretto viene fatto ad un albero.

di Sara Miriade

pagina precendente
scrivi a info@abcveneto.com ¬
dal 2004©ABCVeneto