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VENEZIA: 'TEMPORANEA' AL FLORIANFausto Gilberti presenta la sua 'Beautiful People',
protagonista dell'VIII edizione di 'Temporanea', Le realtà possibili
del 'Caffè Florian' da giugno 2005 fino al 10 luglio 2005
Venerdì dieci giugno 2005: un pomeriggio di Sole in piazza s.Marco. In una Venezia affollatissima di turisti, si sente parlare inglese e francese e poi dialetto veneziano, è insomma un carnevale di lingue, sembra di essere tornati ai tempi della Serenissima, quando Venezia non era il centro del mondo, come continua ad essere oggi, era, semplicemente: il mondo. La luce del Sole è così forte che 'assorda' i sensi e fa stringere le palpebre come quelle di gatti appena svegliati. E tutti cercano ristoro sotto i portici che riparano dal sole implacabile e passano davanti alle vetrine dei negozi, delle gioiellerie, finché il portico dal pavimento a scacchi delle Procuratie Nuove sembra restringersi, ma è un'illusione; ecco, iniziano i tavolini finemente cesellati del Caffè più bello e conosciuto del mondo. Se fossi un viaggiatore, con amici lontani, direi a tutti incontriamoci al Caffè Florian. Sono passati tutti, in quelle salette silenziose e pacate: grandi personaggi e piccoli personaggi, ma lì dentro si sente il riverbero, come quello del mare, dei grandi personaggi e basta. Entrare fra quegli specchi e velluti e le livree bianche di camerieri perfetti fa bene al cuore, dà conforto, fa sentire di essere a casa. in una delle meravigliose salette di questo Caffè sono appesi una decina di fogli che insieme costituiscono un unico disegno intitolato Beautiful People. C'è la Biennale d'Arte, viene subito in mente. Apre oggi o domani. Ma non è solo questo. L¹installazione di Fausto Gilberti è composta da un lavoro su carta, eseguito su 'misura' per il caffè veneziano. Ovvero l'artista ha lavorato ai tavolini del caffè. Ma da che cosa è stato ispirato questo artista taciturno dal sorriso dolce? Da una particolarità. Un dettaglio che oggi sembra inconcepibile. Eppure, riguarda i caffè veneziani: un tempo, anche per questioni di 'buoncostume', non era permesso l¹ingresso alle donne. E per questo l'artista trae spunto per creare con tratto essenziale una folla di donne, di bambini e di qualche uomo che si fa fatica a riconoscere. "Personaggi reiterati, sempre uguali ma differenti, che evocano una sorta di moderno 'Quarto Stato'di Pellizza da Volpedo; un andare insieme e insieme volgersi ma con sporgenti occhi attoniti che sembrano chiedere insistenti" Leggo nella critica che mi è stata data dall'ufficio stampa. Ecco, si apre alla mente a agli occhi una spiegazione possibile, ma nello stesso tempo certa, è questa l'arte di oggi: ci dà delle risposte nello stesso tempo sottraendocele. Guardo le figurette in nero con i grandi occhi da mosca di Fausto Gilberti. Sembra che vadano da qualche parte, come la gente che passa sotto i portici. E nello stesso tempo ci guardano. Queste donne di Gilberti, in silenzioso corteo, - racconta Daniela Gaddo Vedaldi, la titolare del Caffè Florian, sempre vestita in rosso- guardano verso la Piazza, affollata di turisti e forse vedono più lontano di quello che possiamo immaginare. Più donne nelle sale dei bottoni, un mondo migliore? Forse come rilevato nel testo critico in catalogo - solo un caso ha fatto sì che l¹artista abbia pensato proprio a questo lavoro, che abbia ideato questa specifica immagine, rispondendo all¹invito fatto da un vecchio caffè storico di Piazza San Marco. Una pura coincidenza. Nell¹universo dei sogni, però, c'è sempre spazio anche all'assurdo. Guardate bene, in quella massa c¹è la speranza di una città. Lì non ci sono maschere. C'è la certezza di un nuovo domani che si muove verso est ed ovest, verso sud e nord. In quei personaggi c¹è una nuova vita. Torno a guardare la striscia di Fausto Gilberti, immobile sotto il portico delle procurtie Nuove, cercando di evitare 'da fermo' la gente che mi passa accanto, al riparo dal Sole che cade sulla Piazza implacabile e denso come una colata di vetro, delle persone che circondano l'artista e si aggirano ai tavoli colmi di pasticcini, di tartine troneggianti, di fiori, di camerieri in livrea bianca che abili come ballerini russi alzano sopra le teste vasoi d'argento colmi di calici che scintillano al sole e di fanciulle e signore leziose che s'impadroniscono di borse di tela con su stampate le figurine di Fausto Gilberti. Beautiful People, come le ragazze vestite con livree nere che vegliano sul quadrato. Fausto Gilberti è nato a Brescia nel 1970. Il Caffè Florian 'è nato' a Venezia nel 1720.
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