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CANDIANI: ULTIMI DUE APPUNTAMENTI


Ultimi due appuntamenti -giovedì 28 luglio con la Compagnia Teatro Nuovo Torino e venerdì 29 luglio con Compagnia Tocnadanza- al Candiani, alle ore 21.30 nell'ambito della rassegna estiva Danza Aperto 2005 -organizzata dal Centro Culturale Candiani - Mestre, con la direzione artistica di Michela Barasciutti, insieme alla Compagnia Tocnadanza, e il Circuito Teatrale Regionale Arteven

a cura di Abcveneto


28 LUGLIO 2005
Compagnia Teatro Nuovo Torino

Il Focolare

Coreografia di Matz Ek, Nuova Produzione - PRIMA REGIONALE, Musiche: Philip Glass, Dietrich Von Bausznern,

Interpreti

I° quadro: Gianluca Multari, Katia Cauzzi, Giuseppe Lazzara, Elisa Rossignoli

II° quadro: Antonio Aguila, Maela Boltri

III° quadro: Marisa Milanese, Giuseppe Lazzara, Gianluca Multari, Gabriele
Ceriotti

Creata nel 1985 e rivisitata successivamente nel 1993, la coreografia ruota intorno al duplice significato del titolo svedese " ELDSTAD" ( focolare - città in fiamme).

La città in fiamme, un posto preoccupante, inquietante, dove diversi gruppi si incrociano nelle strade. Scappando alla ricerca di un luogo sicuro: Il focolare.

Il balletto è ambientato nel dopoguerra ed è composto da tre quadri distinti, che pur raccontando diverse situazioni, sono legati da un comune filo conduttore: il focolare inteso come luogo di sicurezza e ritrovo.

La Morte e la Fanciulla- La sensualità della Morte

Coreografia e costumi: Robert North

Musica: Franz Schubert

Interpreti: Antonio Aguila (Morte), Marisa Milanese (Fanciulla),

Gianluca Multari, Alessandra Pomata, Giuseppe Lazzara, Katia Cauzzi, Gabriele
Ceriotti, Maela Boltri, Elisa Rossignoli

Americano d'origine, ma inglese d'adozione, raffinato e autorevole interprete della Modern Dance americana e dell'insegnamento di Martha Grahm, Robert North ha rivisitato questa celebre vicenda con grande e moderna sensibilità, portandone gli umori più complessi e segreti in un balletto che dal 1978 figura nel repertorio delle più importanti Compagnie di danza nel mondo.

North segue la linea melodica di due movimenti del celebre quartetto di Schubert e vi sovrappone un'interpretazione che accende il cantabile, mesto e dolente, di una dinamica altrettanto drammatica. La Morte si nasconde nel nero abito e nei modi accattivanti di un giovane che cattura,

seduce, perseguita una fanciulla, senza tregua, fino all'ultimo giro di valzer. Quindi fin dall'inizio la Morte non è figura estranea e nemica che giunge drammaticamente inattesa, ma si nasconde nei panni del più aitante e
accattivante dei ragazzi di un gruppo di giovani, che intreccia una danza serena e veloce.

La Fanciulla alla fine cede al fascino della Morte, lasciando allo spettatore l'alito di un mistero che non si spegne al termine del balletto.

C'è nella coreografia l'ansia e l'amarezza di chi è consapevole che "La morte è sopra la spalla", e soffia ingannevole lungo il nostro collo. Eccola, infatti, che alla fine, stringe a sé la sua preda, la fanciulla, assumendo
forse il valore dell'amore impossibile, dell'Ultima Amante o, perché no, del Primo Amante.

Ed ecco che, come in un eterno ritorno, tutto si stempera nuovamente nei modi della danza iniziale, sempre con la consapevolezza della ineluttabilità della morte.

29 LUGLIO 2005
Compagnia Tocnadanza

Lighting Cue Number

In co-produzione con:
"La Biennale di Venezia" e il "Festival Internazionale di "Vignale Danza"
Coreografia e regia: Michela Barasciutti
Musiche: autori vari elaborate da Stefano Costantini

Interpreti: Michela Barasciutti, Alessia Cecchi, Caterina Figaia, Massimo
Cerrutti

Allestimento scenico e costumi: Laura Lena

Realizzazione costumi: Caterina Volpato
Realizzazione luci: Federica Preto

ANTEPRIMA NAZIONALE

"Lighting Cue Number" ("Numero di effetto luce") si sviluppa su di una ricerca coreografica nel rapporto della danza con la musica, lo spazio e la luce.

Lo spettacolo si articola intorno allo spazio frammentato, ma unito tra le varie parti, come le stanze di una casa, così diverse tra loro, ma unite da una comune finalità.

Così, come se "viaggiassimo" tra le stanze di una casa, la storia si snoda tra emozioni, infanzia, maturità, rapporto con gli altri e solitudine, ricordi.

E' un mosaico di "stanze", di storie, come se la luce mettesse a fuoco l'emotività o la traccia del momento vista da varie angolazioni: del sentire (energia), del vedere (danza), dell'udire (musica-silenzio), il tutto rivelato dalla luce.

Magdalena (produzione 2002)

In co-produzione con:

Festival Internazionale "Abano Danza" e la "La Biennale di Venezia"

Coreografie: Michela Barasciutti

Regia: Michela Barasciutti e Stefano Maria Ricatti

Musiche originali: Stefano Maria Ricatti eseguite dal "Ricatti Ensemble"

Interpreti: Michela Barasciutti, Corrado Canulli

Disegna luci: Federica Preto

Costumi: Laura Lena

Realizzazione costumi: Caterina Volpato

In questo balletto vogliamo affrontare l'enigmatica figura di Maria Maddalena e il suo rapporto con il Cristo, vista sotto forma di "passione".

Per questo ci siamo avvalsi della collaborazione del Prof. Alessandro Costantini (Dip. di Francesistica) dell'Università degli studi di Venezia - Ca' Foscari, e del Dott Carlo Campana della Biblioteca nazionale Marciana che hanno fornito il materiale storico-letterario che ha permesso la realizzazione dei testi per la ricerca storico-filologica che guida questa creazione.

Ci si è avvalsi infatti, oltre che ai riferimenti nei Vangeli Apocrifi (soprattutto gli "Armeni dell'Infanzia" e quelli "Gnostici"), a varie fonti storiche, e ad alcuni testi letterari del '400 e del '600.

Se ci basiamo sui testi dei vangeli canonici, scopriamo immediatamente una figura che viene tracciata con pochissime linee storiche, con apparizioni solamente episodiche, mentre andando a scavare nei testi apocrifi, scopriamo esattamente il contrario di quello che la letteratura ufficiale (canonica) vuole farci conoscere.

Abbiamo avuto la netta sensazione che la gigantesca figura di Maddalena sia stata oscurata, vogliamo pensare, a causa del suo amore profondo, che l'ha spinta a osare ciò che non poteva essere ammesso; lei ha reso terreno ciò che era mistico, ha reso carnale ciò che era divino, ha osato amare Gesù Cristo, ma non solo, ancor di più da questo ha osato farsi amare.

Le musiche per questo balletto sono state appositamente composte da Stefano Maria Ricatti e nello spettacolo ci sarà la presenza di una proiezione video.

CENTRO CULTURALE CANDIANI - Piazzale Candiani 7, 30170 Venezia-Mestre

tel. 0412386111 fax 0412386112 email candiani@comune.venezia.it

Informazioni: tel.0412386126

a cura di Abcveneto

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