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SPAZIO-PARAGGI: ALESSANDRO ZANNIER - FEAR PROJECT


Inaugurazione: sabato 7 maggio, ore 18.30 Un generatore di paura. installazione, con work in progress fotografico a cura di Davide Faranda Spazio Antonino Paraggi . Via Pescatori 23, Treviso www.antoninoparaggi.it ingresso libero dal 7 al 21 maggio 2005 . dal giovedì alla domenica dalle 16.00 alle20.00 . chiuso lunedì, martedì e mercoledì . Ingresso libero . inaugurazione: sabato 7 maggio 2005, ore 18.30, con intervento critico di Francesca Magnano.

a cura di Abcveneto

Lo Spazio Antonino Paraggi apre le sue porte all'installazione. Dal 7 maggio fino al 21 lo Spazio ospiterà Fear Project, ovvero Un Generatore di Paura, di Alessandro Zannier, giovane artista trevigiano che con questo progetto si è cimentato nel concorso internazionale "Premio New York 2004", sostenuto da una lusinghiera presentazione del critico Achille Bonito Oliva. La mostra, in realtà, è concepita come una sorta di work in progress, alimentato dalla costante documentazione fotografica, a cura del fotografo Davide Faranda, della relazione che il pubblico intesserà giorno dopo giorno con l'installazione di Zannier. In occasione dell'inaugurazione, sabato 7 maggio alle ore 18.30, l'opera Fear Project sarà presentata dall'intervento critico di Francesca Magnano.

L'installazione di Zannier ha il suo perno in una serie di marchingegni biomorfi che sembrano suggerire una potenziale attività cinetica, ma nel contempo una irrimediabile immobilità. Evoca uno spazio sepolto da secoli o comunque da un tempo lunghissimo e non quantificabile, un laboratorio alchemico in disuso, testimone di una perduta scienza, capace di tradurre in strutture e meccanismi funzionanti le pulsioni astratte dell'animo umano. Dell'opera scrive Achille Bonito Oliva: "si tratta, in sintesi, di una complessa installazione, suddivisa in cinque sezioni, che affronta i meccanismi occulti della paura intesa come pulsione primodiale. Anche in questo assemblaggio, genere che caratterizza il percorso creativo di Alessandro Zannier, si riscontrano alcune costanti della sua poetica, quale la tendenza ad un'espressività legata all'allegoria e alla metafora, il riferimento alla cultura dell'espressionismo e, infine e soprattutto, il tema delle macchine celibi. Si potrebbe anzi osservare che l'innegabile matrice duchampiana del suo lavoro si leghi ad un lessico formale di tipo neoespressionista, creando una sorta di linguaggio ibridato e fortemente espressivo". Alessandro Zannier, nato a Treviso il 07/08/'71, ha conseguito il diploma di maturità artistica nel 1990 presso il Liceo Artistico Statale di Treviso e in seguito, nel 1996, si è diplomato in pittura con punteggio 108/110 all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Tra il 1988 e il 1989 ha esposto numerose opere di grafica, a Gubbio, nell'ambito della rassegna "Veneto e Nuvole" e a Treviso con il gruppo"Syncronia", col quale ha realizzato anche alcuni cortometraggi di animazione, presentati al concorso "Animathon'88". Dal '91 al '94 ha sviluppato sotto la guida dell'artista Ennio Finzi, noto esponente internazionale dell'optical art, una personale ricerca artistica, tra la scultura e l'assemblaggio pittorico, presentata a Mestre nel novembre del '93, presso la galleria Einaudi, partecipando alle esposizioni collettive di "Palco Latino". Da questo periodo in poi ha iniziato un'intensa attività nell'ambito musicale con il gruppo OTTODIX, che fino ad oggi ha vinto numerosi concorsi nazionali ed è in procinto di pubblicare l'album CORPOMACCHINA. L'attività musicale porterà, oltre alla realizzazione di una colonna sonora sul film muto "Il Gabinetto del Dr Calligari"('96), a due collaborazioni teatrali con il regista messinese Vincenzo Tripodo, attore, scrittore e da poco allievo regista alla selettiva e prestigiosa scuola di regia di New York. Nella prima, Tangos, del '97, scritta a quattro mani da Tripodo e lo stesso Zannier, ha curato la scenografia, le musiche e la coreografia, collaborando come aiuto alla regia; nella seconda, "Murder Ballads", omaggio alla musica di Nick Cave, ha lavorato prevalentemente come autore, sempre assieme a Tripodo. Dopo un biennio di ricerca sulla propria poetica figurativa, Zannier torna ad esporre le sue nuove opere, nel gennaio 2000 a Treviso (Ca' de Ricchi), assieme al fotografo Davide Faranda, e nella primavera realizza due personali in Ungheria, a Pécs e a Pacs, dove entra in contatto con l'artista concettuale Halàsz Kàroly e con Orsolya Kovàcs, critica e storica dell'arte che lo segue tutt'ora con articoli e recensioni su riviste specializzate.

Info: Associazione culturale fotografica Antonino Paraggi: 0422-56657 (negli orari di apertura); 339-1116399 (Alberto Munari); www.antoninoparaggi.it; e-mail: info@antoninoparaggi.it

a cura di Abcveneto

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