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EDITORIALE N 13: INQUINAMENTO, DEL CORPO O DELLA MENTE?


Tagli, ritagli e riflessioni

a cura di Federico De Nardi

In questi giorni si parla spesso dell'inquinamento, dovuto agli scarichi delle automobili, dai camini delle case e delle fabbriche e perché no dai tubi di scappamento umani... avete mai notato che buffi e inquietanti sono coloro che fumano guidando? Sembrano lo spechietto del tubi di scappamento della loro auto. Ma non è questo che ci inquieta, ci inquieta ben altro, l'inquinamento ambientale è si gravissimo, ma quello mentale? Facciamo un breve esempio: si sente parlare spesso dell'esorbitante prezzo dei carburanti...basta che i petrolieri aumentino di un centesimo che sembra scoppiare il paese intero, aumenta tutto perché tutto è trasportato su ruota: umani, animali, ortaggi. Si accusano OPEC e distributori di lucrare sulle tasche del povero cittadino...si invocano usi di energie alternative, domeniche a piedi, targhe alterne tutto l'anno.

Appiedati cittadini, intervistati per caso, sono sorpresi e meravigliati di quanto sia bello il mondo senza auto, ma guai a propor loro di lasciare a casa l'auto volontariamente...certe cose si fanno solo se sono per legge! Ma torniamo a noi, la benzina costa così cara non perchè i paesi produttori alzano il prezzo di un dollaro al barile, (quanto è un barile, tra l'altro? Nessuno lo dice mai...). ma in realtà il petrolio costa meno dell'acqua e della Coca-Cola... Infatti il 70/80 per cento di quello che costa un litro di benzina al cittadino va nelle tasche dello stato, che chissà quanto fa al giorno di incassi e neanche sappiamo cosa ne fa! (pochissimo va al benzinaio...per quello vende anche affini o apre il bar!). Quindi, ecco abbattuto il primo pilastro su cui atterra l'incongruenza. La benzina costa così cara perchè è lo stato che ha messo una tassa altissima su tale prodotto, in barba alle più elementari leggi del libero mercato, in cui una merce che ha ampia diffusione dovrebbe costare meno, vedi legge della domanda-offerta. Così invece non è.

Perchè?

Anche per questo motivo non si investe in ricerca di energie alternative...finché il petrolio costa meno dell'acqua sporca, che senso ha investire miliardi per scoprire come scaldare l'acqua senza usare il petrolio o derivati? Tanto paga il cittadino la differenza. Insomma, il cittadino è sempre quello che ci rimette. Diciamo che quando il petrolio costerà veramente caro alla fonte, si inizierà a investire in energia pulita... Si dice per esempio, che l'energia solare non conviene perché quando non c'è il sole si spegne la ...luce! Ma quanti sanno che un ricercatore canadese ha scoperto un modo di ricavare energia usufruendo dell'energia infrarossa ( se ben ricordo, l'ho letto su Scienze.it) del Sole? Ovvero quella frequenza luminosa che penetra le nubi anche quando appunto il cielo è coperto? Insomma, a investire bene in ricerca, le fonti alternative ci sono, eccome...solo che non si vuole perchè va bene così, tanto paga il cittadino...come sempre, è proprio vera democrazia, insomma! Ovvero paga sempre il poveraccio, perché i soldi si tirano fuori sempre a chi ne ha pochi.

a cura di Federico De nardi

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