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VENEZIA: EMERGENCY DIVENTA... ARMATORE


Breve cronaca di una giornata passata all' isola della Certosa di Venezia

a cura di Abcveneto

Sabato diciannove febbraio 2005, era una giornata di sole, un sole invernale, freddo e lontano, ma riverberato dalle acque dei canali veneziani, già scaldava il viso con un tepore piacevole.
Quel sabato appunto, Emergency e VdV ventodivenezia, hanno varato un'imbarcazione del tipo MINItransat, interamente dedicata alla promozione di Emergency, (ricordiamo che Emergency è nata a Milano nel 1994 con lo scopo di fornire assistenza medico-chirurgica alle vittime delle guerre e soprattutto, delle mine antiuomo, costruendo e gestendo ospedali nelle zone maggirormente colpite) costruita e messa a disposizione dalla CrackBoat del navigatore Claudio Gardossi che l'ha realizzata presso il cantieri Cadei di Monfalcone su progetto di Maurizio Cossutti. Il MINItransat è la più piccola imbarcazione abilitata a svolgere la traversata atlantica in solitario. È un'imbarcazione di 6,5 mt dalle grandi prestazioni che richiede notevole competenza tecnica e spirito "marinaro". Si regata in solitario o in coppia in condizioni molto impegnative in cui la navigazione, senza sosta in mare aperto per molti giorni, mette a dura prova l'equipaggio ed il mezzo. (VdV ventodivenezia è invece una società costituita da giovani veneziani allo scopo di promuovere lo sport e l'ambiente a Venezia, con sede dell'isola della Certosa)

Tale varo è avvenuto alla presenza di tantissime persone, gente sconosciuta composta di famiglie e di giovani e 'padrini' importanti tra i quali abbiamo riconosciuto: Teresa Sarti presidente di Emergency, Gino Strada fondatore di Emergency, Giovanni Soldini skipper del Trimarano Tim Progetto Italia e notissimo velista (nonchè fratello del regista di Pane e Tulipani), Rita Zanutel Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Venezia, l'attrice Lella Costa e lo sciatore Giorgio Rocca da sempre sostenitori di Emergency che con molta simpatia e semplicità si aggiravano nello spazio dell'Isola della certosa dedicato a 'darsena a secco' per le barche. Tale varo è stato allietato da un buffet spartano ma abbondante e da musica a volontà con la partecipazione di Madaleine Akustica e i Southern Cross. Ma il vero spettacolo, è stato fare una passeggiata sull'Isola della Certosa, un'isola misteriosa coperta da piante e alberi, sterpaglie e rovine militari...che grazie ad Emergency e alle persone dei vari comitati cittadini che si sono preoccupati del suo recupero, sta rinascendo come splendido parco naturalistico in un angolo di Venezia che non è stato, per chi non lo consoceva, una vera sorpresa...

Isola della Certosa: chi vive a Venezia conosce quest'isola come area militare deserta ed abbandonata, quasi a dimenticare che cosa il suo nome significa.L'isola vanta antiche e nobili origini: nacque intorno al 1190 per volere del Vescovo di Castello che l'ottenne dal congiungimento di due isole piu' piccole, interrando il rio che le divideva.Venne quindi eretta una chiesa dedicata a S. Andrea, e concessa dal 1199 a dei religiosi Agostiniani che l'arricchirono con edifici conventuali. Agli Agostiniani si sostituirono dei Certosini ( provenienti da Firenze ) tra 1l 1419 e il 1422 fino alla caduta della Repubblica. I Certosini realizzarono durante la loro permanenza uno splendido monastero con chiostri e giardini su progetto dell'architetto Pietro Lombardo.Anche la chiesa di S. Andrea venne arricchita di opere d'arte di prima grandezza. Una parte dell'isola era naturalmente adibita alle coltivazioni facendone un eremo presumibilmente assai gradevole. Tutto cambiò con l'arrivo di Napoleone, che letteralmente smantellò il monastero, prelevando le opere d'arte, sciogliendo gli ordini religiosi e allontanando i monaci. dopo l'esercito francese venne quello austriaco ed infine quello italiano. L'isola venne trasformata in fabbrica e deposito di esplosivi ( qui facemmo tutto noi italiani), fino ai nostri anni cinquanta. Venne quindi "promossa" ad area per esercitazioni militari e poligono di tiro, ed infine lasciata in stato di abbandono fino ad essere completamente ricoperta da una intricata vegetazione. Solo recentemente si è riusciti a trasformarla in area verde per la città. In questo ambito è sorto il cantiere VdV Vento di Venezia, uno dei promotori dell'iniziativa una vela per la PACE una vela per EMERGENCY, iniziativa nata anche per riscattare il passato prossimo dell'isola della Certosa trasformata da isola per la guerra in isola per la PACE.

per informazioni: VdV 041/5208588, ventodivenezia@infinito.it e emergency.it

a cura di Abcveneto

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