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PADOVA: VIVERE IL NOVECENTO VENETO, UN VIAGGIO LUNGO UN SECOLO


Presentata al Caffè Pedrocchi di Padova l’iniziativa culturale promossa dalla Giunta regionale per consolidare nei Veneti residenti all’estero il legame con la storia, la cultura, l'arte e le tradizioni venete.

a cura di Abcveneto

Un format culturale realizzato dall’’Associazione Polesani nel Mondo in collaborazione con il Centro Studi Antonelli. Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi tra i relatori degli incontri Padova. Il Novecento è stato un secolo fondamentale per l’evoluzione della società veneta. Ha posto le basi sulle quali posa oggi l’intero sistema, sia economico che culturale della regione. Per questo la Giunta regionale ha promosso il progetto “Vivere il Novecento Veneto: un viaggio lungo un secolo”, un’iniziativa che ha come obiettivo il coinvolgimento dei Veneti residenti all’estero, per mantenere vivo il legame con la loro terra d’origine.

L’iniziativa è stata presentata ieri 28 febbraio 2005, nel corso di una conferenza stampa, al Caffè Pedrocchi di Padova dall’Assessore regionale alle politiche della Sicurezza e dei Flussi Migratori Raffaele Zanon, da don Valentino Tonin presidente dell’Associazione Polesani nel mondo e dal professor Giovanni Martines Augusti presidente del Centro Studi Antonelli. Il progetto si colloca nell’ambito della Legge regionale n. 2 del 9 gennaio 2003.
“Nuove norme a favore dei Veneti nel Mondo e agevolazioni per il loro rientro”. “La Giunta regionale - ha spiegato Zanon - ha promosso questo progetto per consolidare nei Veneti residenti all’estero il legame con la storia, la cultura, l'arte e le tradizioni venete”. Un concetto ribadito anche da don Valentino Tonin:
“Riteniamo sia importante che le nuove generazioni di Veneti all’estero conoscano la cultura della loro terra d’origine, una terra che i loro antenati hanno lasciato in un momento storico difficile dal punto di vista economico, ma ricco per quanto riguarda l’arte, la poesia, l’architettura”.

Il progetto si articola in una serie di appuntamenti, che si svolgeranno tra marzo e aprile in importanti centri culturali della regione e che avranno come protagonisti relatori d’eccezione come Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi. “Si tratta di un format culturale nuovo - ha precisato Martines Augusti -, che offre la possibilità a chi partecipa agli incontri di accedere ad una inedita chiave di lettura della letteratura, della pittura, dell’architettura, del design e della comunicazione, nel Novecento”. Gli interventi, muovendo da aspetti di natura generale, toccheranno anche argomenti più legati alle culture locali, a volte poco noti ma fondamentali per l’evoluzione delle genti venete, cercando di mettere in evidenza i legami tra il contesto regionale e quello nazionale, superando l’immagine di un territorio ingiustamente ritenuto provinciale ed estraneo ai grandi movimenti delle culture mondiali. “Un’iniziativa nuova - ha sottolineato Zanon -, che la Giunta ha sostenuto nella convinzione che sia indispensabile conservare e tutelare tra le comunità venete nel mondo il valore dell’identità e della patria di origine e rinsaldare i rapporti culturali con il Veneto”.

Il ciclo di incontri sarà aperto a Padova, nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, mercoledì 2 marzo, da Philippe Daverio, conduttore della nota trasmissione dedicata all’arte in onda su RaiTre Passepartout. Il tema dell’appuntamento, "Dall'artigiano al designer, dalla bottega Veneta al mondo", trae spunto dalla necessità di dare una nuova luce e una nuova forma di lettura a quella che è stata definita la grande rivoluzione del Ventesimo secolo industriale italiano, legata al design e al marchio. Daverio indagherà quel mondo fatto di maestri bottegai e piccoli imprenditori che hanno inventato un nuovo modo di commerciare, attraverso la creazione di nuove linee di prodotti industriali legati strettamente alla grande capacità di disegnare e inventare.

Il 17 marzo Vivere il Novecento Veneto si sposterà in uno dei centri più suggestivi della regione, Piazzola sul Brenta, con l’incontro “L’identità culturale veneta nel mondo: la Galleria dell’Accademia”. Nella Sala Consigliare Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno e docente di Storia del restauro all’Università di Camerino, interverrà sull’importanza fondamentale che ha avuto il nuovo allestimento della Galleria dell'Accademia di Venezia curato da Giulio Cantalamessa, come strumento per esaltare le caratteristiche della scuola pittorica veneta dal medioevo al neoclassicismo, mentre la città di Venezia si candidava a diventare il centro propulsivo dell'arte contemporanea, organizzando le prime biennali, che vedevano giungere da ogni parte del mondo per la prima volta le opere dei protagonisti della pittura contemporanea.
Protagonista del terzo appuntamento Vittorio Sgarbi, che martedì 22 marzo nell’aula Magna del Chiostro di Este interverrà su “La grande letteratura veneta del Novecento. Un veneto nel mondo: Giacomo Noventa”. Il noto critico introdurrà il grande pubblico alla scoperta di Giacomo Noventa, pseudonimo usato da Giacomo Ca' Zorzi, poeta del Novecento in lingua veneta, poco conosciuto, ma apprezzato in maniera unanime dalla critica. Un autore la cui opera coinvolgerà in modo particolare i Veneti all’estero, ancora molto legati all’uso della lingua veneta.

Il percorso si concluderà il 7 aprile 2005 a Rovigo, al Palazzo Cezza della Cassa di Risparmio, Sala degli Stucchi, con l’incontro condotto da Giovanni Martines Augusti, giornalista e opinionista Rai, docente all’Università La Sapienza di Roma e imprenditore culturale, “New York 1882 - Rovigo 2005: il secolo lungo della comunicazione veneta nel mondo”.

Martines parlerà dell’importanza della Comunicazione, che nel XX secolo ha trasformato gli usi e i costumi di tutti gli abitanti del pianeta, facendo particolare riferimento al contributo che l'Italia e il Veneto hanno dato a questa crescita.

a cura di Abcveneto

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