Treviso: L'archivio e la biblioteca di Ives Bizzi a
Ca' Tron
Presso gli Archivi Contemporanei
di Storia Politica che la Fondazione Cassamarca gestisce
nella nuova sede di Ca' Tron di Roncade sono stati conferiti
il fondo archivistico e la biblioteca appartenenti a Ives
Bizzi, giornalista, storico e importante esponente della
cultura e della politica veneta
a cura di Abcveneto
Si tratta di un importante fondo archivistico di un significativo
esponente della sinistra polesana e trevigiana: Ives Bizzi.
Questo archivio risulta di grande interesse e di straordinaria
importanza, non solo per la mole della documentazione
raccolta durante tutta una vita, ma soprattutto per la
rarità dei testi: documenti originari prodotti
da esponenti della Resistenza veneta o da Corpi Militari
della stessa, che furono consegnati a Ives Bizzi; una
collezione di centinaia di interviste effettuate da Ives
Bizzi ad altrettanti protagonisti veneti del movimento
di Liberazione; appunti di studi e ricerche condotte per
scrivere la storia del movimento operaio palesano, le
vicende delle lotte contadine del primo dopoguerra e la
storia della Resistenza veneta; una completa raccolta
di articoli scritti quale corrispondente de "L'Unità"
dal 1960 al 1973.
Altrettanto eccezionale è la vastissima biblioteca
costruita da Bizzi a partire dal suo periodo scolastico
fino alla morte. In essa sono racchiusi interessi culturali
di vario tipo, con una specializzazione sulla storia della
sinistra italiana e mondiale. In pratica costituisce un
compendio pressoché completo di quanto di più
completo e raro è stato pubblicato sui partiti
politici marxisti d'Italia, dell'Europa, dell'Unione Sovietica,
della Repubblica Democratica Tedesca, del Vietnam e di
Cuba.
La decisione di donare alla Fondazione Cassamarca la documentazione
è stata presa dalla vedova di Ives Bizzi, signora
Teresa Giacobino, nota imprenditrice dell'editoria trevigiana
che lui aveva conosciuto durante l'impegno resistenziale.
La personalità del produttore dell'archivio è
piuttosto nota agli studiosi del Novecento veneto. Nato
a Ceneselli (Rovigo) nel 1924 in una famiglia di salariati
agricoli, si dedicò fin da giovane allo studio
della storia. Nel 1944 scelse di aggregarsi alle formazioni
partigiane del Polesine, venne catturato e seviziato dalle
Brigate Nere che lo trattennero agli arresti fino alla
Liberazione. Libraio e giornalista di impostazione gramsciana,
dal 1951 diresse la testata La Verità della Federazione
Comunista di Rovigo; successivamente divenne corrispondente
per L'Unità. Dal 1974 si dedicò completamente
alla ricerca e diede alle stampe numerose opere, potendo
contare su ben 66 titoli di testi da lui editi. Importanti
e celebri i volumi Lotte nella Marca (1974), Il cammino
di un popolo (19
), La Resistenza nel Trevigiano
(una collana di ben dieci volumi, metà dei quali
stanno uscendo postumi a cura di Teresa Giacobino). Nell'opera
autobiografica intitolata La scelta Ives Bizzi illustra
le motivazioni e le tappe attraverso le quali è
maturata la sua esperienza civica di uomo impegnato nella
società contemporanea, rimasto operoso fino alla
sua morte avvenuta nel novembre del 2002, a 78 anni di
età. Da circa un trentennio risiedeva a Collalto
di Susegana.
Il fondo archivistico e la biblioteca sono ora in fase
di riordino e presumibilmente verranno resi fruibili agli
studiosi e presentati al pubblico verso la fine del corrente
anno.
Fondazione Cassamarca ha avviato sin dal 2003 un'operazione
di grande respiro culturale, finalizzata alla raccolta,
conservazione e valorizzazione della documentazione politica
del Veneto, prodotta da Partiti politici, Sindacati, esponenti
della vita politica e sociale, a partire dalla Liberazione
fino ai giorni ostri.
Sono stati raccolti fino ad ora numerosi fondi d'archivio
e la poderosa quantità di materiale ora conservato
nella sede di Ca' Tron si aggira all'incirca sulle 2.000
buste-faldoni. Accanto agli archivi della DC di Treviso
e Venezia, dei Cristiano-Sociali, della CISL della Marca
e della Regione, sono numerosi i lasciti degli esponenti
della politica repubblicana: Toni Mazzarolli, Lino Innocenti,
Nino Pavan, Dino De Poli, Bepi Marton, Bruno Rasera, gli
insegnanti Leotta-Caramel e altri ancora.
a cura di Abcveneto