Palazzo Bomben: Quartetto Borciani "Venezia"
mercoledì 12 ottobre, ore 21 palazzo
Bomben, Treviso
a cura di Abcveneto
mercoledì
12 ottobre, presso l'auditorium di Palazzo Bomben, alle
ore 21, il Quartetto Borciani eseguirà musiche di Beethoven
e Luigi Nono. L'ideale giro in ottanta quartetti arriva
a Venezia, città che ha dati i natali a Luigi Nono con
il cantastorie Giuseppe Conte, al lui il compito di accompagnare
lo spettatore al concerto con una breve riflessione, suggestione
letteraria. Le sue letture si soffermeranno sul tema del
mito e del singolo prendendo spunto da propri scritti
come Oceano Ragazzo e Le stagioni. Entrambe le composizioni
in programma sono opere della maturità, Beethoven a proposito
dell'opera 132 scrive:"una delle opere più degne del mio
nome", e dei Fragmente-Stille, An Diotima di Luigi Nono
i critici parlarono di "svolta", nuova la ricerca stilistica
e nuovo il modo di affrontare il testo, più intimistico
e introspettivo.
Le due composizioni sono idealmente unite da una citazione
a Beethoven nella musica di Nono che scrive Fragmente-Stille,
An Diotima proprio su commissione del festival beethoveniano
di Bonn, cosa che non poteva certo lasciarlo indifferente,
questo fu anche il suo unico quartetto. Quartetto in la
minore op. 132 Scritto nel 1825, fa parte dei cinque ultimi
Quartetti di Beethoven, capolavori assoluti della storia
della musica. Di una fisicità dolorosa e dal carattere
intimo, scritto da Beethoven subito dopo una grave crisi
di salute reca nella didascalia un ringraziamento. Un
sentimento di gratitudine per una guarigione privata che
in realtà intende una guarigione molto più vasta, quella
della vita sulla morte, dell'esperienza spirituale sul
caos della forza bruta; una vera risurrezione pasquale
dopo una stasi nelle zone buie della materia. Fragmente-Stille,
An Diotima Composizione di squisita dolcezza composta
nel 1980, tra le opere maggiori del compositore. Trentacinque
minuti in cui la musica si distende al limite dell'udibile
portando il tempo e lo spazio a divenire artefici estremi
di una musica che opera sul silenzio e sulle risonanze
erranti. La forma frammentata, i silenzi non sono vuoti
ma spazi aperti al carattere intimo e "infinito" della
composizione.
Il Quartetto s'inspira a frammenti poetici di Friederich
Hölderlin che Nono integra nella partitura ma che i musicisti
non devono pronunciare mai, anche le citazioni sono "attimi",
cioè frammenti, così come la musica che il titolo suggerisce.
Giuseppe Conte
Poeta, narratore e saggista, Giuseppe Conte è nato ad
Imperia. Ha studiato all'Università Statale di Milano
laureandosi in Lettere nel 1968, con una tesi di estetica.
Ha esordito con un libro di critica nel 1972, La metafora
barocca, mentre i suoi primi testi poetici sono apparsi
nella celebre antologia La Parola Innamorata (1978). Con
la raccolta Le Stagioni (1988) Conte ha vinto il Premio
Montale. È stato redattore della rivista Il Verri ed ha
collaborato con saggi di critica e teoria letteraria a
riviste come Nuova Corrente, Sigma, Altri Termini, L'Altro
Versante, Tema Celeste ed altre. Dopo l'insegnamento,
è diventato consulente per la poesia dell'Editore Guanda,
ed ha scritto per giornali come Stampa Sera, Mercurio
(supplemento culturale di Repubblica) e Il Giornale. Ha
tenuto una rubrica di poesia alla televisione su Rai Due.
Il suo ultimo romanzo è stato tra i finalisti del Premio
Strega nel2005.
a cura di Abcveneto