Venezia: I Sant'Innocenti al SEM e altri eventi
SPAZIOEVENTI - LIBRERIA MONDADORI
SAN MARCO, 1345 - VENEZIA
a cura di Abcveneto
Presentazioni Martedì 11 ottobre, ore
18 L'associazione I Sant'Innocenti presenta il suo calendario
2006
"Una lotta continua. Credo per sempre". Cos'è
oggi la politica in una società che si voleva fondata
su un ordine e un "principio superiore" di giustizia,
umanità, pace? La politica può ancora essere
intesa nel suo significato originario, come costruzione
e difesa di realtà comunitarie, sociali, culturali
e umane? E queste realtò come possono sopravvivere
all'interno del cinismo tecnocratico, giuridico e militaresco
che la società dello "sviluppo" sta imponendo?
Il tema del calendario di quest'anno nasce proprio da
questa domanda e per questo suggerisce immagini dell'uomo
che guarda ad un'autenticità e che conduce una
lotta per essa. Attraverso le immagini si vuole proporre
un modo diverso di lottare, quello del recupero di comprensione
dell'ideale dell'autenticità umana e dello sforzo
di mostrare a tutti ciò che esso realmente ci chiede.
L'associazione ISI (I Sant'Innocenti) nasce agli inizi
degli anni '70. Nel
1994 assume una propria struttura giuridica, proponendosi
di sostenere una
convivenza fra gli uomini fondata sul valore della persona
umana. Svolge la
sua azione in diversi Paesi d'Europa, in Messico, in Centro
America, in
Venezuela, in Giappone, in Palestina e in Iraq. ISI realizza
interventi di
condivisione dei più poveri: distribuzione di cibo,
mense per i poveri,
assistenza medica, iniziative di sensibilizzazione, stages
di formazione,
adozioni a distanza, borse di studio e realizza ogni anno
un calendario
avvalendosi della collaborazione di noti fotografi e giornalisti.
Il ricavato
delle vendite del calendario viene interamente impiegato
a sostegno delle
iniziative benefiche.
Incontri con l'autore Mercoledì 12 ottobre,
ore 18 Stefanella Campana e Carla Reschia presentano il
loro libro Quando l'orrore è donna (EditoriRiuniti)
Partecipa Gavina Ciusa
"Il sesso, soprattutto, e tutto ciò che con
esso ha a che fare, appare il
grande tabù, che a Oriente e per la verità
anche a Occidente sembra rimosso
con cura dal discorso. Quanto c'entra la violenza con
la sopraffazione o la
libertà del corpo? Le foto di Abu Ghraib sono,
spesso, immagini di umiliazione
sessuale. Forse è quello l'aspetto intollerabile
della tortura che pochissimi
commentatori hanno avuto il coraggio di sottolineare apertamente."
Quando
l'orrore è donna, una novità. Due giornaliste,
Stefanella Campana e Carla
Reschia, sono partite da una domanda "Torturatrici
e "kamikaze". Vittime o
nuove emancipate?".
Nel volume le autrici non pretendono di trarre conclusioni,
ma sollecitare un
dibattito e stimolare nuovi interrogativi. "I casi
delle torturatrici e delle
donne "kamikaze" sono stati interpretati da
alcuni come fenomeni di
ribellione, come espressione di un Occidente che si scontrava
con una cultura
arabo-islamica ancora pesantemente maschilista - ha rilevato
Khaled Fouad
Allam nella prefazione -; l'immagine della ragazza che
tiene al guinzaglio un
uomo arabo-musulmano sembrava esprimere iconicamente il
contrasto fra l'Islam
e l'Occidente, la guerra tra culture oggi costantemente
ribadita nell'opinione
pubblica mondiale, come una specie di cortocircuito della
storia." Tra i temi
affrontati dalle autrici: le figure di Lynndie e Wafa;
le donne di Abu Ghraib;
la fine del sesso redentore; le giornaliste al fronte
e l'immagine femminile
in Occidente e in Oriente.
Stefanella Campana, giornalista de La Stampa, ha molteplici
esperienze in
campo editoriale e televisivo. Ha ricoperto diversi incarichi
istituzionali,
tra cui quello di presidente della Commissione pari opportunità
della Regione
Piemonte.
Carla Reschia, giornalista de La Stampa, settore Esteri,
ha collaborato con
varie testate. Ha avuto esperienze di lavoro in campo
radiofonico e
televisivo.
Incontri con l'autore Giovedì 13 ottobre,
ore 18 David Hewson incontra i suoi lettori. Partecipa
Maria Ferraro
Perché uno scrittore inglese ambienta i suoi libri
in Italia? A questa domanda
cercheremo di rispondere insieme a David Hewson, famoso
giallista inglese. Il
suo primo libro, Semana Santa, è stato trasposto
in film interpretato da Mira
Sorvino. La sua ultima serie, ambientata Roma, è
iniziata con A Season for the
Dead; i successivi quattro capitoli della serie sono già
scritti e pronti per
essere pubblicati. Ha anche ambientato un libro a Venezia,
intitolato
Lucifer's Shadow, un grandissimo successo che è
appena uscito in edizione
tascabile negli Stati Uniti. Nelle parole di un critico
australiano "Hewson
scrive con grazia e inserisce nelle sue opere, dei thriller
appassionanti, un
buon numero di fatti ed eventi storici e di conoscenze
architettoniche. In
questo sorpassa persino Il codice da Vinci e credo che
tutti quelli scontenti
di quel libro, dovrebbero provare a leggere i suoi. David
Hewson è a Venezia
per effetturare ricerche sul suo prossimo libro, ovviamente
ambientato in
città.
Incontri con l'autore Venerdì 14 ottobre,
ore 18 Francesco Mora presenta il suo libro Principio
reciprocità. Filosofia e contemporaneità
di Georg Simmel (Cafoscarina) Partecipano Luigi Ruggiu
e Andrea Tagliapietra
Tentando di superare la periodizzazioni e la sterile
divisione tra un Simmel
sociologo e un Simmel filosofo della cultura, si è
cercato di mostrare come la
sua moltiforme produzione indichi il suo essere a pieno
titolo nur Philosoph
come anch'egli intendeva essere considerato. E questo
suo essere filosofo a
tutto tondo lo inserisce di fatto, peri problemi che affronta
e i contenuti
che elabora, all'interno della nostra contemporaneità.
In tal senso, questo
libro intende orientarsi per una nuova lettura e una più
adeguata collocazione
del pensiero di Georg Simmel, una volta tnato smentendolo,
nell'affermare che
proprio oggi egli ha molti eredi spirituali.
Federico Mora è ricercatore di Storia della filosofia
a Ca' Foscari. Studioso
di Simmel, Heidegger e Aristotele con particolare riguardo
alla filosofia
della vita e ai suoi rapporti con la filosofia contemporanea,
ha pubblicato
vari saggi e contributi.
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Martina Mian
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