L 'Ora di Religione Terza parte: Storia della Chiesa
La Cultura Illuministica e la
chiesa 'ristretta'
di Caterina Pallaoro
Già nel Seicento, si rilevano alcuni fenomeni che annunciano
una sorta di 'credo' illuministico. Si verifica un distacco
dalla matrice cristiana pur all'interno della società
cristiana. Nel XVII secolo nelle corti cattoliche la religiosità
ufficiale è "suntuosa", a copertura di immoralità. Nasce
a Londra nel 1717 la Massoneria in circoli di vari pensatori,
caratterizzandosi come Chiesa alternativa con fede ridotta
a generica credenza di Dio come grande architetto dell'universo
(che sarà appunto il deismo, la religione
come la intendono gli illuministi). Nel XVII secolo lo
sviluppo delle scienze produce una cultura intesa al rifiuto
di qualsiasi realtà non riducibile a comprensione razionale...
Siamo alle soglie della Rivoluzione Francese. L'Enciclopedia
dei philosophes sostituisce la Bibbia, la Ragione
la Fede; i filosofi, le accademie, i caffè dettano nuove
linee di mentalità e costume. Ma dobbiamo fare un passo
indietro... di cento e passa anni: Cartesio ( Renè Descart
1596/ 1650), inizia con il "dubbio metodico- cogito
ergo sum", ma Cartesio è profondamente cristiano,
quindi non viene visto come un pericolo. Galileo Galilei,
oltre le numerose scoperte matematico-scientifiche, pone
le basi della nuovo metodo scietifico, pensiamo solo alle
sue scoperte astronomiche, ma nel suo caso, alla sua 'simpatia'
per il nuovo pensiero deve il carcere perpetuo. La logica
tradizionale si limitava ad esporre la verità ricevuta
da altra fonte, la rivelazione comunicata dalla tradizione,
la scienza moderna invece intende conquistarla... razionalmente,
attraverso l'esperienza. Ma perchè la Chiesa ha
paura del metodo scientifico, della verifica dell'esperienza?
Vari sono i motivi, non ultimo ricordiamo la 'scottatura'
di nome Martin Lutero: egli ha portato la Chiesa a irrigidirsi,
le regole sono quelle, i dogmi sono quelli, non si tocca
niente, apriti cielo che uno 'scienziato' tira in ballo
la rivoluzione Copernicana e mette in discussione il sistema
Tolemaico e Giosuè che ha fermato il sole!
Torniamo un secolo e passa dopo: quando inizia a mutare
il tradizionale rapporto tra sfera civile ed ecclesiastica:
Lo Stato si sentirà violato nella propria autonomia e
la Chiesa si sentirà ingabbiata nelle limitate prospettive
di ordine pubblico. Vivaci contrasti sorgono tra la Compagnia
di Gesù e papa Clemente VII nel 1773 ... il famoso Ordine
viene visto con sospetto di trame politiche 'ispirate'
da stati europei. Gli Ordini religiosi e il Papato sono
soggetti, in modi diversi, a soppressioni e ad attacchi
dai diversi regimi politici tra Settecento e Ottocento.
Dopo la riforma tridentina del XVI secolo, ci sarà la
nuova riforma all'interno da parte del progetto illuminista
che culminerà nella Rivoluzione Francese. Ci sono correnti
spirituali ispirate dal vescovo fiammingo Cornelis Jansen
1585/1638 il quale assume posizioni teologiche contro
la Chiesa di Roma dalla quale viene condannato.
Antonio Muratori insigne erudito, nel sinodo di Pistoia
fa una riflessione indirizzata alla Chiesa ristretta:
"La soppressione degli ordini comtemplativi, il controllo
sull'operato della predicazione dei vescovi e curati...ancor
prima della Rivoluzione Francese il sospetto s'insinua
contro i "novatori" di qualunque specie e la dichiarata
chiusura ad ogni iniziativa di riforma e qualunque tentativo
sarà respinto"!
Crescono i contrasti di scristianizzazione che si attua
a partire dal 1791 al 1794. Con l'aumentare della tensione
interna estrema, la Francia inizia il primo Terrore. La
Vandea si ribella e si sviluppa una violenta repressione.
La scristianizzazione consiste nella sostituzione del
culto civile a quello cristiano.
Si crea un nuovo calendario dando nuovi nomi ai mesi,
dividendoli in decadi e non in settimane, nuove festività,
un culto laico improntato alla celebrazione dei valori
umani e civili. Napoleone dà luogo a Repubblica presidenziale
nel 1804 e torna ad assumere come riferimento religioso
il cristianesimo. Napoleone s'incorona imperatore durante
la cerimonia con il Papa e si annette gli Stati Pontifici...
nel 1808, deporta e imprigiona il Papa tra il 1809 e il
1814.
La 'Restaurazione' si conclude con il congresso di Vienna
1814-1818, il ripristimo delle monarchie legittime in
Europa, però questo non significa il ritorno alla situazione
precedente, non si può tornare del tutto indietro,
il sangue versato e le teste staccate hanno cambiato per
sempre l'Europa. La ricostruzione viene fatta con i principi
sorti dall'Illuminismo e della Rivoluzione Francese. Perché
dopo tutto, gli stati non sono così dispiaciuti
di mettere le mani su ciò che prima era di pertinenza
della Chiesa. Significa maggior controllo, maggior potere.
La Chiesa si trova a doversi confrontare con il liberalismo
che è quello della separazione dagli ambiti "Società e
Religione". La società civile è una realtà collettiva
su convenzione di cittadini per il bene comune a caratttere
temporale. La religione è il rapporto con Dio per conseguire
la salvezza eterna con norme morali e trascendenza mediante
la Chiesa.
Le diverse attività prima solo della Chiesa, come sepolture,
istituzioni sanitarie, assistenziali ed educative vengono
ora rivendicate dallo Stato. La Chiesa è messa di fronte
alla nuova realtà.
La reazione dei cattolici assume due principali posizioni,
ma non ufficialmente da parte della Chiesa: essi sono
per la separazione dallo Stato della Chiesa, ciò non danneggerà
la Chiesa anzi offrirà nuove possibilità di sviluppo.
I cristiani vogliono una Chiesa più spirituale.
L'influsso sulla Chiesa sarà solo di persuasione e non
coercizione, una comunità rinnovata con proposte dottrinali
ed uno esemplare stile di vita. Uguale nel fine, ma diversi
nella strategia.
Antonio Rosmini 1797 /1855 nella sua opera "Le cinque
piaghe della Chiesa", non propone un rinnovamento o una
condanna, ma una esigenza interna della Chiesa sulla sua
propria origine antica dunque a se stessa. La Chiesa non
riesce a distinguere tra ordine morale e ordine giuridico.
Il magistero identifica inaccettabile la separazione tra
comportamenti umani e valori religiosi. La libertà delle
coscienze, errore velenosissimo con la libertà d'opinare,
va a danno dello Stato e della Chiesa...
di Caterina Pallaoro