nu. 25 anno secondo¬ 1 aprile 2006 mensile online gratuito
Abcveneto, mensile online su treviso, il Veneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia
ultima ora

Candiani: il Fritz Lang del periodo americano in aprile alla videoteca di Mestre e poi Daniele Vicari gira a Marghera


Comune di Venezia Beni e Attività Culturali Centro Culturale Candiani, Piazzale Candiani, 7 - 30174 Venezia Mestre - tel. 041.2386111 - fax 041.2386112, www.comune.venezia.it/candiani -

a cura di Abcveneto

Alla Videoteca di Mestre del Centro Culturale Candiani dal 5 al 28 aprile sette appuntamenti con il Fritz Lang del periodo americano, a completamento della personale avviata in febbraio con i capolavori del periodo espressionista tedesco. Curata dalla giovane studiosa mestrina Chiara Augliera, la rassegna di aprile non fa che confermare in altro contesto storico, geografico e sociale le costanti del cinema di Fritz Lang, intorno a quei temi della colpa e dell'innocenza che già erano abbondantemente emersi nei film tedeschi. "Al centro della sua opera - osserva Augliera - Lang continua a porre la lotta impossibile dell'uomo contro il destino, dell'uomo-criminale che tenta di violare le leggi che gli vengono imposte, tracciando così un'esemplare parabola morale dell'individuo moderno, prigioniero di una società che lo controlla rigidamente, privandolo della facoltà di giudicare e sottraendogli poco a poco il senso stesso della giustizia". Scampato alle lusinghe del nazismo (le pericolose profferte di Goebbels) ed autoesiliato negli Stati Uniti, Fritz Lang è fra coloro che incappano nella caccia alle streghe del maccartismo, delle cui spire resta traccia in non pochi suoi film. In proiezione serale al Candiani, con inizio alle 21, Furia (mercoledì 5 aprile), Sono innocente! (venerdì 7 aprile), Duello mortale (mercoledì 12 aprile), Anche i boia muoiono (venerdì 14 aprile), Gardenia blu (mercoledì 19 aprile), Il grande caldo (mercoledì 26 aprile), Quando la città dorme (venerdì 18 aprile).


articolo prosegue sotto



DANIELE VICARI GIRA A MARGHERA SUI LUOGHI DEL DOCUMENTARIO DI JORIS IVENS L'ITALIA NON È UN PAESE POVERO (1960), IN PROIEZIONE AL CANDIANI SABATO 8 APRILE ALLE 17 PRESENTE IL REGISTA

Un viaggio nell'Italia contemporanea, tra crisi economica, contraddizioni sociali e trasformazioni, dalla Sicilia al Nordest, sulle tracce di un documentario tanto mitico quanto poco visto e parecchio censurato: L'Italia non è un paese povero, girato fra il 1959 e il 1960 dal grande Joris Ivens per conto dell'ENI di Enrico Mattei. È questo l'ambizioso progetto di Daniele Vicari, giovane ma già affermato regista romano (suoi Velocità massima, L'orizzonte degli eventi e il docufilm sulle lotte operaie alla Fiat Non mi basta mai) e della Vivo film di Gregorio Paonessa, una delle realtà produttive indipendenti maggiormente attive nel campo del rinato documentario.
Nella prima settimana di aprile Vicari sarà a Marghera con la troupe per girare la parte veneziana del suo film, esattamente come aveva fatto Ivens quarantacinque anni fa, ma se allora si trattava di "magnificare" le sorti dell'industria, specie nella ricerca delle nuove risorse energetiche intrapresa dall'Eni di Mattei, con i bambini della Venezia insulare stregati dal fascino delle macchine e delle ciminiere (assistente di Ivens alla regia fu allora Tinto Brass, ancora Giovanni nei crediti del film), lo scenario di oggi, in buona parte già post-industriale, presenta scarti significativi, sui quali peraltro continuano a pesare non pochi interrogativi. "Il film - osserva il regista - sarà il racconto del mio viaggio dalla Sicilia a Marghera, con un epilogo nel centro Europa, sulle orme di un grande regista che attraversò il mio paese durante il boom economico, in un momento storico ormai da tempo alle nostre spalle, completamente diverso da quello che stiamo ora vivendo. (…) La forma di racconto del 'road movie' mi condurrà dentro le contraddizioni di oggi, nella quotidianità del lavoro e del nostro presente economico e sociale. Mi farà vedere la società come un organismo complesso, che vive e lavora o combatte per vivere e lavorare. A questo andamento 'orizzontale' si aggiungerà l'andamento 'verticale' del montaggio che proporrà un continuo riferimento al film di Ivens".
Realizzato in coproduzione con Rai Cinema, con la collaborazione dell'Associazione 100 Anni CGIL e, in sede locale, con la Venice Film Commission e la Municipalità di Marghera, il progetto di Vicari e della Vivo film sarà presentato al Centro Culturale Candiani di Mestre sabato 8 aprile alle ore 17, nel corso di un incontro che prevede la proiezione del film di Joris Ivens L'Italia non è un paese povero, nella versione conservata dalla Videoteca di Mestre, e un dibattito coordinato da Roberto Ellero al quale prenderanno parte lo scrittore Gianfranco Bettin, il presidente della Municipalità di Marghera Renato Panciera, Roberto Tonini in rappresentanza di Centenario CGIL Veneto, il regista Daniele Vicari e il produttore Gregorio Paonessa. Ingresso libero.

a cura di Abcveneto

ABCVeneto®: sulla rete dal 1 marzo 2004