Candiani: il Fritz Lang del periodo americano in aprile
alla videoteca di Mestre e poi Daniele Vicari gira a Marghera
Comune di Venezia Beni e Attività
Culturali Centro Culturale Candiani, Piazzale Candiani,
7 - 30174 Venezia Mestre - tel. 041.2386111 - fax 041.2386112,
www.comune.venezia.it/candiani -
a cura di Abcveneto
Alla Videoteca di Mestre del Centro Culturale Candiani
dal 5 al 28 aprile sette appuntamenti con il Fritz Lang
del periodo americano, a completamento della personale
avviata in febbraio con i capolavori del periodo espressionista
tedesco. Curata dalla giovane studiosa mestrina Chiara
Augliera, la rassegna di aprile non fa che confermare
in altro contesto storico, geografico e sociale le costanti
del cinema di Fritz Lang, intorno a quei temi della colpa
e dell'innocenza che già erano abbondantemente
emersi nei film tedeschi. "Al centro della sua opera
- osserva Augliera - Lang continua a porre la lotta impossibile
dell'uomo contro il destino, dell'uomo-criminale che tenta
di violare le leggi che gli vengono imposte, tracciando
così un'esemplare parabola morale dell'individuo
moderno, prigioniero di una società che lo controlla
rigidamente, privandolo della facoltà di giudicare
e sottraendogli poco a poco il senso stesso della giustizia".
Scampato alle lusinghe del nazismo (le pericolose profferte
di Goebbels) ed autoesiliato negli Stati Uniti, Fritz
Lang è fra coloro che incappano nella caccia alle
streghe del maccartismo, delle cui spire resta traccia
in non pochi suoi film. In proiezione serale al Candiani,
con inizio alle 21, Furia (mercoledì 5 aprile),
Sono innocente! (venerdì 7 aprile), Duello mortale
(mercoledì 12 aprile), Anche i boia muoiono (venerdì
14 aprile), Gardenia blu (mercoledì 19 aprile),
Il grande caldo (mercoledì 26 aprile), Quando la
città dorme (venerdì 18 aprile).
articolo prosegue sotto
DANIELE VICARI GIRA A MARGHERA SUI LUOGHI DEL DOCUMENTARIO
DI JORIS IVENS L'ITALIA NON È UN PAESE POVERO (1960),
IN PROIEZIONE AL CANDIANI SABATO 8 APRILE ALLE 17 PRESENTE
IL REGISTA
Un viaggio nell'Italia contemporanea, tra crisi economica,
contraddizioni sociali e trasformazioni, dalla Sicilia
al Nordest, sulle tracce di un documentario tanto mitico
quanto poco visto e parecchio censurato: L'Italia non
è un paese povero, girato fra il 1959 e il
1960 dal grande Joris Ivens per conto dell'ENI di Enrico
Mattei. È questo l'ambizioso progetto di Daniele
Vicari, giovane ma già affermato regista romano
(suoi Velocità massima, L'orizzonte degli
eventi e il docufilm sulle lotte operaie alla Fiat
Non mi basta mai) e della Vivo film di Gregorio
Paonessa, una delle realtà produttive indipendenti
maggiormente attive nel campo del rinato documentario.
Nella prima settimana di aprile Vicari sarà a Marghera
con la troupe per girare la parte veneziana del suo film,
esattamente come aveva fatto Ivens quarantacinque anni
fa, ma se allora si trattava di "magnificare"
le sorti dell'industria, specie nella ricerca delle nuove
risorse energetiche intrapresa dall'Eni di Mattei, con
i bambini della Venezia insulare stregati dal fascino
delle macchine e delle ciminiere (assistente di Ivens
alla regia fu allora Tinto Brass, ancora Giovanni nei
crediti del film), lo scenario di oggi, in buona parte
già post-industriale, presenta scarti significativi,
sui quali peraltro continuano a pesare non pochi interrogativi.
"Il film - osserva il regista - sarà il racconto
del mio viaggio dalla Sicilia a Marghera, con un epilogo
nel centro Europa, sulle orme di un grande regista che
attraversò il mio paese durante il boom economico,
in un momento storico ormai da tempo alle nostre spalle,
completamente diverso da quello che stiamo ora vivendo.
(
) La forma di racconto del 'road movie' mi condurrà
dentro le contraddizioni di oggi, nella quotidianità
del lavoro e del nostro presente economico e sociale.
Mi farà vedere la società come un organismo
complesso, che vive e lavora o combatte per vivere e lavorare.
A questo andamento 'orizzontale' si aggiungerà
l'andamento 'verticale' del montaggio che proporrà
un continuo riferimento al film di Ivens".
Realizzato in coproduzione con Rai Cinema, con la collaborazione
dell'Associazione 100 Anni CGIL e, in sede locale, con
la Venice Film Commission e la Municipalità di
Marghera, il progetto di Vicari e della Vivo film sarà
presentato al Centro Culturale Candiani di Mestre sabato
8 aprile alle ore 17, nel corso di un incontro che
prevede la proiezione del film di Joris Ivens L'Italia
non è un paese povero, nella versione conservata
dalla Videoteca di Mestre, e un dibattito coordinato da
Roberto Ellero al quale prenderanno parte lo scrittore
Gianfranco Bettin, il presidente della Municipalità
di Marghera Renato Panciera, Roberto Tonini in rappresentanza
di Centenario CGIL Veneto, il regista Daniele Vicari e
il produttore Gregorio Paonessa. Ingresso libero.
a cura di Abcveneto