LaFeltrinelli: "Spoon River, ciao" pictures
by William Willinghton, words by Fernanda Pivano
Fernanda Pivano è stata
ospite del palazzo Bomben di Treviso, quindi pubblichiamo
con piacere questa sua partecipazione in contemporanea
nelle gallerie espositive delle Librerie Feltrinelli di
Milano, Roma, Bologna, Genova, Firenze, Napoli e Bari.
(sperando che presto la facciano anche alla Feltrinelli
di Padova)
http://spoonriverciao.com/
a cura di Abcveneto
Per
raccontare lAntologia di Spoon River di Edgar Lee
Masters, uno dei sogni più affascinanti di tutta
la letteratura, le librerie La Feltrinelli presentano
in anteprima mondiale la mostra fotografica Spoon River,
ciao di William Willinghton e Fernanda Pivano in contemporanea
nelle gallerie espositive di Milano, Roma, Bologna, Genova,
Firenze, Napoli e Bari.
Spoon River esiste davvero
Vi siete mai chiesti se il paese di Spoon River con il
suo piccolo
cimitero sulla collina dove tutti, tutti, dormono,
dormono, dormono
esiste davvero o si tratta di uninvenzione di Edgar
Lee Masters?
William Willinghton è stato a Spoon River (Illinois,
Usa) e lo ha raccontato in una mostra accompagnata dai
testi inediti di Fernanda Pivano, curata dal critico Roberto
Mutti e composta da immagini in bianco e nero (vintage
prints 55 x 70 cm), scattate nei veri luoghi descritti
nelle poesie dellAntologia di Spoon River.
Ma non aspettatevi fotografie convenzionali. Vi vedrete
piuttosto il torbido fiume Spoon con i boschi che si affacciano
sullacqua tranquilla; i frutteti sulla strada di
Siever e il negozio dove veniva venduto lo sciroppo dacero;
la piazza principale della città dove ci sono il
tribunale, la banca, il
municipio, un ristorante, un bar, la chiesa, la farmacia,
la bottega dellottico e lorologeria, ma anche
il giornale cittadino, un tempo diretto dal Direttore
Whedon, uno dei più grandi nemici di Masters; e
poi ancora, la scuola nella valle (quella scuola che spesso
i ragazzi marinavano per salire di nascosto sui treni)
e gli spazi sconfinati che circondano il paese dove sorgono
grandi fattorie bianche come la neve in cima
alle colline o poderi vicino alle strade di polvere, come
quello di Aaron Hatfield, sulla strada per Atterbury,
dove i ragazzi andavano a raccogliere le nocciole lungo
le boscaglie prima della gelata. E infine il piccolo cimitero
sulla collina, dove tutti dormono, proprio tutti, dal
malato di cuore Francis Turner alla sua fidanzata Mary,
dal suonatore Jones al fondatore della città Washington
McNeely.
articolo prosegue sotto
Un
realismo semplice ma colto, quello di Willinghton, che
ci accompagna nella realtà di tutti i giorni di
un paese da tutti sognato; una realtà di storie
quotidiane raccontata dalla sua silenziosa macchina fotografica
e nobilitata con il suo stile asciutto ed incisivo che
gli permette di presentare ogni situazione nella sua essenza,
senza appesantirla con significati superflui.
E tutte le immagini sono raccontate dai testi inediti
di Fernanda Pivano che svela, ancora una volta, una Spoon
River che solo lei conosce, come i segreti di quegli amori
reali o immaginari che stregano le anime che li
accolgono nei loro sogni o gli Indiani che
sembra di vedere spuntare allorizzonte con i loro
cavalli stregati, le loro armi magiche, la loro irruenza
fatale.
Lincontro tra William Willinghton e Fernanda Pivano
Poco prima di Natale, passando dallItalia, William
Willinghton aveva voluto rivedere Fernanda Pivano, che
era stata la prima a tradurre in Italia lAntologia
di Spoon River nel 1943 e che aveva visitato i luoghi
che ispirarono lAntologia nel 1956.
Quella
sera William Willinghton le aveva fatto trovare sul tavolo
del ristorante dove si erano incontrati, una scatola di
fotografie: erano le immagini che William Willinghton
aveva scattato qualche mese prima a Spoon River.
E così Fernanda Pivano dopo averle guardate, aveva
annotato sulla scatola che conteneva le immagini: Caro
William Willinghton, tu passi la tua vita a ucciderti
a forza di sognare e la stessa notte aveva deciso
di scrivere vicino ad ogni immagine poche parole
che le ricordavano le emozioni di quella realtà
sognata da adolescente e che quelle fotografie erano ancora
capaci di farle sognare.
Dal
viaggio di William Willinghton e dallincontro con
Fernanda Pivano sono nati la grande mostra Spoon River,
ciao che dopo essere presentata in Italia sarà
esposta in altri 20 paesi, e il libro Spoon River,
ciao. Pictures by William Willinghton, words by Fernanda
Pivano (Dreams Creek, 2006), che non è il catalogo
della mostra ma unopera a se stante
dice Willinghton da leggere e guardare da soli,
in silenzio, così come è stato realizzato.
Un libro di grande formato a tiratura limitata, con una
copertina disegnata da Stefano Bozzetta, in omaggio a
Fernanda Pivano. Parte del ricavato sarà devoluto,
per volontà degli Autori, al cimitero di Spoon
River.
a cura di Abcveneto