Vinitaly-Verona: il Veneto, terra degli spumanti
Il Vinitaly a Verona, dal 6 al
nove aprile. Luca Zaia, Vicepresidente della Giunta Regionale
(e mai dimenticato presidente della Provincia di Treviso)
ci racconta la storia dello spumante.
a cura di Abcveneto
La storia moderna della spumantistica italiana comincia
nel Veneto, a Conegliano, dove a metà dell'800
Antonio Carpenè inventò il cosiddetto "metodo
Charmat": la fermentazione in grandi recipienti chiusi
che salvaguarda giovinezza, freschezza, profumi e aromi
delle uve. Nasce in questa regione, insomma, l' "altro"
spumante, slegato dai canoni "classici" d'Oltralpe,
capace di percorrere strade assolutamente nuove nelle
metodologie e nei vitigni, con risultati unici e di assoluto
rilievo. E' una spumantistica, affiancata in ogni caso
ai massimi livelli da quella che si rifà alla tradizione
dell'abate Perignon, che continua a mietere successi anche
all'estero e che sarà proposta ai visitatori del
40° Vinitaly nello stand istituzionale del Veneto,
dove l'Uvive (l'Unione tra i Consorzi dei vini veneti
a D.O.C.) metterà a disposizione quotidianamente
un apposito spazio per degustazioni guidate.
"Il principe indiscusso degli spumanti veneti - sottolinea
il Vicepresidente della Giunta Regionale, Luca Zaia -
è il Prosecco Conegliano Valdobbiadene D.O.C.,
nelle sue più diverse espressioni, del quale si
vendono annualmente circa 40 milioni di bottiglie in tutto
il mondo. Il suo successo nasce dal territorio e dalla
passione - aggiunge il Vicepresidente - ma è soprattutto
un successo immediato perché si tratta di uno spumante
che piace dal primo sorso: per la freschezza, il profumo
di primavera e di fiori, l'abboccato gentile, la gradazione
non impegnativa".
"Il Veneto degli spumanti non è comunque solo
Prosecco - ha detto Zaia - ogni D.O.C. ha la sua tipologia
a bollicine e ci sono numerosi altri straordinari esempi,
ricavati da uve antiche e autoctone, ma anche da quelle
di più recente introduzione. Vanno ricordate, ad
esempio, le proposte spumantistiche del Lessini Durello,
del Bardolino Chiaretto, del Soave, del Bianco di Custoza,
dei Colli Euganei, del Montello e Colli Asolani, del Bagnoli,
dei Colli Berici. Da non dimenticare che il Veneto sa
cimentarsi anche con la spumantistica classica, ad esempio
con il Monti Lessini, l'unico spumante classico metodo
classico a Denominazione d'Origine Controllata del Veneto,
che sta compiendo proprio ora i primi passi, forte però
di zone altamente vocate alla coltura dei vitigni più
adatti e di una grande professionalità degli operatori".
articolo prosegue sotto
Questo il calendario delle degustazioni degli spumanti del
Veneto.
Giovedì 6 aprile, alle ore 14,30: Prosecco Conegliano
Valdobbiadene Extra Dry; alle ore 16: Lessini Spumante.
Venerdì 7 aprile, alle ore 11: Montello e Colli Asolani
Spumante; alle ore 16,30: Prosecco Conegliano Valdobbiadene
Extra Dry; alle ore 17,30: Lesini Spumante.
Sabato 8 aprile, alle ore 10: Lessini Spumante; alle ore
11: Soave Spumante; alle ore 12,30: Prosecco Conegliano
Valdobbiadene Brut; alle ore 14,30: Bianco di Custoza Spumante;
alle ore 16,30: Bardolino Chiaretto Spumante.
Domenica 9 aprile, alle ore 10: Bagnoli Spumante; alle ore
11: Prosecco Conegliano Valdobbiadene Extra Dry; alle ore
12,30: Montello e Colli Asolani Spumante; alle ore 16,30:
Prosecco Conegliano Valdobbiadene Cartizze.
Per partecipare alle degustazioni è necessario prenotarsi
allo stand della Regione del Veneto (Padiglione 4, settori
E4 - D4).
a cura di Abcveneto