nu. 33 anno terzo¬ 1 dicembre 2006 mensile online gratuito
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rubrica

A tavola con Gioia: Zuppa di lenticchie


Si trovano sulle tavole dell’Italia centro-meridionale più che su quelle settentrionali. La tradizione non vuole che esse manchino  nelle tavole di tutta Italia nella notte di Capodanno, perché ad esse è associato il concretizzarsi di una augurio che tutti vogliono per il nuovo anno: denaro e salute.

a cura di Gioia


lenticchieRegalare una ‘scarsella’ di lenticchie è come donare pecunia, in analogia alla loro forma simile a delle monetine. Esse, infatti, assomigliano più a dei centesimi, ma sono tante e poi cotte crescono e poi quel che conta è pur sempre il pensiero. Portano più concretamente salute, per il loro elevato valore nutritivo, sono molto digeribili e totalmente privi di grassi e di colesterolo, contengono i soflavoni, sostanze che puliscono l'organismo. Sono  molto di ferro e hanno in sé una buona dose di potassio, fosforo, calcio, vitamina B e fibre che depurano l'organismo. Non  ho ancora detto che appartengono alla famiglia dei legumi e sono tra quelli più ricchi di proteine vegetali (un quarto), totalmente assimilate dall'organismo.
Hanno origini antichissime: sono state trovate nelle tombe di faraoni e citate nella Bibbia; sono state l’alimento delle popolazioni della mezzaluna fertile, culla della civiltà, e da lì sono arrivate anche a noi. In Italia quelle più pregiate sono quelle di Castelluccio di Norcia in Umbria. Tra tutti gli altri luoghi di produzione non risulta il Veneto, che tra i legumi consuma soprattutto i fagioli. Ho voluto ‘adottare’ le lenticchie nella famiglia della cucina veneta, per le proprietà nutrizionali sopraelencate, nonché per la loro gustosità e praticità nella preparazione. In commercio si trovano quelle rosse, che sono chiamate anche le egiziane e vengono diffuse decorticate e perciò cucinabili senza prima metterle in ammollo. Vi fonisco quella che ritengo una sapiente ricetta, dunque, per ospiti improvvisi o comunque per chi vuole mangiare sano.


ZUPPA DI LENTICCHIE


Ricetta per 4 persone:
400 gr di lenticchie rosse
50 gr di pancetta
una noce di burro
una spruzzata di passato di pomodoro
2 cucchiai di olio d’oliva
qualche acciuga
uno spicchio d’aglio e una piccola cipolla
sedano, salvia, rosmarino
sale e pepe
pecorino
fette di pane


Mettete le lenticchie in acqua fredda e cuocetele, una volta portate ad ebolizione, per una mezz’ora circa, aggiungendovi il sale solo a cottura quasi ultimata. Scolatele senza gettare tutta l’acqua. E’ bene non  averle cotte in troppa acqua perché si perderebbero molte sostanze preziose. Intanto a parte è stato preparato un soffritto con tutti gli ingredienti, tranne le acciughe e il burro. Le acciughe vengono sciolte nel soffritto, quando è quasi pronto. Poi si possono aggiungere anche le lenticchie  con parte dell’acqua di cottura e si cuoce fino a che il tutto  non si sarà addensato. Nel frattempo una pirofila accoglie il pane tostato nel burro e poi la zuppa di lenticchie con una spolverata di pepe e pecorino e poi finisce in forno a gratinare.
Servite la zuppa con un nostro vino robusto, come il Cabernet se non volete adottare un nero d’Avola o un Lambrusco o un Montepulciano.

A Cura di Gioia



 

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