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MARIA CRISTINA BARACCHI DIPINGE PER LA CHIESA DEL SS. NOME DI MARIA


Il giorno 3 dicembre 2006, presso la Chiesa del SS. Nome di Maria, Via Radici in Piano, 80 - Tressano di Castellarano (RE) i fedeli hanno donato alla propria parrocchia un dipinto dedicato a Don Adriano

A cura di Abcveneto

Alle ore 12:00 del 3 dicembre, si è tenuta la presentazione ufficiale del dipinto che i fedeli hanno voluto donare alla propria Parrocchia, in segno di amore e riconoscenza verso colui che ha saputo conquistare i loro cuori: il Reverendo Don Adriano Zannini, edificatore della Parrocchia stessa, deceduto pochi mesi fa. Per questo quadro così “sentito” e importante (olio su tela cm.120x80), è stata scelta la pittrice-ritrattista M. Cristina Baracchi di Motale-Rangone (MO), discendente da generazioni di artisti e aggiudicatasi il primo premio nella Sezione Arte Sacra al Concorso Nazionale di Pittura Città di Moglia 2006, col ritratto di Papa Wojtyla. Molto coinvolgente tutta la presentazione del quadro nella mattina di domenica 03 Dicembre. La creatività della pittrice si è rivelata appropriata al sentimento che legava i parrocchiani a Don Adriano: è riuscita a trasformate quello che poteva essere un comune ritratto, in una elaborata espressione artistica, inserendo la figura del Parroco su di uno sfondo di alto impatto emotivo e ricco di riferimenti molto significativi. La composizione dal tocco innovativo, ha riscosso la piena soddisfazione dei parrocchiani: un istante dopo aver rimosso il telo che celava l’opera, tutta l’emozionalità concentrata nell’aria è esplosa nei loro istintivi e calorosi applausi di commozione. Don Adriano La presenza del Parroco pareva quasi tangibile per la sua tridimensionalità ed espressività, pur lasciando quale vero protagonista del dipinto, il Cristo in croce. I parrocchiani ringraziano l’artista per la professionalità e la sensibilità, esibita dal risultato ottenuto.

BREVE INTERVISTA: • Perché è stato commissionato questo dipinto?

M. C.: Perché Don Adriano era amato non solo per tutto il lavoro materiale di edificazione della Sua Chiesa, ma per il carattere così discreto, umile, generoso, mite, sempre pronto all’ascolto e disponibile con chiunque avesse bisogno delle Sue attenzioni. I parrocchiani volevano in qualche modo attenuare il “vuoto” che la perdita di questo Parroco ha lasciato nei Loro cuori. Ringrazio che abbiano riconosciuto l’Arte quale strumento necessario per esprimere i Loro sentimenti.
• Perché hanno commissionato il quadro a Lei? M. C.: Perché col Ritratto di Papa Wojtyla mi sono aggiudicata il primo premio alla XXXI Edizione del Concorso Nazionale di Pittura “Città di Moglia” anno 2006, nella Sezione Arte Sacra ed alcuni parrocchiani avevano visto quel dipinto.
• Cosa l’ha spinta ad elaborare la richiesta dei parrocchiani in questo modo, presentando un quadro dove il soggetto principale è il Cristo in croce e non la figura del Parroco?

M. C.: Quando dipingo, mi calo sempre nella parte per poter dare il meglio di me stessa, cerco lo stimolo per attivare la creatività, per me ruota motrice...Ho ideato la composizione ispirandomi al passo tratto dal Vangelo di Matteo, che rispecchia il profilo caratteriale del Parroco: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore” (Mt. 11,29): Don Adriano era una persona timida, mite ed umile...non avrebbe desiderato essere il vero protagonista del quadro, bensì poter cedere il posto principale a Gesù Cristo, nella coerenza della Sua devozione e quale vero messaggio ai i fedeli. Nel dipinto, egli sta partecipando con discrezione alla Santa Messa, nella penombra della Sua Chiesa e condivide questo importante momento d’incontro fra Dio ed i suoi parrocchiani, col sorriso in volto.
• Dove sarà collocato il quadro?

M. C.: Il posto esatto ancora non è stato deciso, ma sicuramente il quadro è stato donato dai fedeli alla Parrocchia e da lì non si sposterà. Loro sperano di poterlo appendere in un punto visibile a tutti, per poterlo sentire più vicino di un semplice ricordo...la richiesta che la Sua figura fosse da me ritratta in stile fotografico, non è un caso.
• Ha intenzione di proseguire il percorso di pittrice nell’Arte Sacra?

Il mio obiettivo a breve scadenza è di portare a termine una mia mostra personale dove il corpo femminile è protagonista...si tratta di un lavoro impegnativo di qualche mese ancora. Dipingere per la Chiesa, però, è sempre stato uno dei miei sogni: lascia spazio alla creatività, ma al disopra di tutto è gratificante per me, che amo esaltare i sentimenti e le emozioni attraverso le rappresentazioni del corpo umano. Non rifiuterò di realizzare altri dipinti per la Chiesa, qualora si presentasse la richiesta.

• Molto bene!...In bocca al lupo per il nuovo progetto e grazie per il piacevole colloquio.

M. C.: Grazie a Voi...E crepi il lupo!!!

MITT: Maria Cristina Baracchi E-mail: mcristinabaracchi@libero.it Cell. 338/28.34.678

 

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