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FINANZIARIA – ZAIA: “SPIAGGIA LIBERA? SI FACCIA PAGARE IL CANONE A CHI LO EVADE”
Venezia, 06 dicembre 2006
a cura di Abcveneto
“A Roma, dovrebbero dare la caccia ai soliti “furbi”, invece di battere cassa sempre dai soliti veneti onesti. E con ciò, mi riferisco in particolar modo al Sud, dove molti lavorano nell’ombra e non pagano il canone demaniale”. Lo ha affermato il Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, commentando gli emendamenti alla Finanziaria in tema di spiagge, che prevedono concessioni ridotte a 20 anni, accessi aperti a tutti e più litorale libero. “In Veneto – ha aggiunto Zaia – i canoni si pagano e l’occupazione di terreni demaniali è dichiarata, “certificata”. La nostra regione conta 613 concessionari che garantiscono un gettito di 5.574.416 euro, il più elevato pagato allo Stato in tutta Italia. Si può dire altrettanto del Meridione? No. Perché il dato non è noto e neppure quantificabile. Molto ho da ridire anche sull’applicazione del canone così come la vede Roma, perché tale questione non è un problema contabile, ma di sviluppo: un aumento dei balzelli inciderebbe in maniera negativa sul futuro del nostro turismo e sulla conseguente possibilità di creare nuova ricchezza e decine di nostre strutture rischierebbero la chiusura”. “Il provvedimento cui dovrebbe pensare lo Stato è un altro – ha concluso il Vicepresidente della Giunta veneta – e cioè lasciare tutti i proventi in gestione alla Regione da investire nelle strutture atte ad incentivare la balneazione. Strutture e servizi che certo non mancano nelle spiagge venete, ma non per merito dello Stato, bensì degli operatori turistici che hanno reso le nostre coste centri di attrazione per i turisti che ogni anno, in massa, ci fanno visita. Lo confermano anche i dati della stagione 2006: il comprensorio balneare veneto ha totalizzato fino a settembre quasi 24 milioni 670 mila presenze, generate da oltre 3 milioni 400 mila arrivi, con una crescita del 4,8 per cento sul già positivo 2005. Di queste presenze, oltre 14 milioni e mezzo sono di turisti stranieri, che ci hanno scelto per la nostra qualità e per la trasparenza e competitività dell’offerta”. |
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