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Alfiero Nena, benedetto a Roma


Mercoledì 20 dicembre 2006 presso la Sala Nervi in Vaticano in occasione dell’udienza del mercoledì S.S. Benedetto XVI benedirà la porta in bronzo destinata al Museo del Tesoro di S. Pietro opera dello scultore Alfiero Nena

A cura di Abcveneto

L’Artista trevisano particolarmente caro a LE VENEZIE, ha donato da poco alla nostra città l’opera Gabbiani sul Sile, inaugurata il 29 settembre 2006 dal Vicesindaco dott. Gentilini e posta sulla Riviera Garibaldi del fiume. La porta bronzea del Vaticano, eseguita dal Maestro a battente unico, è dedicata a Papa Giovanni Paolo II la cui figura campeggia nell’atto di accogliere un bambino e nell’indicare il Cristo risorto. Rappresenta la meditazione plastica dell’artista sul nuovo Mosè che ha guidato la Chiesa e il mondo nel III° millennio. In basso a destra Papa Giovanni Paolo II ha accanto un bambino dai tratti somatici esotici e, tendendo il braccio, rivolge il volto verso la figura del Cristo che appare in alto a sinistra. La figurazione, campita in uno spazio unitario, levita sospinta da una forte tensione spirituale in un comporsi dinamico di superfici e volumi. Nell’apparente semplicità e nella riduzione degli aspetti visivi, i mezzi intensi dell’espressione inducono l’osservatore a rivivere gli atteggiamenti salienti del pontificato del grande Papa illuminato dai raggi che scendono per richiamare la forza della tradizione e i valori dell’umano. Nella porta, in basso, è incisa la frase che ha guidato lo scultore nella sua ideazione, pronunciata dal Pontefice nel discorso pasquale del 2003 …”Cristo è risorto! Per tutti, per i piccoli e i poveri, proclamiamo oggi la speranza e la pace”. La pace è rappresentata dalla colomba col ramoscello d’ulivo e salvaguardata dal materno sguardo di Maria, effige della Madonna di Fatima. La figura del Cristo riprende l’opera Lux mundi collocata dall’artista nel presbiterio della Basilica romana di S.Maria del Popolo nel 1990.
 

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