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Pace separata a Rovereto per il mondo


PACE SEPARATA words by Fernanda Pivano, pictures by William Willinghton, lights by Marco Nereo Rotelli Per raccontare la pace, il grande sogno di Fernanda Pivano, il Comune di Rovereto in collaborazione con Dreams Creek, presentano in anteprima mondiale la mostra Pace separata di Fernanda Pivano, William Willinghton e Marco Nereo Rotelli, che sarà inaugurata il 16 dicembre 2006 a Rovereto (TN).

A cura di Abcveneto

Dal 16 dicembre 2006 al 7 gennaio 2007 la mostra “Pace Separata” sarà allestita nelle principali strade e piazze di Rovereto. L’idea di esporre in un luogo differente da una galleria in senso stretto, nasce dalla volontà degli Autori di cercare un contatto diretto non solo con il pubblico specializzato, ma anche di avvicinare la gente comune (e i giovani in particolare) in un dialogo di pace.La pace arriverà, così, nelle piazze, nelle strade, tra la gente e non più confinata nell’ambito delle dissertazioni accademiche; non più limitata dagli stereotipi che spesso l’hanno banalizzata, bensì comunicata in modo immediato grazie all’arte che ha “il vantaggio di arrivare diretta ai cuori delle persone, a tutti indistintamente”. Seguendo un modello già sperimentato all’estero con successo da William Willinghton e Marco Nereo Rotella le mostre, si trovano in un luogo di alto afflusso di pubblico dove non è necessario acquistare un biglietto, e al tempo stesso le location destinate all’allestimento hanno la facoltà di valorizzare le immagini favorendone una fruizione meditata. “L’unica cosa importante con l’Arte – sostengono gli Autori – è arrivare al cuore della gente”.

Ho fatto una pace separata Vi siete mai chiesti qual è stato il più grande sogno di Fernanda Pivano? La pace è stato il grande sogno di Fernanda Pivano, da quando all’età di quattro anni ha chiesto ai suoi genitori “che cos’è la pace?”, da quando in carcere ha iniziato a firmare “pace e amore”, da quando ha imparato dagli Indiani il saluto della pace. Un sogno che ha condiviso con i suoi grandi amici di sempre, da Ernest Hemingway “il primo grande eroe della pace”, ad Allen Ginsberg che la non violenza l’ha imparata dai buddhisti, da Bob Dylan che alla pace ha dedicato un inno, a Fabrizio De André “il più puro pacifista e il più grande sognatore che abbiamo mai avuto”. Ma non aspettatevi una mostra convenzionale. Vi vedrete piuttosto una grande installazione che abbraccerà le principali piazze e strade della città di Rovereto, dove i testi inediti di Fernanda Pivano, che testimoniano il suo grande amore per la pace, convivono con le immagini in bianco e nero di William Willinghton (vintage prints 2 x 3 m) che celebrano il sogno d’amore “con un bacio, con due mani che si stringono, con occhi che hanno dimenticato per un momento la realtà che li circonda”; e dove le luci di Marco Nereo Rotelli illuminano la città di un azzurro intenso, azzurro “come le fantasie dei cieli, come i mari prima del libeccio, come gli occhi di un’amante, come i sogni di quando si è giovani” e le luci azzurre sono squarciate dai versi di poeti provenienti da tutto il mondo, come quelli di Judith Malina, attivista nonviolenta e libertaria del Living Theatre di New York, dalle grida violente di Erika Jong che “amando ha imparato a volare” e dai versi di pace dei poeti Bejan Matur (Turchia), Fawzi Al Delmi (Iraq), Menachen Ganz (Israele), Roli Hope Odeka (Nigeria), Xi Chuan (Cina), Bene Tuki (Australia) e Edoardo Sanguineti (Italia).Un sogno, quello della pace, che Fernanda Pivano ha raccontato anche in un Manifesto della Pace (che a partire da Rovereto, sarà esposto in tutti i Comuni Italiani che vorranno aderire al progetto) e nel libro Ho fatto una pace separata, un libro con cui Fernanda Pivano racconta “la lezione forse più importante che mi ha dato il mio indimenticato maestro Ernesto Hemingway: «Ho fatto una pace separata»”.

Rovereto, una città di pace La città di Rovereto porta in sé da sempre un’autentica e profonda vocazione alla pace. Una vocazione vissuta, coltivata e maturata nel corso del tempo, da quando, dopo essere stata teatro di aspri combattimenti nel corso della Prima Guerra Mondiale, al termine del conflitto ha deciso di fondere il bronzo dei cannoni per realizzare la più grande campana del mondo in segno di pace. La campana è stata inaugurata il 4 ottobre 1925 (data simbolica nella quale si festeggia San Francesco, il santo della pace) e benedetta nel 1965 da Papa Paolo VI. Da allora, ogni sera al tramonto, suona cento rintocchi per ricordare i caduti di tutte le guerre e per invocare pace e fratellanza fra i popoli del mondo intero, senza distinzioni di fede o di nazionalità. “Pace separata” rappresenta, inoltre, la piattaforma di un progetto più esteso che sarà realizzato dalla città di Rovereto a partire dal prossimo anno. Pace separata e la città di Rovereto

 
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