nu. 23 anno terzo¬ 1 febbraio 2006 mensile online gratuito
Abcveneto, mensile online su treviso, il Veneto e cosa fanno i Veneti dentro e fuori d'Italia
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A Tavola con Gioia: a che cosa serve la grappa? A condire gli spaghetti al kiwi, ovvio!


Nella Provincia di Treviso vi sono due macro aree dedicate alla produzione di grappa: la zona del Piave nella quale prevalgono le uve rosse che rendono la grappa più corposa e la zona collinare tra Asolo, Conegliano e Valdobbiadene, a prevalenza di uve bianche che consentono la produzione di grappe fruttate e più morbide.

di Gioia

La provincia di Treviso produce quasi il 50% di tutta la grappa veneta ed è leader nel settore: nella Marca Trevigiana ha sede la più antica distilleria di grappa, che detiene anche la maggior quota di mercato di bottiglie vendute, vi è la più alta concentrazione di tecnici in distilleria che danno forte impulso all'innovazione tecnologica.
Per definizione legale, la grappa è acquavite ottenuta distillando delle vinacce fresche fermentate. Si ricava dalle bucce degli acini d'uva, separate dal mosto o dal vino al termine della fermentazione alcolica. Le materie prime devono essere ottenute da uve prodotte e vinificate in Italia, distillate, tramite alambichi di vario genere, in impianti ubicati nel territorio nazionali e rispondenti a precise caratteristiche dettate dalla normativa vigente. Attualmente il termine “Grappa” è riservato al distillato di vinaccia prodotto in Italia; alle altre Nazioni resta lecito usare solamente dizioni come “Acquavite di vinaccia” o “Distillato di vinaccia”.
In particolare vengono designate, per legge, le Regioni che sono vocate alla grappa: Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte.
La sua origine si perde nei secoli medievali e addirittura c'è chi tira in ballo legionari romani e antichi egizi; a noi risulta 'nata' nelle regioni settentrionali italiane, da cui le polemiche sui natali scambiate tra Piemontesi, Veneti e Friulani. Per molto tempo venne usata per fini medicamentosi e portata in tavola come liquore solo nel XVI secolo, periodo in cui se ne attesta la produzione e l'esportazione in Friuli.
La grappa diventa una bevanda nazionale dopo la Prima Guerra Mondiale ed un prodotto industriale dopo gli anni '60.
Il successo è dovuto al lungo lavoro di ricerca tecnica in distilleria, ma anche alla comunicazione ed al marketing, (il grande lavoro dei Nonnino precursori di questa espansione è stato seguito a poco a poco dai migliori distillatori) che hanno saputo raggiungere un pubblico sempre più ampio e qualificato cambiando l'immagine da un prodotto vecchio a distillato d'avanguardia. Dalla tutela si occupa l'Istituto Grappa Veneta, che recentemente ha promosso l'iniziativa turistica “Vie Venete della Grappa”.

La classificazione delle Grappe:
Giovane: quando viene messa in bottiglia senza passaggio in legno o processi di aromatizzazione.

Giovane aromatica: come la precedente ma ottenuta da vitigni aromatici e semi aromatici.

Affinata: quando ha subito un periodo di maturazione di sei mesi in legno o almeno un anno in contenitori impermeabili.

Affinata aromatica: come la precedente ma ottenuta con vitigni aromatici o semi aromatici.

Invecchiata: quando almeno ha subito un periodo di maturazionedi almeno un anno, di cui sei mesi in legno.

Invecchiata aromatica: come la precedente ma ottenuta da vitigni aromatici o semi aromatici.

Aromatizzata: quando il profilo organolettico ha subito dele mutazioni in seguito a processi di aromatizzazione.

Torbata: dal sapure “affumicato” e dal gusto che si avvicina a quello del whisky... Pensavate così di sapere tutto sulla grappa?

Un utile indirizzo per approfondire il discorso è http://www.istitutograppa.org/or4/or?uid=istitutograppa.client.index. La ricetta del mese, riguarda appunto la grappa, ed è quella degli Spaghetti al kiwi, frutto questo, che si trova facilmente in questa stagione.

Per 4 persone:

300 g di spaghetti - un limone - 3 kiwi - un dl di panna da cucina - 2 cucchiaini di grappa - sale

Sbucciate due kiwi e tagliate la polpa a dadini. Centrifugate il terzo kiwi, in modo da ricavarne il succo. In un tegame scaldate la panna, e unite poca buccia di limone grattugiata e i dadini di kiwi. Mescolate delicatamente, aggiungete la grappa e continuate a cuocere a fiamma dolcissima fino a quando la salsa si è ben addensata.

A fine cottura, unite il succo del kiwi. Intanto, fate lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata come d'abitudine, scolateli al dente e conditeli con la salsina. A parte, servite formaggio grana grattugiato.

di Gioia

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