Vicenza: novità musicali al Capannone sociale
Grandi novità musicali
in arrivo al Capannone sociale di Vicenza (via dell'edilizia
128 -
www.capannonesociale.tk)
nel mese di febbraio. Si comincia con il botto sabato
4 febbraio: arrivano per la prima volta in città
gli Offlaga Disco Pax con il loro nuovo disco "Socialismo
tascabile - prove tecniche di trasmissione", definito
miglior rivelazione indipendente per il prestigioso mensile
musicale Blow Up.
di Denis Giordano
Gli Offlaga Disco Pax vengono da Reggio Emilia e propongono
ciò che
qualcuno ha definito "Elettronarrativa Elettorale".
Si sentono
apocalittici, integrati, naif. Armati di elettronica vintage
e di
un'attitudine tra CCCP e New Order, sonorizzano storie
ed eventi reali
con un linguaggio nuovo, unendo l'eredità storica
e sonora dell'Emilia.
Il loro esordio si intitola: Socialismo Tascabile (Prove
Tecniche di
Trasmissione), un disco che ha lasciato il segno nell'anno
dispari 2005.
Offlaga Disco Pax è un collettivo neosensibilista
contrario alla
democrazia nei sentimenti che aderisce al Movimento per
il Socialismo
Tascabile.
Il gruppo si è formato a Reggio Emilia nell'anno
dispari 2003 ed è
composto da Enrico Fontanelli (basso, moog, casiotone,
premeditazioni
grafiche, pensiero debole), Daniele Carretti (chitarre,
basso, mutuo
quinquennale) e Max Collini (voce, testi, ideologia a
bassa intensità).
Enrico proviene da esperienze wave, surf ed emocore (Kathleen's,
Grey
Morris and The Dargos, Mourn) oltre che da varie incursioni
in
territori confinanti: grafica e fotografia innanzitutto.
Daniele dalla
bella storia shoegaze dei Magpie, ancora attivi e combattivi
(collabora
anche con Le Forbici di Manitù). Max invece è
un esordiente tardivo:
vanta qualche remota arringa alle assemblee della Federazione
Giovanile
Comunista e ha passione per la scrittura.
Offlaga Disco Pax propone ciò che qualcuno ha definito
"Elettronarrativa Elettorale". Si sentono apocalittici,
integrati,
naif. I brani, descrittivi, sonorizzano storie ed eventi
reali, spesso
locali, riassunti in titoli come Robespierre, Khmer Rossa,
Kappler,
Tatranky, Cinnamon, Enver, Piccola Pietroburgo, Tono Metallico
Standard.
Sono usciti inattesi vincitori dell'edizione 2004 del
Rock Contest di
Firenze, storica manifestazione organizzata da Controradio
- Popolare
Network. Il loro fiero comizio di esordio si intitola:
SOCIALISMO
TASCABILE (Prove Tecniche di Trasmissione) ed è
uscito per
Santeria/Audioglobe nel marzo 2005, rivelandosi un piccolo/grande
caso
discografico indipendente e oggi alla terza ristampa.
Dopo un lungo
giro di oltre settanta concerti tenuti in tutta Italia,
tour che
continuerà fino alla primavera/estate 2006, è
uscito il loro primo
video: "Robespierre", che si è aggiudicato
il Premio Video Italiano
P.V.I. come miglior video indipendente assoluto e il Premio
Fandango
"Videoclipped The Radio Star" sempre come miglior
video.
Offlaga Disco Pax sono stati premiati al M.E.I. di Faenza
nel novembre
2005 come Miglior Gruppo Indipendente e sempre in occasione
del M.E.I.
"Socialismo Tascabile" ha ricevuto il Premio
"Fuori dal Mucchio"
dedicato alla migliore opera prima. A Dicembre 2005 il
collettivo ha
ritirato a Livorno il Premio Piero Ciampi per il miglior
disco di
esordio. Se uno ci pensa, non ci può credere.
Offlaga Disco Pax: tutto il resto è desistenza.
Appuntamento
imperdibile quindi sabato 4 febbraio dalle ore 22 al nuovo
capannone
sociale a Vicenza (ingresso soci Arci), ad aprire il concerto
ci
saranno i The Cramps House gruppo indie-rock da Vicenza.
Febbraio di appuntamenti imperdibili al Capannone Sociale
di Vicenza (via dell'edilizia 128 - www.capannonesociale.tk)
arrivano l'11 febbraio da Padova con il loro nuovo Cd
Amazing! i Red Worm's Farm, ad aprire il concerto i the
Key Movement gruppo vicentino dalle sonorità rock'n'roll,
surf e soprattutto divertimento.
I Red Worms' Farm sono un gruppo atipico. Atipico perché
senza nessuna distribuzione alle spalle hanno stampato
due cd esaurendoli solo grazie ai propri concerti. Atipico
perché senza una grossa agenzia che lavori per
loro hanno suonato in tuttiItalia ma non solo, in piccoli
posti o di fronte a 3.000 persone. Atipico perché
al posto di scrivere auto-presentazioni che spesso suonano
di gran lunga più interessanti della musica del
gruppo che le scrive, preferiscono sudare e gridare assieme
ai propri strumenti. Atipici dunque perché sanno
bene cosa conta e cosa no, per suonare buona musica. I
Red Worms' Farm sono semplicemente tre persone, che per
presentarsi potrebbero dire solo questo " una vecchia
porzione di casa a schiera alterata nell'aspetto dalle
continue tensioni che da anni ospita al suo interno il
covo, tutto intorno uno strano microcosmo che oramai ha
raggiunto un suo equilibrio: zona Tronco Morto un quartiere
dormitorio della prima periferia di Padova che va a morire
su una linea ferroviaria in disuso. Non ci si è
mai posti una regola, semmai un obbiettivo quello di esprimerci,
e con il tempo l'espressione è diventata tensione,
tensione delle corde, delle pelli, delle voci... Amiamo
i flussi ma anche gli accenti". Vederli suonare live
significa non scordarsi più il loro nome. Il loro
è un impatto che non concedere respiro, in bilico
tra post-punk e noise, tra ritmiche washingtoniane che
ti obbligano a sollevare i piedi da terra e chitarre taglienti
alla Sonic Youth che incidono in profondità, mentre
melodie e cori trascinanti rendono tutto ancora più
attraente e coinvolgente.
di Denis Giordano