DoloneiTeatri: il territorio si fa palcoscenico per
immaginare il proprio futuro
A marzo con la comicità
di Antonio Albanese, la poesia del Teatro de Los Andes,
il teatrodanza ai confini del clown della Compagnia Tardito-Rendina
e il play concert del Tam di Pierangela Allegro e Michele
Sambin che raccontano "un altro Veneto"
a cura di Abcveneto
4 gli spettacoli in programma nei
teatri reali o invisibili di DoloneiTeatri, per
incontrare la comicità e la poesia, la danza e
l'impegno civile, la drammaturgia contemporanea, il documentario
e la narrazione d'autore.
Dal 24 gennaio, infatti DoloneiTeatri ha convocato nuovamente
a Dolo (Ve) i protagonisti della scena italiana ed internazionale,
reinventando cinque palcoscenici per le arti e la produzione
cultturale per ospitare Alessandro Bergonzoni a Moni Ovadia,
Ascanio Celestini, Antonio Albanese e Maria Paiato - solo
per fare qualche nome degli attori che stanno conducendo
il pubblico nei loro racconti ma anche in un percorso
tra i luoghi, il loro presente ed il loro futuro. Luoghi
reali e immaginari protagonisti del futuro è, infatti,
il sottotitolo del progetto DoloneiTeatri dell'Associazione
Culturale Echidna, avviato lo scorso anno da Fondazione
di Venezia e dal Comune di Dolo, e realizzato in collaborazione
con Provincia di Venezia, Arteven e il sostegno di Acm
e Banca del Veneziano. Di un futuro che può iniziare
sia dalla riscoperta dei luoghi del presente, sia dal
considerare l'attività teatrale non come fine ma
come mezzo per lo sviluppo culturale, sociale ed economico
della città stessa. Un futuro, dunque, che vuole
credere nella vocazione di Dolo ad ospitare il teatro,
a divenire teatro. A vivere il teatro.
E' la direttrice artistica del progetto - Cristina Palumbo,
che ne firma il
cartellone - a specificare: "Anche per questa edizione,
la nostra proposta
teatrale non si limita ad essere vetrina o contenitore
di eventi, bensì mira a
formare una cultura teatrale passando attraverso inattese
forme di
socializzazione tra spettatori di età diverse,
nonché tra queste e gli
artisti".
Ma ecco, nel dettaglio la programmazione del mese di
marzo:
2
marzo 2006 DOLO, TEATRO EXCELSIOR ANTONIO ALBANESE - Psicoparty
"La prossima guerra mondiale non sarà per
il petrolio, ma per la conquista dei parcheggi. Infatti
vedo male il Canada, con tutto quello spazio!" Albanese
racconta la paura, "dalla banale artrosi delle mondine
al più moderno tumore da amianto. Senza la paura
la società non andrebbe avanti, le guerre scoppierebbero
inutilmente, le bombe non avrebbero alcun vantaggio sociale".
Psycoparty è una commedia umana sul nostro orrore
quotidiano, popolata da un mondo di pensieri e di creature
teatrali mostruosamente comiche, nevrotiche e surreali,
costruite con accurata osservazione e talento compositivo,
in cui si rivela la centralità e la precisione
del lavoro sul corpo dell'attore.
9 marzo 2006 - Prima regionale
DOLO, DISCOTECA CANALETTO
TARDITO e RENDINA - Circhio Lume
Spettacolo
di teatrodanza ai confini del clown; da uno sguardo sui
meccanismi che l'uomo mette in atto per farsi amare, per
essere al centro dell'attenzione, si entra con leggerezza
e distacco nei drammi di ognuno di noi, svelando i pretesti
e le menzogne create dalla vittima incompresa.
Per poterci addentrare nelle zone d'ombra abbiamo dovuto
accendere più volte
la luce scegliendo la via dell'umorismo salvatore. Una
scrittura per quadri
che utilizza un linguaggio sempre in bilico tra tragico
e grottesco, un po'
caricato e clownesco.
16 marzo 2006
DOLO, AUDITORIUM LAZZARI
TAM/PIERANGELA ALLEGRO - MICHELE SAMBIN Al mattonificio
play
concert tratto da "La pena e l'oblio" di Luigi
Monteleone - da un'idea di Echidna
Non c'è il solito Veneto ipocrita ma bonario,
sparagnino ma vitale; non c'è
quella edulcorazione della identità veneta che
molti scrittori, anche in buona
fede, hanno coltivato. Monteleone sa essere feroce non
solo occasionalmente,
ma costantemente, mostrando il dietro le quinte di quel
teatro che è la vita
di provincia nel Veneto.
Un dietro le quinte che lui ha conosciuto per professione,
perché, come
insegnava Parise, solo il prete ed il medico hanno accesso
a ciò che è intimo
e vero (N.Menniti Ippolito).
Luigi Monteleone nasce a Napoli nel 1920. Si laurea a
Padova e si trasferisce
a Dolo, dove svolge la professione di medico.
21 marzo 2006 - Prima Regionale - DOLO, TEATRO EXCELSIOR
TEATRO DE LOS ANDES Fragile
Parla
di fragilità. La fragilità del pensiero,
una vita spirituale che non viene alimentata nelle scuole,
che non si riconosce nei dogmi assodati né risplende
in alcun tempio, ma è a contatto con gli elementi
ineffabili della nostra esistenza. Fragile ci parla di
una adolescente e della sua famiglia, ma allo stesso tempo
ci parla di un altro tipo di adolescenza. L'adolescenza
di chi non si rassegna a seppellire nell'abitudine i suoi
sogni, il suo candore, le sue inquietudini, i fili che
pulsano a ogni istante e che non riescono a rivelarsi.
Crescere senza tradire, aprire gli occhi senza che si
annebbino le nostre visioni, conservare lo sguardo. Perdere
la paura dell'amore, del dolore, della vecchiaia
Info: tel. 041.412500; www.doloneiteatri.it
Tutto il calendario anche su www.echidnacultura.it
a cura di Abcveneto