Treviso: "Coppe di giada", pomeriggio con
la poesia cinese della tradizione
A latere della grande mostra sull'arte in Cina, che
è in corso con successo a Casa dei Carraresi,
la Fondazione Cassamarca organizza, martedì 14
marzo 2006 alle ore 16 presso la stessa Casa dei Carraresi,
un incontro con la poesia cinese della tradizione, per
documentare la vasta produzione letteraria coeva.
a cura di Abcveneto
Nella straordinaria fioritura delle arti lungo gli immensi
territori dell'impero cinese, la poesia ebbe un posto
privilegiato per quantità e qualità di autori
e di testi, fino alla sorprendente raffinatezza che è
documentata nelle parallele prove delle arti visive e
applicate che si possono vedere nella mostra. La raccolta
maggiore delle poesie cinesi di tutti i tempi, compilata
nel XVIII secolo, comprende addirittura 2.200 autori e
circa 50.000 componimenti ordinati in novecento volumi.
E tale compendio complessivo risulta la continuazione
e lo sviluppo di un uso tipicamente cinese della trasmissione
dei testi letterari attraverso antologie.
Le origini della civiltà cinese si collocano tra
il duemila e il mille e cinquecento a.C., con una dinastia
chiamata Hsia avvolta in gran parte dalla leggenda. Con
la dinastia Shang (il cui nome in un primo periodo sarebbe
stato quello di Yin) dal 1520 al 1030 a.C., e poi con
la dinastia Chou nella sua prima fase, dal 1030 al 771
a.C., si entra pienamente nella storia. Prima di quest'epoca
si possiedono documenti scritti esclusivamente provenienti
da reperti archeologici. Alla seconda fase della dinastia
Chou (770-256 a.C.), seguì la dinastia Ch'in (256-206
a.C.) e a questa la dinastia degli Han (206 a.C.-220 d.C.).
L'ultimo imperatore Ch'in, Shih Huang-ti, fondatore di
un governo burocratico centralizzato, scontrandosi con
il tradizionalismo dei letterati, arrivò a ordinare
nel 213 a.C. la distruzione dei libri di contenuto non
tecnico, colpendo soprattutto i testi confuciani e la
vastissima produzione letteraria che era fiorita in Cina.
Sotto la dinastia Han prese così il via una complessa
opera di ricostruzione dei testi dispersi o mutilati.
Quanto rimane della produzione letteraria anteriore agli
Han deve in gran parte la sua conservazione al fatto di
essere stato accolto nel gruppo dei testi canonici confuciani
o "ching". Tali opere servirono di base all'insegnamento
dapprima nelle scuole confuciane e in seguito, quando
il confucianesimo divenne dottrina ufficiale, nelle scuole
imperiali. Le più antiche raccolte letterarie recuperate
sono collocabili tra l'800 e il 600 a.C. e gran parte
delle opere di poesia sono raccolte nel "Shih-ching"
o Libro delle odi.
Il Presidente della Fondazione Cassamarca Avv. On. Dino
De Poli ha il piacere di invitarla alla manifestazione
"Coppe di giada", pomeriggio con la poesia cinese
della tradizione martedì 14 marzo 2006, alle ore
16, a Casa dei Carraresi, l'attore Sandro Buzzatti leggerà
una scelta di poesie che sarà commentata da Paolo
Ruffilli, e intercalata da brani musicali eseguiti al
violoncello da Anna Campagnaro
a cura di Abcveneto