Venezia: incontri alla Spazio Eventi Mondadori
eventi e incontri fino sabato
4 febbraio alla Libreria Mondadori, San Marco 1345
30124 Venezia, tel +39 041 5222193, fax +39 041 2776767,
info@libreriamondadorivenezia.it
a cura di Abcveneto
Mostra in collaborazione con Accademia di Belle Arti
di Venezia
Espone Giulia Buono
"Giulia Buono protrae la propria esistenza terrena
tra quel di Conegliano e
Venezia, presentandosi attualmente nelle spoglie di studentessa
di Accademia
di Belle Arti un po' fuori corso.
Propone la propria esistenza come oggetto di studio per
le civiltà
terrestri che non sarebbero state altrimenti destinate
ad interessarsene, ed
ha secreto affermazioni svincolate da qualsivoglia domanda
a priori.
Per soddisfare il suddetto obiettivo si avvale, scegliendola
nel ventaglio
delle facoltà umane, nientepopodimeno che della
modalità definita Arte.
Giulia Buono appiccica, assembla, inzuppa, naturale artificiale,
si plasma si
spalma
squeck gisp blop" (Testo dell'artista).
Mercoledì 1 febbraio, ore 17
Conferenza in collaborazione con FIDAPA, GARDEN CLUB,
FIDAPA, INNERWHEEL,
LIONS "Angelo Partecipazio" e ZONTA CLUB
Francesco Gonella
L'ambiente e le fonti energetiche alternative
Francesco Gonella, laureato in Fisica, ha lavorato all'Università
"Laval di
Quebec", in Canada e all'Università di Padova,
occupandosi principalmente di
ricerca in fisica della materia e nel campo delle nanoscienze.
Dal 1999 è professore associato di Fisica all'Università
di Venezia "Ca'
Foscari" dove insegna al corso di laurea in Scienze
Ambientali e al Dottorato
di Eccellenza in Analisi e Governance dello Sviluppo Sostenibile.
Giovedì 2 febbraio, ore 18
Conferenza in collaborazione con Associazione Culturale
Italo Russa del Veneto
Xenia Kostantinenko
Ucraina: il XX secolo nell'arte
Salita alla ribalta grazie alle vicende che ne hanno
recentemente animato la
vita politica, l'Ucraina rimane, per l'osservatore occidentale,
sconosciuta
nel campo della produzione artistica.
L'arte ucraina del xx secolo, a lungo ignorata nella
sua specificità a causa
della propaganda imperialistica sovietica, presenta una
grande varietà di
ricerche e di sperimentazione Tale varietà, è
frutto di secolari tradizioni
proprie, reinterpretate alla luce del "modernismo"
dell'occidente europeo ed
extraeuropeo e non è riconducibile a un'unica scuola,
ma si rivela frutto
dell' incontro di diverse individualità artistiche.
Venerdì 3 febbraio, ore 18
Presentazione
Giuseppe Fort
L'insopprimibile bisogno di libertà (Terra Ferma)
Partecipano Paolo Leoncini e Marco Borghi
Il 1938 è un anno di svolta per la dittatura fascista:
sono i giovani che più
di altri vivono in modo drammatico il disinganno delle
illusioni prima
suscitate dalla demagogia fascista e poi smascherate dall'inutile
e sempre
precaria avventura coloniale in Etiopia e dalla vergognosa
campagna antisemita
che la stampa comincia ad accogliere.
Giuseppe Fort racconta la storia di alcuni di questi
giovani, nella Venezia di
quegli anni.
Un "romanzo di formazione" in cui la ricostruzione
storica della vita nella
città lagunare è sottofondo e momento unificante
delle storie individuali,
uguale palcoscenico per giovani diversi tra loro. I protagonisti,
infatti,
giungeranno attraverso scelte opposte (la militanza politica
o la rinuncia
all'impegno sociale) a vite dagli esiti assai differenti.
Sabato 4 febbraio, ore 11.30
Incontro con l'autore
Franco Debenedetti
Grazie, Silvio.Un "comunista" a Panorama
illustrazioni di Altan
Partecipano Massimo Cacciari e Luigi Bacialli
Da molti anni il senatore del gruppo DS-Ulivo Franco
Debenedetti tiene una
rubrica di commenti politico-economici sul settimanale
berlusconiano
"Panorama". L'esito delle elezioni regionali
dell'aprile 2005 gli ha suggerito
di raccogliere una scelta di quei pezzi, con l'intento
di "ringraziare" per
l'ospitalità il 'nemico' editore. E quindi Grazie,
Silvio. Un titolo malizioso
ma non maligno, ironico ma non sarcastico, provocante
ma non provocatorio.
Giacché Debenedetti riconosce subito di aver potuto
sempre scrivere in
assoluta libertà: mai un articolo rifiutato, mai
un argomento sconsigliato.
Questi articoli sono di per sé la testimonianza
di quanto avessero torto
coloro che hanno cercato di convincerci che in Italia
c'era un "regime". La
dimostrazione finale, scrive Debenedetti, viene da quei
quasi due milioni di
elettori che hanno abbandonato i cosiddetti 'liberali'per
venire da quelli che
vengono affettuosamente definiti "comunisti".
Franco Debenedetti (Torino, 1933), una lunga carriera
di manager e di
imprenditore, è senatore della Repubblica e fa
parte del gruppo Democratici di
sinistra-Ulivo.
a cura di Abcveneto