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Padova: L' EPIFANIA "tutte le feste porta via"


Dal sito www.italiadonna.it riportiamo alcune parti di un testo che spiega le origini di questa Festa.

a cura di Luccia Danesin

(..) Il termine "Epifania", di origine greca, che significa "manifestazione" sott'inteso della divinità, è stato utilizzato dalla tradizione cristiana per designare la prima manifestazione della divinità di Gesù Cristo, avvenuta in presenza dei re Magi.
Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a designare la figura di una vecchina particolare.
Come abbiamo avuto modo di vedere per le altre tradizioni italiane che si svolgono in tutto l'arco dell'anno, molte festività hanno origine rurale, affondano le loro radici nel nostro passato agricolo. Così anche la Befana.
Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevole strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.
Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare semi che sarebbero nati durante l'anno successivo." (..)

La sera del 5 gennaio, in molti paesi nel Veneto si torna indietro nel tempo e nella storia, si celebra un rito arcaico e primitivo collegato alla terra e alla cultura contadina. Si accendono mille falò, grandi pire fatte di sterpi, fascine, rami secchi con sulla cima l'effige della vecchia Befana che simboleggia la natura ormai esaurita.
Sotto la luna bruciano grandi e piccoli falò sfavillanti.
La pianura e i monti sono punteggiati di luci e chiarori che nascono e si estinguono. Il fuoco che purifica brucerà la carestia, la siccità, le malattie così da lasciare speranza per un nuovo risveglio della terra, per un'altra primavera di rinnovamento.


a cura di Luccia Danesin

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